Settima giornata flash

Vince ancora Chiyotakai, al quale in queste prime sette giornate è sufficiente la “monotonia tattica degli tsuppari” per avere la meglio su tutti gli avversari che gli si parano davanti. L’Ozeki sembra davvero in palla ed il fatto che nonostante tutti siano preparati ai suoi tachi-ai nessuno riesca a fermarlo va a tutto merito del leader provvisorio.
Prova di forza da parte di Hakuho che deve però restare sul dohyo a lungo per vincere la resistenza di un a dir poco coriaceo Tokitenku capace di rintuzzare in extremis almeno 3 attacchi dello Yokozuna. Ad una sola lunghezza di distanza da Chiyotaikai anche Goeido e Kotomitsuki, autori entrambi di una buona prestazione.
Arriva alla settima giornata il ritiro di Kotooshu: evidente il tentativo dell’Ozeki bulgaro di evitare l’onta del make-koshi e, forse, il kabodan.
Perde Asasekiryu per mano di un sontuoso ed osannatissimo Kaio e si aggiudica invece senza combattere il proprio bout l’altro Sekiwake Aminishiki che avrebbe dovuto confrontarsi proprio con Kotooshu.
Molto positiva la prova dei due Komusubi Kotoshigiku ed Ama, entrambi vittoriosi sui due M1 Miyabiyama e Homasho, quest’ultimo addirittura già ad una sola lunghezza dal make-koshi.
Seconda sconfitta (consecutiva) per Baruto, oggi battuto da Roho, che lo raggiunge a quota 5 vittorie, ma senza grosso merito nè onore, e per Wakanosato che deve arrendersi ad un ottimo Wakanoho.
Con le affermazioni odierne raggiungono le 5 vittorie anche Toyonoshima, Tochinonada, Kokkai e Dejima che dà vita, con il contributo di Kisenosato, ad un bout molto bello, spettacolare e combattuto.

Ancora tsuppari ed ancora una vittoria per Chiyotaikai (7-0). L’Ozeki esce rapidissimo dai blocchi, si rialza di busto ed inizia a mulinare le braccia. Kakuryu (1-6) cerca di rispondere pan per focaccia ma è costretto a cedere terreno fino ad uscire dal dohyo.

Impressionante la potenza dell’impatto di Hakuho (6-1) al tachi-ai. Tokitenku (4-3) si lascia maltrattare ed è costretto prima ad arrivare sul tawara quindi a subire il tentativo di hatakikomi dello Yokozuna. Il M3 resta però miracolosamente in piedi ed Hakuho è costretto ad iniziare l’azione daccapo. La resistenza di Tokitenku va oltre l’ininimmaginabile ed il M3 rintuzza addirittura un tentativo di sollevamento con i piedi sul bordo del tawara. Hakuho non perde però mai la doppia presa ed il terzo tentativo è quelo buono per lo yorikiri.

KA-IO KA-IO scandisce il pubblico ed il vecchio Ozeki non lo delude. Andato velocemente in doppia presa, Kaio (4-3) inizia una poderosa azione con la quale costringe Asasekiryu (3-4) ad indietreggiare. Il Sekiwake resiste bene puntandosi con i piedi in terra ed inarcando la schiena e rompe più di una volta la presa esterna sinistra dell’Ozeki. Kaio però oggi non ne vuol sapere di riposarsi e al terzo tentativo dapprima costringe l’avversario all’indietreggiamento decisivo e quindi lo solleva per essere sicuro della vittoria.

Energico, incalzante e finalmente convincente Kotomitsuki (6-1) che si scaglia con veemenza su Kyokutenho (2-5). Andato in presa, dopo aver scambiato la posizione sul dohyo, l’Ozeki dà il via ad una poderosa progressione fatta di spinte e saltelli con la quale costringe l’avversario a subire lo yorikiri.

Spettacolare la mossa con la quale Ama (4-3) si aggiudica il proprio bout ai danni di Homasho (0-7). Dopo una falsa partenza, al tachi-ai buono il Komosubi mongolo non consente al M1 giapponese di mettere le mani sul proprio mawashi portando dei buoni tsuppari. Homasho non si lascia però scoraggiare e riesce ad accorciare la distanza e va in progressione. Ama a questo punto indietreggia, gli afferra il braccio destro e con una rotazione di anca lo proietta in terra con un pregevolissimo tottari.

