Pur essendo la tecnica statisticamente più diffusa, non risulta essere sempre la più usata: lo yorikiri viene scelto da ben 10 rikishi e diventa la star di una giornata con pochi sussulti. Restano invariate le posizioni di testa in previsione di un nono giorno di gare che si chiuderà con un assolo mongolo. Dovrei documentarmi al riguardo, ma sono proprio curioso di verificare quante volte è accaduto che negli ultimi due bouts non ci fossero rikishi giapponesi.
Hakuho (8-0) arriva al kachi-koshi e spegne gli ardori di Kisenosato (5-3) con la sua tattica preferita: intimidazione e distruzione delle difese altrui, questa volta con un micidiale shitatenage.
Lo Yokozuna è sempre più impressionante ed acquisisce carisma ad ogni apparizione sul dohyo.
Asashoryu (7-1) si mangia i gomiti per la sconfitta alla prima giornata e si adegua alla moda di giornata. Lo yorikiri su Tokitenku (4-4) è abbastanza rassicurante.
Prosegue il fulgido percorso netto di Kotooshu (8-0). Batte Kaio (4-4) per yorikiri, dopo un primo attacco del Decano, conquista il kachi-koshi, cancella la posizione kabodan e pone la sua candidatura allo yusho. A questo punto, scaramanzia a parte, bisogna crederci; e pensare che le notizie dei suoi allenamenti erano quasi inquietanti.
Altro yorikiri e buona vittoria per Kotomitsuki (5-3) su Asasekiryu (4-4). L’Ozeki ha un punteggio che non gli permette molti altri errori, ma per sua fortuna non incontrerà il compagno di scuderia Kotooshu.
Uno dei tanti capricci dello streaming mi nega il match tra Chiyotaikai (3-5) e Kokkai (1-7) e la prima vittoria del georgiano. A parte la medesima desinenza, i due sono antitetici, con Kokkai spesso anche antiestetico. Qualcuno mi dica cosa mi sono perso…
Un comodo yorikiri consente a Kotoshogiku (5-3) di restare allo stesso livello di Ama e di battere il deludentissimo Baruto (1-7). Per entrambi i Sekiwake si ape la settimana della verità.
Ama (5-3) aggiusta la sua classifica approfittando dell’inesperienza del giovane Wakanoho (3-5) e mettendo a frutto la propria capacità di scelta tecnica, L’utchari vincente, questa volta sacrosanto, entusiasma il pubblico come non mai e porta Ama a tre punti dalla salvezza.
Salendo la piramide del banzuke, le cose non sono molto più allegre per Kakuryu (3-5) e Kyokutenho (1-7), tra i mongoli meno brillanti del Natsu basho. Vince Kakuryu, ma non c’è entusiasmo.
Miyabiyama (2-6) batte Tochiozan (0-8) in un triste match tra Maegashira che avrebbero dovuto almeno difendere il rango, per non dire di una minima aspirazione ad essere promossi.
Aminishiki (4-4) riesce a fare allo stesso tempo cose pazzesche e stupidaggini colossali. Hokutoriki (5-3) lo domina in velocità e lo fa sembrare un pivello.
Bravo e sempre godibile Toyonoshima (7-1), autore di un intelligente sotogake ai danni di Kasugao (3-5), rimasto a terra infortunato al piede sinistro dopo il match. Da notare che la soluzione del gancio con la gamba è giunta mentre i due erano in movimento, mentre solitamente viene adottata in una situazione più statica.
Per il giapponese, che ha condotto il combattimento a suo piacimento e senza dare alcuna possibilità all’avversario sudcoreano, si schiudono le porte di una promozione eccellente.
Futeno (5-3) s’impegna in un confronto tutto ravvicinato con Goeido (5-3) e lo batte mediante uno yorikiri dei più classici. Entrambi i sekitori stanno conducendo un Torneo più che dignitoso.
Niente show di Takamiskari. Perde velocemente da Roho.