Decima giornata flash (by Pipposhu)

Ecco le mie umilissime opinioni tratte dal mio blog.

Cos’è lo Shin-Tai? Lo Shin-Tai, nel linguaggio tecnico del Sumo, può essere tradotto come “corpo morto”. Questa regola fa si che in certe, rare, occasioni, a vincere non sia chi esce dal Dohyo per ultimo ma chi, pur toccando terra prima, esegue l’azione d’attacco lasciando il rivale senza alcuna possibilità di far niente che non sia precipitare a terra. In questo caso, qualora il difendente, grazie a particolari evoluzioni atletiche, riuscisse a toccar terra dopo dell’offendente, egli non risulterebbe comunque vincitore ma sconfitto perchè, secondo la teoria del “corpo morto”, le sue evoluzioni non sarebbero utili a nulla se non a ritardare una difesa comunque impossibile e priva di costrutto che non sia quello di cadere comunque sull’attacco altrui, ma con una frazione di ritardo. Del resto, si dice, l’offendente potrebbe aver messo il piede in fallo proprio per evitare cadute troppo rovinose al collega-rivale. Ebbene, questa regola ambigua (che è tale perchè non si capisce mai con certezza assoluta quanto gratuita sia la caduta di un rikishi in azione difensiva o quanto sia dovuta ad una tattica propositiva) lascia molte perplessità a più di un osservatore e soprattutto le lascia oggi, dopo che lo Yokozuna Asashoryu si vede assegnata la sconfitta contro Aminishiki al termine del loro match.

Asashoryu (9-1) parte bene in attacco, schiacciando verso il basso la spinta proiettata a capo chino di Aminishiki, si sposta di lato per afferrarne il braccio sinistro con la propria morsa destra e portando al contempo la mano sinistra dietro il capo di Aminishiki (7-3) ormai prono e prossimo allo sbilanciamento in avanti. Ma il Maegashira resiste allo sbilanciamento portato in velocità grazie ad una rotazione all’indietro da parte di Asashoryu, saltella sulla gamba sinistra mantenendo l’equilibrio e, approfittando proprio dell’arretramento di Asashoryu in Kotenage, spinge alla disperata lo Yokozuna, effettuando un autentico tuffo in avanti per buttar fuori il campione, come da foto. La mossa disperata riesce ed Asashoryu, spinto all’indietro, esce dal Tawara…ma lo fa volando. Asa, infatti, capisce per tempo l’inevitabile e invece di continuare a trascinare i piedi, salta all’indietro verso il fossato alle sue spalle, per far si che il suo corpo atterri in ritardo rispetto ad Aminishiki, ormai pancia a terra tra Tawara e Rakida dopo aver portato il suo strano Yoritaoshi! Ora: il punto sta tutto qui. Chi tocca terra per primo? La pancia di Aminishiki o il sedere di Asashoryu? Riguardando l’immagine decine e decine di volte posso giurare che davvero non si capisce chi tocchi prima. Il dubbio in questione normalmente darebbe al Gyoji l’opportunità di convocare il Mono-Ii per il conciliabolo di rito coi cinque Shimpan ed eventualmente, in accordo con loro, anche di chiamare la ripetizione dell’incontro, cioè il Tori-Naoshi, ma non stavolta, come praticamente sempre nel caso di Asashoryu, perchè il Gyoji decide per l’immediata vittoria di Aminishiki, pur bravo e tonico nella sua resistenza come già contro Kotooshu, per una decisione che ci lascia perplessi. Asashoryu, infatti, non era in semplice posizione di difesa ma si trovava dove si trovava proprio per l’esatto contrario, avendo appena terminato una bella mossa in Kotenage nel tentativo, poi fallito, di atterrare Aminishiki. Il suo arretramento curvilineo, del resto, era il compendio di tale strategia; un’azione che integrava il già citato Kotenage con un Hikiotoshi persino vigoroso (la mano sinistra di Asa poggia decisamente sul capo chino di Aminishiki) laddove, lo sappiamo, l’Hikiotoshi si effettua quasi sempre con lieve arretramento sulla spinta avversaria! Ciò detto, è davvero possibile assegnare la vittoria ad Aminishiki elidendo la difesa dello Yokozuna con un ambiguissimo Shin-Tai? Riteniamo di no. No, insomma, perchè Aminishiki si lancia in contrattacco sicuro (e disperato…quasi non poteva far altro) ma Asashoryu non fa diversamente, visto che il tentativo di Kotenage e di Hikiotoshi al contempo è proprio suo. E no, perchè tale mossa non può dar susseguenza ad uno Shin-Tai, visto che in quel frangente Asashoryu tutto è tranne che “corpo morto” in caduta libera e Aminishiki cade su traino avversario e non per accompagnare gratuitamnte l’uscita dello Yokozuna!

Ma tant’è…gli arbitri e il Kyokai non muoiono di simpatia nei confronti del grande campione mongolo e ad Asashoryu tocca accettare l’ennesima decisione opinabile a suo danno senza poter reagire. Che il mongolo lo sappia…oltre al rikishi avversario, Asa sul Dohyo ha sempre un secondo avversario.

