Yusho in cassaforte

Con la vittoria su Ama, giunta in pochi decimi di secondo e dopo la sconfitta di un incauto Kotomitsuki, Hakuho ha praticamente chiuso il dossier Nagoya e messo al sicuro uno yusho mai davvero in discussione. La delusione di molti tifosi del bel sumo è grande, soprattutto per l’incapacità degli Ozeki di dare un minimo di pathos al Torneo.
Senza Asashoryu, e con Kotooshu rientrato nella penombra che più gli è consona, Hakuho, la marea inarrestabile, dilaga a suo piacimento.

Brutto sumo, a dire il vero, a Nagoya. Brutto al punto che anche Hokutoriki riesce a vincere un match. E per farlo, cari miei, deve confrontarsi con l’altro eroe di luglio, quel Wakanoho tanto ci aveva fatto sperare ed ora, alla luce dei risultai e dei loro contenuti, altrettanto disperare.
Brutto sumo anche per un Kisenosato completamente fuori fase
e che non riesce più a far valere un briciolo della sua tecnica. Asasekiryu, che sta in piedi grazie agli henka, aspetta solo il cedimento strutturale e poine dispone con facilità irriverente, visto il livello del banzuke di Kisenosato.

Toyohibiki va in k-k, e questa è una notizia.

Kotomitsuki sbatte il grugno sul dohyo con un volo che non trova altro che la danza di Chiyotaikai sul tawara, ma l’errore avviene prima. Troppa fretta nel portarsi in priezione offensiva con tutto il dohyo a disposizione di Chiyo.

Hakuho, come detto, spinge Ama all’inferno in un batter d’occhio, evidenziando la propria natura di dominatore.