La stella d’oro

Non voglio attribuirmi meriti che non ho, sarebbe sleale, e non voglio nemmeno osannare un vincitore che ancora non esiste, ma lasciatemi affermare la mia soddisfazione per aver intuito la potenzialità di questa decima giornata. Non tanto per il risultato clamoroso del musubi-no-ichiban ed il conseguente momentaneo vantaggio di Haruma su Hakuho, bensì per aver indagato nella giusta direzione ad aver visto brillare la stella dorata in fondo al corridoio del Ryogoku Kokugikan.
A me piace commentare il sumo andando oltre quei pochi secondi che determinano il risultato sul dohyo, ormai lo sapete; mi piace perché ritengo che questo mondo offra uno spettro di sfumature psicologiche superiore a quello agonistico. Ricordate il duello Asashoryu-Kotooshu? Il bulgaro era in vantaggio di due punti a tre giornate dalla fine e si addormentò, con il Grande Mago Mongolo che gli fece diventare le gambe di marmo. Pochi avrebbero scommesso su Asa, io fui tra quelli (insieme Simon Siddall di Sumotalk).
Senza andare così indietro nel tempo, a maggio Kisenosato era praticamente pronto a ricevere lo yusho quando la testa gli andò in tilt e dimostrò al mondo intero di non reggere tanta pressione.

La sconfitta di Hakuho non pregiudica nulla, dal punto di vista aritmetico, ma evidenzia un piccolo inciampo nel percorso dello Yokozuna, come a manifestare una certa insofferenza nel vedere Haruma sfoggiare un sumo talmente incisivo ed adattabile da scoraggiare anche un granitico intimidatore come il King Kong della Mongolia. Se ricordate, avevo accennato a quella sottile venatura di tensione che Haruma poteva ingenerare nella mente dello Yokozuna attraverso le sfavillanti vittorie cui Hakuho è obbligato ad assistere. Parlavo di un diverso tipo d’intimidazione, più raro e ricercato: l’intimidazione tecnico-tattica, quella che Haruma riesce a imporre agli avversari. La potenza dell’atteggiamento agonistico può fare più paura della potenza e della padronanza della tecnica, secondo me.

I risultati odierni aprono nuove ipotesi sul destino dello yusho, come accennavo nei commenti in diretta di questa mattina. Kisenosato e Tenho sono ancora vicini alla vetta, Kakuryu potrebbe rientrare in gioco insieme ai Maegashira che sono con lui sull’8-2. Tutto può accadere, ma occorre battere Haruma, cosa non facilissima. Abbiamo cinque giornate da goderci trattenendo il respiro, speriamo che siano avvincenti come le prime dieci.