Tachi-ai a suon di tsuppari fra Miyabiyama (1-6) e Kotoshogiku (4-3). Lo Sceriffo è più coreografico (i suoi colpi sono più ampi), il Komusubi più concreto. La schermaglia va avanti per qualche secondo con Kotoshogiku costretto ad indietreggiare. E’ però il giovane rikishi della Sadogatake a compiere il movimento decisivo sottraendo l’appoggio ed imponendosi per hatakikomi.

Ma che bello il confronto fra Dejima (5-2) e Kisenosato (3-4). L’anziano M2 carica a testa bassa e mette subito in difficoltà il giovane avversario. Kisenosato è però bravo a compiere dei piccoli passi indietro e a portare degli tsuppari di sbarramento. L’ex-Komusubi arriva addirittura a costringere lavversario all’equilibrio precario e tenta l’hatakikomi. Dejima, in evidente difficoltà, è però bravo a non perdere la presa al mawashi dell’avversario e ad accorciare nuovamente la distanza. Kisenosato deve indietreggiare nuovamente e porta altri colpi di sbarramento con le braccia per costringere l’avversario ad abbassarsi sul busto. Dejima però non molla ed alla fine conclude con un oshidashi.

Resta più basso al tachi-ai e si allunga bene Toyonoshima (5-2) che è però costretto a subire la lenta ma inesorabile progressione in spinta di Tamanoshima (2-5). Arrivato con i talloni sul tawara il M4 sopravvive ad un tentativo di hatakikomi dell’avversario e va immediatamente in progressione coprendo rapidamente tutta la diagonale del dohyo fino allo yorikiri finale.

Esce da una situazione davvero critica Toyohibiki (3-4) che, nonostante la stazza, si riprende da un vistoso sbilanciamento cui lo costringe Takekaze (2-5) facendogli mancare l’appoggio dopo il tachi-ai. “Cocco di Marco” riguadagna velocemente la posizione frontale ed assesta un poderosa spinta all’avversario che finisce giù dal dohyo.

Non riesce ad accorciare la distanza e ad andare in presa Goeido (6-1) che è costretto a subire gli tsuppari di sbarramento di Tamakasuga (2-5). Il M9 dà buona continuità alla propria azione e Goeido è costretto a girovagare per il dohyo nel tentativo di guadagare una posizione favorevole. Al termine dell’ennesima veronica il giovane rikishi si ritrova in posizione frontale con l’anziano Maegashira leggermente sbilanciato. Goeido allunga allora energicamente le mani in avanti e si impone per oshidashi su un ormai stanco Tamakasuga.

Si impone Tochinonada (5-2) nel confronto con Yoshikaze (2-5). Il M7 è bravo ad imprigionare le braccia dell’avversario all’interno delle proprie al tachi-ai e quindi ad andare in rotazione trascinando così Yoshikaze oltre il bordo del tawara.

Molto bravo Wakanoho (4-3) ad andare in presa interna destra in uscita dal tachi-ai e quindi a mettere entrambe le mani sul mawashi di Wakanosato (5-2). Il M13 conserva sempre l’iniziativa e non concede una presa stabile sul proprio mawashi al M8. Dopo una fase di assestamento Wakanoho va quindi alla progressione con sollevamento e costringe Wakanosato a subire lo yorikiri.

Si sottrae (con un “henkino”) all’impatto al tachi-ai Roho (5-2) e così facendo lascia solo “le mosche” alla carica di Baruto (5-2), che si ritrova, visibilmente incredulo, faccia al tawara. Il M12 afferra quindi l’estone al mawashi con la sinistra e lo accompagna fuori dal dohyo.

Ancora una buona prestazione per Kokkai (5-2) che effettua il tachi-ai impattando di spalle, quindi allunga bene entrambe le braccia retrocedendo e quindi le mette sul collo di Tochiozan (4-3) per l’hatakikomi.

Nel Juryo, sfrutta la battuta d’arresto del J3 Shimootori (6-1), che viene raggiunto nel punteggio dal J9 Hoshihikari (6-1), e resta da solo in vetta alla classifica l’imbattuto J13 Sakaizawa (7-0).
Fra le vecchie glorie, in enorme difficoltà Jumonji (1-6) oggi battuto addirittura dal Makushita Kimurayama (3-1). Non se la passa meglio neanche Tochinohana (1-6) che arriva alla prima vittoria dopo ben 6 sconfitte consecutive. Bene, invece, Iwakiyama (6-1) oggi tornato ad imperversare nel Makuuchi per riempire il vuoto lasciato dal ritiro di Takamisakari.