Sei giornate, sette vittorie

Dato che anche oggi non c’è nulla o quasi da segnalare, pongo alla vostra attenzione la povertà dei numeri relativi ai Maegashira 1, 2 e 3: messi insieme, hanno raccolto la miseria di 7 vittorie, di cui 4 equamente divise tra Aminishiki e Wakakoyu. Tenho ed Okinoumi sono al prefisso di Roma, cosa davvero sconfortante. Purtroppo, come avevo predetto, Tenho non riesce più a combattere contro i Sanyaku, mentre Okinoumi è stato catapultato in una zona del banzuke che spesso dà le vertigini a chi non riesce presto ad abientarsi. E’ un passaggio necessario per tutti i rikishi che puntano a scalare la piramide del ranking, ma sappiamo quanto sia difficile conquistare un appiglio stabile alla base del Sanyaku, figuriamoci entrarvi e diventarne degno residente. La storia degli ultimi anni ci dice che pochi eletti hanno avuto la forza, il talento e la tenacia per ottenere le prerogative d’eccellenza, anche se, fra questi, solo alcuni si sono rivelati dei veri campioni.

La cronaca odierna è fatta di cenni quasi distratti, per quanto mi riguarda, dato che le posizioni restano ferme a ieri e non si registrano bouts particolarmente significativi.
Hakuho compie un’azione da bulldozer umano e trascina immediatamente Okinoumi fuori dal tawara, svolgendo un compitino semplice semplice.
Baruto vince altrettanto facilmente su Wakakoyu, ma il kimarite indicato dal Kyokai mi smbra diverso da ciò che si è visto in diretta.
Haruma impiega più energie e rischia qualcosa contro Goeido, capace di tentare un ribaltamento ai danni dell’Ozeki mongolo. Haruma ci mette molta esperienza e piega l’avversario cadendogli sopra; anche qui, come per Baruto, non condivido il kakehage segnalato ufficialmente.
Giku impiega un pò di tempo a domare il battagliero Shohozan, dotato di un buon ritmo iniziale, però l’esito finale è a favore dell’Ozeki giapponese.
L’altro Ozeki di casa, invece, vacilla per un istante comtro Aoiyama e per poco non gli frana addosso, appoggiandosi furbescamente sul corpo del bulgaro. Poi il Kid si ricompone ed assesta lo yorikiri vincente.
Kotooshu non perde tempo ed esce a fionda dal tachi ai su Tochiozan, definendo in pochi attimi la quinta vittoria.
Kakuryu resta a due lunghezze dai migliori ed infligge il sesto ko a Kyokutenho, guarda caso proprio gli antipodi del suo shikona.

Dal fondo del banzuke resiste sul 6-0 solo il Maegashira3 Daido, mentre gli altri che erano ancora imbattuti perdono i loro confronti.

Dando un’occhiata ai Juryo, ho trovato le ombre vaganti di Takamisakari, Kokkai ed Asasekiryu tristemente invischiate in un prepensionamento non certo dorato.