Carissimi ed affezionati sumocultori,
si conclude un 2008 vivace e foriero di eventi decisamente rilevanti. Abbiamo visto il primo rikishi europeo sollevare la Coppa dell’Imperatore, fatto di strabiliante impatto mediatico planetario, ed abbiamo assistito all’ascesa di un nuovo Ozeki, per di più proveniente da quella terra desertica e ricca di storia che è la Mongolia, vera fucina di Campioni. Può darsi che in passato, la butto lì, si siano verificati degli strani incroci genetici con i giapponesi, ignari di dover subire, a distanza di secoli, una massiccia invasione di quella minuscola parte di territorio, di appena 4 metri e mezzo di circonferenza, che proprio non si aspettavano di veder conquistata.
Attendiamo fiduciosi, ma senza immagini televisive, il nuovo anno del sumo, punto d’incontro tra amici che vivono a distanza una passione originale e, agli occhi dei più, bizzarra: ma quando abbiamo iniziato ad appassionarci a questa affascinante disciplina non ci siamo posti alcun problema, anche a costo di dover spiegare mille e mille volte in cosa consista la nobile arte di quei corpulenti e meravigliosi danzatori sul dohyo.
Siamo i custodi di una fede che vorremmo condividere con più persone possibile, e sono certo che i tanti che ci seguono senza apparire troveranno, prima o poi, lo spunto per indirizzarci la loro opinione e le loro impressioni: li attendiamo con impazienza.
Auguri a mandorla a tutti voi!