Dodicesima giornata flash

Ripropone ancora una volta il suo sumo poco spettacolare ma molto concreto Hakuho, che oggi si sbarazza di Kotomitsuki. Tattica e pazienza invece nella vittoria di Asashoryu su Kaio.
Continua a sorprendere il debuttante Maegashira Tochiozan, che si libera, senza neanche troppo faticare, di Homasho e si conferma ai vertici della classifica provvisoria. Affermazione di prestigio per Kokkai su Kotooshu ed importante per lo score per Tamanoshima sull’esperto Wakanosato.
La 12a giornata fa segnare anche il ritiro di Tochiazuma (8-3-1). Ne approfitta Chiyotaikai (7-5) per portarsi in quota kachi-koshi. Sul 7-5 anche Ama, che si aggiudica uno dei bout più spettacolari della giornata.

Riesce ad impostare il bout sulla staticità Kaio (5-7), che si difende bene a centro dohyo. Lo Yokozuna va in presa al braccio sinistro dell’Ozeki e tenta un paio di volte di andare in presa interna al mawashi con un velocissimo movimento del braccio destro. La seconda volta ci riesce ed accompagna il movimento con una portentosa spinta. Una volta portato il bout sulla dinamicità, Asashoryu (10-2) chiude in scioltezza facendo volare l’avversario giù dal dohyo.

Vince ancora di sostanza Hakuho (11-1), che concede poco allo spettacolo ed ancor meno a Kotomitsuki (8-4). Il Sekiwake, come molti rikishi prima di lui in questo Haru, può solo arrendersi al sumo senza fronzoli dell’Ozeki mongolo.

Forse qualcuno la penserà diversamente, ma a me Kokkai (9-3) oggi è piaciuto davvero tanto! Bel tachi-ai con entrambi i rikishi in tsuppari con il busto ben alto e leggera prevalenza di Kotooshu (7-5). L’Ozeki abbozza (forse) il tentativo di presa, ma il M7 è bravissimo ad assestargli lo spintone giusto per imprimergli una rotazione di 180°. Trovatosi l’avversario di spalle, Kokkai lo afferra e lo porta fuori dal dohyo senza concedergli il tempo di tentare la benchè minima difesa. Nessun palso falso di Kotooshu a mio modo di vedere, ma solo tanta energia e bravura da parte di Kokkai.

Parte a razzo Ama (7-5) e a Toyonoshima (6-6) non resta che arretrare scivolando sul dohyo. Arrestata la carica dell’avversario, il M1 si sposta di lato e va in presa. Confronto di forza a centro dohyo e nuova progressione di Ama che porta l’avversario a ridosso del tawara. Toyonoshima tenta l’uwatenage ma il Komusubi si oppone fino alla spettacolare conclusione che vede i due rikishi entrambi in presa alla spalla con una gamba alzata da terra (praticamente a 90°) e vittoria ad Ama che riesce nella spinta decisiva, dopo aver seriamente rischiato di perdere il bout.

Qualche (mi è sembrato 5) sponsor anche per uno dei bout più attesi della giornata: quello fra Homasho e la sorpresa Tochiozan. Continua ad impressionare il neo-Maegashira, che afferra saldamente Homasho (8-4) al tachi-ai e lo spinge di forza verso il bordo del dohyo. Qui Tochiozan (10-2) tenta prima lo yorikiri e poi chiude per tsukiotoshi. Domani ancora un Maegashira di seconda fila (Roho) per Tochiozan (gestione simile a quella di Toyonoshima all’Hatsu per lui da parte del Kyokai), che potrebbe approfittare di eventuali defaillances dei più titolati leader per inserirsi di prepotenza nella lotta per la conquista dello yusho.

L’ormai consueta sfilata di bandiere targate nagatanien annuncia il confronto fra Takamisakari e Kakuryu. Il M11 mongolo tenta l’henka (mascherato da hatakikomi), ma Takamisakari (7-5), che deve aver montato di recente l’ABS, non cade nella trappola. Restato con il busto sufficientemente alto, il M6 riesce (con discreta velocità) a riguadagnare la posizione frontale e a mettere le mani sul petto di Kakuryu (7-5). Takamisakari a questo punto va in progressione e si aggiudica il bout per yorikiri nel (giusto) tripudio della folla.

Vince facile Tokitenku (6-6) con Takekaze (6-6) e poco da fare per Wakanosato (8-4), che subisce la partenza di Tamanoshima (9-3). Va a Kotoshogiku (4-8) il bout con Kisenosato (5-7).

Nel Juryo sconfitta per Goeido (10-2) per mano di Otsukasa (8-2), già vincitore ieri su Satoyama (10-2), che ha invece la meglio sul Maegashira Tosanoumi (5-7) e così facendo si riappropria della leadership in condominio.