Reputo che il commento di oggi possa esulare dall’esasperato tecnicismo della descrizione dei singoli bout e riempirsi i polmoni, anch’esso, della nuova aria che sta già soffiando sul Kokugikan di Tokyo.
Hakuho sarà Yokozuna (ma questa è una novità già ampiamente annunciata)!
L’elemento di novità sta nel fatto, che a meno dei prodigi di una oltremodo ostica Amaterasu, l’Ozeki mongolo entrerà nel Tempio degli Yokozuna (e quindi di diritto nella leggenda del sumo) direttamente dalla porta d’ingresso!
Più volte, nei miei commenti passati, mi sono dichiarato a dir poco integralista. Ho sempre mal digerito (tranne che in pochissime circostanze) le evoluzioni dialettiche con le quali il Kyokai ha tracciato e consacrato scorciatoie: l’unica regola che riconosco è quella delle 2 vittorie consecutive!
La sconfitta odierna di Asashoryu rende in pratica vano il confronto diretto fra i due mongoli che in questo momento rappresentano indubbiamente la massima espressione del sumo giapponese.
Lasciandosi gettare giù dal dohyo da Chiyotaikai, Asashoryu ha, non solo simbolicamente, ceduto metà del suo scranno al suo antagonista.
Per la prima volta nella storia del sumo avremo 2 Yokozuna mongoli (non gayjin perchè questo era già avvenuto con gli hawaiani).
Che il dominio incontrastato di Asashoryu fosse venuto a noia a molti è indubbio. Che il Dragone Blu chiudesse due tornei consecutivi con almeno due sconfitte (difficile infatti pronosticare a questo punto lo score finale dello Yokozuna) è invece una assoluta rarità (se non una novità in assoluto).
Ma cosa caratterizzerà questa nuova aria che si respira al vertice del Makuuchi è difficile prevederlo.
Hakuho prendereà il sopravvento come ha fatto in questo storico torneo di Maggio mettendo fine all’era-Asashoryu per proclamare l’inizio della propria?
I due rikishi si stabilizzeranno su un livello di rendimento tale che la maggior parte dei tornei si chiuderanno al Playoff come ai tempi di Takanohana, Musashimaru ed Akebono?
Asashoryu ritornerà a cannibalizzare i dohyo di tutto il Paese del Sol Levante relegando Hakuho al ruolo del Wakanohana di turno?
L’età dovrebbe favorire Hakuho (Asashoryu compirà 27 anni il prossimo 27 settembre, Hakuho ne ha da poco compiuti 22), ma non possiamo di certo dimenticare l’esempio di Chiyonofuji (che vinse la maggior parte dei suoi 31 yusho dopo aver compiuto 30 anni).
L’ascesa di Hakuho è stata velocissima (diverrà Yokozuna a 6 anni di distanza dal suo debutto), ma non tanto quella di Asashoryu che impiegò solo 4 anni e 2 mesi per diventare Yokozuna.
Di sicuro con la giornata odierna qualcosa è cambiato. L’unico augurio che possiamo farci è quello che il cambiamento sia foriero di spettacolo ed emozioni.