Il Sumo tradizionale giapponese non potrà essere uno sport olimpico perché è carente di alcune caratteristiche peculiari di ogni competizione internazionale.
Uno dei primi elementi è il fatto che il Sumo Tradizionale è praticato solo in Giappone.
Vi è poi il tema del sesso: salvo sparuti tentativi di introdurre il sumo femminile anche in giappone (vedi Documentario Netflix di cui abbiamo parlato tempo fa) il sumo Tradizionale impedisce alle donne di partecipare.
C’è poi un tema della soggettività delle promozioni: per salire di livello nel sumo le regole non sono proprio ufficiali e il Nihon Sumo Kyokai decide le modalità di scalata nella piramide delle classifica dei lottatori.
Il rank dei lottatori non sarebbe inoltre applicabile perché nel sumo i tornei vedono lottatori di categorie diverse conquistate per capacità e non per caratteristiche fisiche. Nelle olimpiadi se ci sono sport di combattimento le categorie di peso sono obbligatorie.
C’è però un’alternativa: il sumo sportivo.
Del sumo sportivo e delle differenze col sumo tradizionale potremo parlare in un altro post, ma nel frattempo ecco i motivi per i quali non vedremo mai gli Yokozuna alla Olimpiadi se non tra il pubblico.