Lanciato il dardo avvelentato, concludo questa parentesi riferita alla 10a giornata del Natsu-Basho segnalando innanzitutto la decima vittoria di Hakuho che, contro Tochiozan (4-6) parte con Tachi-Ai ben corposo ad assorbire l’attacco del giapponese, poi pressa in spinta l’avversario ben più leggero, lo costringe all’arretramento e d’improvviso passa da una presa esterna ad una interna, facendo passare il suo braccio sinistro sopra la spalla avversaria e poi dentro la guardia dello stesso Tochiozan, per afferrarlo con Kotenage ed abbatterlo repentinamente dopo aver spostato il baricentro con veloce cambio di direzione. Pochi istanti, insomma, e Tochiozan cede di schianto, per Kotenage, al grande Hakuho (10-0) adesso primo in classifica da solo.

Altri Ozeki in gara sono Chiyotaikai (8-2) e Kaio (8-2 anch’esso). Il primo sconfigge il secondo grazie alla solita salva di Tsuppari che costringono Kaio a tentare un aggiramento mal riuscito prima, e un affondo cieco poi, ma senza riuscirvi. Sulla carica disorientata di un Kaio ormai frastornato dagli Tsuppari di “Chiyo”, infatti, il campione della Kokonoe Beya arretra per affondare in terra Kaio, sconfitto dunque con Tsukiotoshi.

Un Ozeki decisamente meno in condizioni è Kotooshu, campione che oramai sembra aver perso ogni spinta emotiva verso l’eccellenza sportiva. Il Tachi-Ai di Ama (5-5) è infatti fulmineo ed in una frazione di secondo il Sekiwake mongolo gli è addosso, a toccarlo sul viso con un braccio per poi afferrarlo con l’altro ed aggirarlo subito. Kotooshu dà l’impressione di non aver nemmeno capito cosa stia accadendo perchè Ama ora gli è già di fianco e, col braccio in presa, porta l’Uwatenage decisivo. Il bulgarone (7-3) è ancora semiaccovacciato, si gira in una semipiroetta abbastanza rugginosa, quasi a cercare di tenere il passo di questo Ama andante, ma poi cede e precipita al suolo, sconfitto con gravosa facilità dall’ottimo avversario mongolo. Complimenti sinceri a questo Sekiwake, rikishi mai domo e sorprendente una volta di più, ma è davvero triste vedere un Ozeki ridotto a certe disfatte.

Kotomitsuki? Ancora una prova da autentico maestro, quella del Sekiwake giapponese, che prima affronta un Tachi-Ai bello compatto, poi evita eccessi di spinta dopo aver notato l’abile contomossa di un Kisenosato bravo ad elidere la presa larga avversaria, e infine si lascia andare ad un corpo a corpo a spasso per il Dohyo, fino a piazzare la spinta decisiva in Yorikiri dopo aver aperto la guardia di Kisenosato (4-6). Bravo Kotomitsuki dunque (9-1) che pareggia lo score di Asashoryu e si pone, quasi da solo, sulla scia del principe Hakuho.

Quasi da solo, perchè in realtà ci sono due rikishi che nelle retrovie del Banzuke tengono perfettamente il passo di Asashoryu e Kotomitsuki. Si tratta del mongolo Asasekiryu (9-1) quest’oggi vincitore con dinamico Oshidashi sul pur barvo Hokutoriki (7-3) e Futeno (9-1 pure lui) vincitore nello scontro diretto contro “Missile” Dejima (8-2) grazie ad un solidissimo Yorikiri. Difficile immaginare una rincorsa continua nei confronti di Hakuho da parte di questi due pur bravi rikishi, ma l’applauso i Maegashira in questione se lo meritano lo stesso.

Per finire, alcune flebili noticille: Takamisakari (6-4) perde contro Hochiyama (5-5) con splendido Utchari (rotazione su Yorikiri avversario) dopo un incontro bellissimo e un Mono-Ii evidentemente molto più richiesto di quello mai chiamato ad Asashoryu; lo “Sceriffo” Miyabiyama va 5-5 liquidando con Hatakikomi Tochinohana (2-8 e Make-Koshi per lui) mentre Roho (7-3) batte l'”inutile” Otsukasa (0-10) con Oshidashi. Tokitenku? Il mongolo vince per Hikiotoshi contro Kotoshogiku (4-6) centrando il 5-5 mentre Kokkai crolla Make-Koshi (2-8) perdendo contro Takekaze (5-5) per Kubinage. Stesso Make-Koshi per Tamanoshima, che mette fine alle sue pene contro Homasho (4-6) per via di uno Yorikiri spinto con ottima esecuzione. Wakanosato (5-5) batte infine Ryuo (7-3) con Hatakikomi e dopo un bel Tachi-Ai da parte dell’atleta della Miyagino Beya, mossa che porta il mongolo in progressione fino alla finta decisiva dell’ex Sanyaku.