L’erede di Gengis Khan

Il 2006 che si è appena concluso è stato nuovamente un anno all’insegna di Asashoryu. Lo Yokozuna mongolo ha infatti conquistato 4 basho su 6 ed i 2 che ha mancato lo hanno visto infortunarsi durante l’arco delle 15 giornate (quando era ancora in lotta per lo yusho a gennaio, solo alla seconda giornata a maggio).
Nei 4 tornei che lo hanno visto trionfare ha conquistato ben 55 bouts sui 60 disputati (media 91,7%) e realizzato anche uno zensho-yusho (il 5° della carriera).
Questi numeri basterebbero già da soli a dimostrare in modo inequivocabile il dominio assoluto di Asashoryu su tutto il Makuuchi. Ma nel bilancio annuale del rikishi mongolo vanno fatti confluire anche altri due elementi non meno significativi: il fatto che lo Yokozuna si sia aggiudicato 2 dei 4 basho pur non essendo in condizioni fisiche ottimali e, soprattutto, la pressione psicologica che ha riversato sui due Ozeki (Tochiazuma e Hakuho) che nel corso dell’anno hanno rivestito il ruolo di suoi “papabili” pari-rango. Pressione che, a conti fatti, ha impedito ad entrambi di concretizzare le proprie ambizioni.

Conscio dell’importanza dei risultati conseguiti e dell’indiscussa egemonia psicologica, Asashoryu ha pubblicamente dichiarato di voler fare del suo 19° yusho il punto di partenza per la conquista di tutti i record del Makuuchi, compreso quello più ambizioso e “leggendario”: i 32 yusho di Tahio, che hanno resistito persino all’assalto del “Lupo” Chiyonofuji.

A mio modo di vedere, è praticamente certo che Asashoryu raggiunga nel corso di questo 2007 il record dei 22 yusho di Takanohana (che sconfiggendo, da giovane Maegashira, Chiyonofuji, ne causò addirittura il ritiro, record questo imbattibile!) per scalzarlo dalla 4a posizione nella classifica dei plurivincitori di tutti i tempi.
Più difficile, ma alla sua portata, anche il raggiungimento, già in questo anno solare, della 3a posizione occupata da Kitanoumi, grazie alle sue 24 affermazioni.

Se l’insediamento di Asashoryu nella terna più prestigiosa sarà quasi certamente molto veloce, dovremo però poi, inevitabilmente, aspettare qualche anno prima di vederlo raggiungere i record di Chiyonofuji e Tahio, giacchè il gap da colmare prevede la realizzazione di quasi 2 “grande slam” consecutivi.

Di sicuro, Asashoryu impiegherà gli anni di avvicinamento alla vetta della classifica dei plurivincitori per appropriarsi di molti dei record che ancora gli sfuggono.
Quello più facilmente realizzabile è, a mio avviso, quello degli zensho-yusho detenuto, con 8, da Tahio e nel quale è preceduto dai soli Kitanoumi e Chiyonofuji, appaiati al secondo posto con 7 affermazioni a testa.
La realizzazione dei record di plurivincitore dello stesso basho richiederà invece parecchi anni, dato che quelli attuali appartengono a Tahio e Kitanoumi per Hatsu e Haru (rispettivamente 6, Hatsu, e 5, Haru, affermazioni a testa), Kitanoumi per Natsu (7 affermazioni), Chiyonofuji per Nagoya e Kyushu (7 e 9 affermazioni, rispettivamente), Tahio e Takanohana per Aki (6 affermazioni a testa).
Prima dell’affermazione allo scorso Kyushu (la 4a per lui a Fukuoka), Asashoryu aveva conquistato per 3 volte tutti i basho dimostrando di non avere predilezioni particolari e che, anzi, ogni dohyo ha per lui le stesse probabilità di finire nel suo palmares.
Lo Yokozuna è anche pienamente in corsa per la conquista del record dei bouts vinti su quelli disputati da Makuuchi, grazie alla sua media del 78,3% di vittorie, che gli vale la seconda posizione assoluta. In questa graduatoria svetta in testa Tahio, che vanta un’impressionante media dell’83,8% di vittorie (su 746 bouts).
Molto indietro è invece Asashoryu (ma questo, in prospettiva, è un dato assolutamente positivo) nella speciale classifica dei bouts disputati da Makuuchi. A tutt’oggi lo Yokozuna ha disputato solo 415 bouts, contro gli 807 del recordman Chiyonofuji (media 76,1%), i 662 di Kaio (media 62,2%), e perfino i 432 di Dejima (media 56,5%).

