La pronta rivincita

Appena lette le mie parole di ieri, Kaio e Baruto si sono accordati per farmele rimangiare senza indugio alcuno, così come Kotooshu si è voluto organizzare per farmi ritrattare i complimenti spesi, sempre ieri, in suo favore. E così, nel giorno dell’oshidashi imperante, Baruto affronta Kotooshu senza timori reverenziali, com’è nella sua natura baltica, e riesce ad imbrigliarlo abilmente con una stretta di braccia, giungendo poi a farlo roteare di potenza fino all’esterno del tawara.
L’involuzione dell’Ozeki europeo risulta imbarazzante.

Kaio, da parte sua, spinge forte Asasekiryu fin dal tachi-ai, e dopo un primo tentativo rintuzzato dal mongolo, si porta massicciamente all’attaco e vince.

Kotomitsuki costringe Kyokutenho a cedergli per uchimuso, mettendo a terra la mano sinistra. L’imbronciato appare ben tonico.

Hakuho affronta Miyabiyama, Sceriffo senza stella, ed attende che quest’ultimo esaurisca i tentativi di stare in piedi più tempo possibile. Miya ci prova: colpisce, fugge via, resta in piedi pur quasi scivolando e poi… subisce l’attacco dell’implacabile squalo mongolo, capace di non scomporsi ed attendere la preda fissandola negli occhi.

Asashoryu imposta il match con Kotoshogiku in maniera classica, uscendo in presa dal tachi-ai e non consentendo all’avversario di spingere con il bacino, come suo solito. La situazione ricorda l’azione di un costrittore, poi Asa ravvisa il punto critico che cercava e porta a termine l’opera con un sukuinage di buona fattura.

Ho perso molti bouts, lo ammetto, ma dalle analisi che ho appena sostenuto si evince che guardando lo streaming ho assorbito qualche sostanza non proprio salutare e vorrei evitare spiacevoli conseguenze con il Kyokai, perciò limito la visione all’essenziale.