Apro di proposito il flash con un caloroso bentornato a Takamisakari. Il M8 si ripresenta sul dohyo dopo un’assenza di ben 5 giornate, conseguenza dell’infortunio subito nell’incontro con Yoshikaze, e dà subito spettacolo. Grande D3BO: ci sei mancato!!
Kyokutenho non emula Tokitenku ed affronta Chiyotaikai, consentendo all’Ozeki di tornare alla vittoria. Invariato il quartetto di testa per le concomitanti vittorie di Hakuho, Baruto e Kotomitsuki, che domani dovrà vedersela con Chiyotaikai per il primo spareggio in ottica yusho.
Serafico, concentrato, concreto e brillante Dejima. Il M2 porta a casa lo scalpo di un altro Sanyaku (il Komusubi Kotoshogiku) e continua a proporre la propria candidatura allo yusho.
Vince Kaio e perdono entrambi i Sekiwake. Vittorie importanti ai fini, non solo del kachi-koshi, anche per Ama, Goeido e “cocco di Marco†Toyohibiki.
Tachi-ai imperioso di Hakuho (9-2) che impatta (e scuote) Asasekiryu (3-8) per poi sottrarsi velocemente alla ricaduta in avanti del Sekiwake. Hatakikomi da manuale.
Parte da molto lontano e leggermente laterale Kotomitsuki (9-2) che impatta Toyonoshima (7-4) con le braccia ben distese e lo costringe immediatamente al tawara. L’Ozeki fallisce però la chiusura per l’abilità di Toyonoshima nello spostarsi sulla propria destra. Kotomitsuki rischia addirittura la spinta del M4, ma riesce a riguadagnare la posizione frontale e ad andare in doppia presa (destra interna). I due rikishi rifiatano a lungo a centro dohyo ed è Kotomitsuki a ripartire nuovamente per lo yorikiri. Toyonoshima tenta di difendersi con degli spostamenti laterali ed un paio di tentativi di sukuinage, ma la presa dell’Ozeki è salda ed alla fine gli consente di avere la meglio.
Sbriga velocemente la pratica Chiyotaikai (9-2) che effettua il tachi-ai mulinando le braccia alla sua maniera e costringe così Kyokutenho (2-9) a subire l’oshidashi.
Va in difficoltà in uscita dal tachi-ai Baruto (9-2) per l’azione di Tosanoumi (4-7), che riesce ad infilarsi con le spalle sotto la guardia dell’avversario. Il M11 va in spinta e Baruto si sbilancia pericolosamente all’indietro. L’estone è però bravo a sfruttare il vantaggio di altezza e mette entrambe le mani fra collo e spalle di Tosanoumi per riguadagnare un equilibrio momentaneo e contemporaneamente spingere verso terra l’avversario. L’hatakikomi ha successo grazie al numero da equilibrista di Baruto, che resta sul bordo del tawara quel tanto che basta per aspettare la caduta del M11.
Il tachi-ai vede Kotoshogiku (7-4) con le spalle più alte e Dejima (8-3) con entrambi i gomiti appoggiati sull’avversario. L’impatto premia il Komusubi che lavora di spalle e va in progressione. Dejima indietreggia, ma resta in controllo sull’avversario e poi si sposta repentinamente di lato portando nel contempo il braccio destro sull’eterno delle spalle del Komusubi per portare il kubinage.
Si lascia prendere il fianco sinistro in uscita dal tachi-ai Wakanosato (7-4) che è poi costretto a subire la progressione in diagonale di Wakakirin (8-3) che va in kachi-koshi.
Si rialza per primo Kaio (6-5) e sfrutta il vistoso sbilanciamento nella posizione di partenza di Aminishiki (5-6) per portare a casa facilmente il punto.
Lavora bene di braccia ed anca destra Ama (7-4) al tachi-ai e così facendo mette in difficoltà Kisenosato (5-6) che viene velocemente costretto allo scivolone.
Torna finalmente alla vittoria Goeido (7-4) con Tokitenku (7-4). Il mongolo questa volta effettua un tachi-ai vero e si confronta a centro dohyo con il giapponese. Breve scambio reciproco di prese alle spalle ed alle braccia con il busto ben piegato in avanti e Goeido parte in progressione spingendo forte con le gambe poggiando entrambe le braccia sulla parte centrale del busto dell’avversario. Tokitenku arretra e finisce fuori dal dohyo prima che Goeido finisca a sua volta in terra sotto l’impeto della progressione.
Vincono i propri bout e mettono nel mirino il kachi-koshi, “cocco di Marco†Toyohibiki (7-4), bravo a portare l’oshidashi su Kokkai (6-5) e Kasuganishiki (7-4) con il J2 Hakuba (4-7).
Torna sul dohyo Takamisakari (4-2-5) e solita sfilata di Nagatanien a salutare il beniamino del pubblico. In forma splendida il nostro D3BO che va in presa al mawashi su Kasugao (2-9), retrocede trascinandosi dietro l’avversario e quindi, arrivato in prossimità del tawara, tenta addirittura l’utchari (quasi a voler esorcizzare la sconfitta alla 5a giornata che gli era costata il ritiro temporaneo), che però si traforma in uno yorikiri.
Molto spettacolare la conclusione del bout fra Miyabiyama (4-7) e Takekaze (4-7). Lo Sceriffo esce meglio dal tachi-ai e mette in difficoltà l’avversario con ripetute serie di tsuppari. La conclusione sembra scontata con Takekaze costretto al tawara, ma quando ormai nessuno neanche se lo aspetta il M5 svicola sul lato sinistro del M2 che rimane completamente privo di appoggio e si ritrova con il solo piede sinistro sul bordo del tawara, la gamba destra in aria e il busto sbilanciatissimo in avanti (se avesse avuto il tutù invece del mawashi sarebbe sembrato una “meravigliosa” etoile) nel tentativo di conservare l’equilibrio. Takekaze però non ha pietà, si porta alle spalle dello Sceriffo e lo getta in malo modo fra il pubblico con una poderosa spinta alle natiche.
Non riesce neanche la prova di orgoglio ad Homasho (1-10) che esce come al solito in difficoltà dal tachi-ai, riesce a recuperare una posizione frontale ed abbassa il busto per portare l’azione che gli è più congeniale. Kakuryu (2-9) è costretto sul bordo del tawara, ma Homasho non riesce a chiudere e lascia spazio alla controffensiva del mongolo che chiude per yorikiri.