Si e’ concluso con tre condanne (pene dai 2 anni e mezzo ai 3 di reclusione) il processo ai compagni di heya del povero Takashi Saito, giudicati colpevoli di aver torturato il 17enne lottatore della Tokitsukaze beya (la condanna, dunque, non e’ per omicidio). La corte ha inoltre sentenziato che l’ex oyakata Tokitsukaze e’ stato il primo responsabile e mandante dell’azione di violenza, anche se il processo che lo vede coinvolto si concludera’ (presumibilmente) solo ai primi di marzo.
Come stabilito mesi fa da Musashigawa, che aveva dichiarato di volersi affidare alla giustizia ordinaria (piuttosto che instituire una commissione d’indagine interna per valutare le responsabilita’ dei rikishi), il Kyokai ha immediatamente preso atto della sentenza espellendo a vita i tre lottatori dall’associazione. Musashigawa ha inoltre rinnovato le sue condoglianze alla famiglia di Tokotaizan.