Kisenosato reloaded

Sono trascosri 12 minuti dal termine del bout di Kisenosato e sono sempre più convinto di ciò che ho visto ed immediatamente annotato durante il mono ii: Kise aveva vinto il primo round. Se lo slow-motion mi darà torto, ma sarà questione di nanosecondi, smetterò di guardare il monitor senza occhiali… D’accordo, lo ammetto: avevo talmente tanta carta sulla scrivania, penne da cercare appunti da scrivere, impiegate che mi parlavano e telefoni che squillavano (maledetti!!!), che forse la mia visione dell’epilogo potrebbe essere stata distorta, ma credo che in diretta si potesse dire che Kakuryu avesse toccato appena prima del Kid. Comunque, per essere seri, roba quasi inavvertibile, ad occhio nudo e non assistito.
La mia sensazione istantanea non trova il conforto dei giudici e il tutto si decide al tori-naoshi. Resta il fatto che Kise aveva subìto Kakuryu in opposizione e presa doppia interna senza organizzare un valido riscontro, però allo showdown era riuscito a reggersi come una equilibrista sul tawara e spingere in basso il collega mongolo, il quale aveva dato l’impressione, appunto, di aver toccato con la spalla prima che Kise atterrasse, a sua volta, fuori col piede.
Tutto da rifare, comunque, e nuovo tachi-ai. Kise scatta meglio, stavolta, e non ammette interferenze alla sua autorevole gestione della schermaglia iniziale, con diversi tsuppari di contrasto, né accetta obiezioni al suo attacco in propulsione, portando decisamente Kakuryu in arretramento e forzandone lo sbilanciamento verso l’esterno del dohyo.
Credo che il replay del match sia servito a Kisenosato per rafforzare la sua convinzione di avere lo yusho a portata di mano, anziché distrarlo e farlo innervosire. Mi è piaciuto molto questo suo approccio mentale; è sul 10-1 e mancano solo 4 giorni. Domani vedrà Tochiozan.
Immediatamente dopo, Hakuho (7-4) parte, carica, afferra Kotooshu come farebbe un facchino del mercato delle erbe con le patate e lo scraventa a terra con un perentorio, ed umiliante, kirikaeshi. Facile, veloce ed inevitabile, per come è partito lo Yokozuna.
Torniamo indietro di qualche minuto e Toyonoshima batte in modo altrettanto netto, con un pregevole katasukashi, Tochiozan (8-3), regredito notevolmente nel confronto con il meglio del Sanyaku.
Baruto (8-3) fatica ad andare in grip per la velocità di Homasho. L’esito si concretizza con la doppia presa alta di Baruto, come le bretelle che usavano i nostri avi, e la conseguente ed inevitabile visita guidata dell’avversario al Museo del Sumo di Ryogoku.
Pessimo il tachi-ai di Harumafuji (6-5), il quale impatta Giku (8-3) col braccio destro che rimane bloccato in alto e senza possibilità di presa o spinta. Giku coglie il vantaggio al volo e spinge forte col bacino fino al logico yorikiri. Gli Ozeki si stanno eliminando a vicenda ed alternano perle pregiate a banale bigiotteria.

Tournament Leaders (Fonte Nihon Sumo Kyokai)

1L Kisenosato
3L Baruto, Kotoshogiku, Tochiozan, Aoiyama, Kyokutenho, Shotenro, Tamawashi, Takarafuji
4L Hakuho, Kakuryu, Okinoumi, Kaisei