Nakabi flash

Nakabi ricco di incontri spettacolari e di risultati a sorpresa che lasciano di fatto inalterata, ma compattandola, la vetta della classifica.
Dejima si conferma vera rivelazione di questo Kyushu e, dopo aver sconfitto in successione entrambi i Sekiwake e gli Ozeki Kotooshu e Kaio, ha la meglio anche sul leader della classifica Chiyotaikai in un bout che vede premiata la tenacia (e la compattezza del tratto cervicale!) dell’ex-Ozeki che sembra davvero tornato quello dei tempi migliori.
Non approfittano della prima battuta d’arresto dell’Ozeki giapponese Hakuho, che deve cedere le armi di fronte ad un superbo e super-aggressivo Ama, e Goeido battuto, e raggiunto in classifica ad una sola lunghezza dal vertice, da un eccellente Toyonoshima.
Completano la giornataccia del Sanyaku le sconfitte di Aminishiki, Asasekiryu e Kotomitsuki, praticamente suicidatosi al cospetto di Tokitenku. Vittoriosi i soli Kaio e Kotoshigiku, oltre al già citato Ama.

Dejima (6-2) accorcia subito la distanza ed impedisce a Chiyotaikai (7-1) di distendere bene le braccia per dare efficacia agli tsuppari. L’Ozeki appoggia allora il braccio destro sul collo del M2 ed inizia dapprima a spingerlo e poi a strattonarlo (ho davvero temuto per l’integrità del collo dell’ex-Ozeki). Dejima dapprima si sposta lateralmente e poi, incurante dei tremendi colpi al collo, va in progressione frontale costringendo Chiyotaikai ad indietreggiare fino al punto da poggiare il piede sinistro oltre il tawara.

Non si curano della presa mawashi e si affrontano a suon di spintoni Hakuho (6-2) ed Ama (5-3). Lo Yokozuna tenta l’hatakikomi ma deve quindi cedere l’iniziativa allo scatenato Komusubi che lo spinge verso l’esterno. Arrivato sul bordo del dohyo, Hakuho si flette all’indietro per assorbire il tentativo di oshidashi di Ama, che è però lesto ad andare in presa esterna destra al mawashi imprigionando il braccio sinistro di Hakuho e quindi a proiettarlo in terra con un esemplare sukuinage. Lo Yokozuna incassa malvolentieri la sconfitta, si rialza e sfodera una fantastica espressione alla Braccio di Ferro quando ingoia la pipa , arricciando il labbro inferiore ed il mento (!!).

Manca il bersaglio al tachi-ai Kaio (5-3) che è però bravo a non perdere l’equilibrio e a guadagnare il centro-dohyo. L’Ozeki riesce non senza affanno ad afferrare Kakuryu (1-7) e lo spinge diagonalmente verso l’esterno. Arrivato sul tawara il M3 riesce ad arrestare l’avanzata dell’avversario, lo respinge indietro facendo leva sulla presa interna destra e prova l’hikiotoshi. Kaio però allunga il braccio sinistro e manda letteralmente a gambe il rikishi mongolo.

Davvero incomprensibile la foga di Kotomitsuki (6-2) nel gettarsi addosso a Tokitenku (5-3) ed henka di quest’ultimo.

Homasho (1-7) rischia di perdere velocemente per lo sbilanciamento causatogli da un poderoso strattone che Asasekiryu (3-5) gli assesta in uscita dal tachi-ai. Sopravvissuto al tentativo di chiusura del Sekiwake, il M1 riguadagna la posizione frontale, sbraccia e riesce a portarsi addosso all’aversario. Asasekiryu cerca di divincolarsi spostandosi lateralmente e tentando lo sgambetto, ma Homasho è troppo pesante ed alla fine lo porta oltre il tawara.

Recupera dallo sbilanciamento in avanti dovuto allo spostamento laterale dell’avversario Miyabiyama (2-6) ed inizia a portare tsuppari. Aminishiki (4-4) accetta il confronto ed il bout si fa caotico. Alla fine è lo Sceriffo a sfruttare l’ennesimo sbilanciamento del Sekiwake e a portare l’hatakikomi.

Molto bello e combattuto il bout fra Kisenosato (3-5) e Kotoshogiku (5-3). I due rikishi escono dal tachi-ai entrambi in presa interna (sinistra per il Komusubi) e si affrontano a centro dohyo a suon di strattoni e tentaivi di progressione. Alla fine è Kotoshogiku a piazzare l’avambraccio destro sotto il gomito del braccio in presa di Kisenosato e a piegare le gambe per andare in spinta a forza di saltelli. Nulla da fare per il M2 che è costretto a subire lo yorikiri.