Che questo 2007 sarà un nuovo terreno di conquista per il 68° Yokozuna, nella sua rincorsa ai record, lo si può evincere facilmente dal confronto fra il banzuke attuale ed il banzuke dell’Hatsu 2006.
Il primo dato che emerge è che gli Ozeki sono rimasti esattamente gli stessi, con la sola eccezione dell’ingresso in questa ristretta cerchia di Hakuho, che, comunque, 12 mesi fa era Sekiwake.
Le promozioni più consistenti sono state conseguite da Miyabiyama, che ritroviamo Sekiwake (M1 un anno fa), e Kisenosato, che ha raggiunto il grado di Komusubi (era M9 nel banzuke di gennaio 2006). Degni di nota anche i balzi in avanti da M10 a M1 di Kotoshogiku, che molti volevano già Komusubi in questo Hatsu, da M6 a M1 del vecchio Dejima, che ai tempi dell’esordio di Asashoryu nel Makuuchi era addirittura Ozeki, e da M10 a M5 di Takamisakari, grazie soprattutto all’ottimo Kyushu 2006.
Per il resto tutto stabile o quasi (nonostante qualche altalena momentanea) per i soliti noti, ovvero i rikishi a vario titolo più seguiti ed accreditati: Kotomitsuki è rimasto stabilmente nel suo ranking di Sekiwake, Roho è salito da M2 a Komusubi, Kokkai è sceso da M2 a M5, Ama è salito da M6 a M4, Kyokutenho è sceso da Komusubi a M3, Asasekiryu è salito da M6 a M4, Futeno è passato da M8 a M7. Niente di particolarmente eclatante in un verso o nell’altro, dunque.
Gli unici veri elementi di novità sono rappresentati da Baruto (M3) ed Homasho (M4), che, entrati fra i Makuuchi solo a maggio 2006, seppur in modo diverso, sono comunque riusciti ad affermarsi ad alto livello.
Alla luce di tutto ciò, difficile pertanto prevedere delle ripetute “performance straordinarie”, che possano impensierire lo Yokozuna nella sua dichiarata caccia ai record.

Come in tutte le monarchie che si rispettino, il pericolo più concreto per il sovrano è invece quello che si sviluppa nella propria corte. L’unico avversario che sembra essere, infatti, in grado di impensierire lo Yokozuna è il connazionale Hakuho, che potrebbe riuscire nell’impresa di strappargli un basho, difficilmente di appaiarlo al vertice del Sanyaku.
Va detto poi che la pattuglia dei sekitori mongoli comincia a farsi parecchio nutrita, con l’ingresso nei Juryo di Ryuo, Hakuba e Koryu che vanno ad aggiungersi ai 7 Maegashira mongoli già presenti nel banzuke di Novembre. E chissà che qualcuno di questi non vada ad appaiare il fido scudiero Asasekiryu nel ruolo di vassallo fedele in grado di mettere di volta in volta un freno alla scalata dell’avversario più accreditato del monarca.

I numeri, se esaminati nel modo giusto, consentono di fare previsioni spesso affidabili. Ma una previsione è per sua natura non certa. Sono sicuro che già da domani avremo le prime conferme e le invitabili smentite. Buon Hatsu a tutti!