Toyohibiki (4-4) parte come al solito molto da lontano ed impatta in stile locomotiva con le braccia ad altezza collo di Kyokutenho (2-6). “Cocco di Marco” spinge con la sinistra sotto l’ascella dell’avversario e lo costringe allo scambio di posizione e quindi all’indietreggiamento verso il tawara. Toyohibiki mette una mano sotto il collo del M4 e i giochi sembrano fatti, ma Kyokutenho con notevole flessibilità di busto riesce a restare entro il dohyo e quindi a proiettarsi sull’avversario. Toyohibiki è costretto ad indietreggiare fin sul bordo del tawara dove, da vero equilibrista, va in perno sul piede sinistro, e così facendo toglie l’appoggio all’avversario che è costretto a rotolare fra il pubblico.

Tachi-ai con il busto basso e presa in appoggio alle spalle ed ai gomiti per Toyonoshima (6-2) e Goeido (6-2). I due rikishi passano quindi alla presa interna (sinistra per Goeido) e si studiano per qualche secondo a centro dohyo. Toyonoshima rompe per primo gli indugi e va in progressione dopo aver assestato la doppia presa (destra esterna). Goeido, privo di presa con la destra, cerca di uscire dalla posizione di svantaggio opponendo l’anca sinistra all’avversario. Toyonoshima lavora di ginocchio e presa destra, manda in rotazione l’avversario e, badando bene a non perdere mai la presa esterna destra, si porta alle spalle di Goeido fino all’hokuridashi conclusivo.

Va a Tosanoumi (3-5) un confronto decisamente spettacolare e tecnico con Tochinonada (5-3). I due rikishi effettuano entrambi il tachi-ai con il busto alto e vanno alla presa di braccia-spalle reciproca. Tochinonada è il primo a rompere l’equilibrio con uno schiaffettino, portato con la destra, con la quale costringe Tosanoumi allo sbilanciamento e quindi ad una posizione sfavorevole. Il vecchio M11 è però veloce a riguadagnare la posizione frontale abbassando bene testa e busto e sopravvive ad un tentativo di kotenage. Andato in doppia presa è poi abbastanza facile per lui arrivare alla conclusione per yorikiri.

Impatta di spalle con le braccia raccolte al busto Kokkai (5-3) nel tentativo di arrestare la consueta carica di Wakanosato (6-2). Il M13 georgiano prova ad allungare le braccia e nel tentativo di divincolarsi compie un saltello laterale sulla propria destra. Wakanosato è però bravo a sfruttare la condizione di equilibrio precario del georgiano e ad imporsi per oshidashi.

Subisce lo spostamento laterale sinistro al tachi-ai dell’avversario Roho (5-3) che è quindi costretto a subire lo yorikiri di Kasuganishiki (4-4) nonostante un ultimo tentativo di resistenza al tawara.

Torna alla vittoria Baruto (6-2) più per l’incosistenza di Kahio (3-5) che per meriti propri. L’estone non deve far altro che appoggiarsi sull’avversario, abbozzare la presa con la destra e spingere con la sinistra per portare a casa il punto (oshidashi).

Belle e preziose ai fine del kachi-koshi le affermazioni di “Bullett” Kakizoe (5-3), che si spara letteralmente addosso a Wakanoho (4-4) e lo spinge giù dal tawara, di Wakakirin (5-3), autore di un kotenage da manuale ma “sospetto” con Hakurozan (2-6) e di Tochiozan (5-3) su Yoshikaze (2-6).

Poco interessanti ai fini della classifica ma molto movimentati i bout fra Tamakasuga (3-5) e Kasugao (1-7) e Takekaze (3-5) e Futeno (2-6). In entrambi i confronti che hanno visto imporsi rispettivamente Tamakasuga e Takekaze i due rikishi sono rimasti a lungo sul dohyo scambiandosi prese e posizioni con i propri avversari e cavandosi fuori da situazioni al limite della sconfitta.

Nel Juryo sempre più solo al comando Sakaizawa (8-0) cui il katasukashi odierno ai danni di Masatsukasa (4-4) regala ben 2 lunghezze di vantaggio sugli immediati inseguitori (J1 Iwakiyama, J4 Shimootori, J9 Hoshihikari, J11 Ichihara). Ulteriore merito di Sakaiwaza quello di essere l’unico sekitori ad essere andato in kachi-koshi già al Nakabi.
Nuovamente sconfitti Jumonji (1-7) e l’ex-Komusubi Tochinohana (1-7).