Quarta giornata: Russia-Estonia 1-0

No, tranquilli, non siete finiti inavvertitamente su un sito di calcio! Nel calendario della quarta giornata dell’Aki spiccava, a mio avviso, più degli altri il confronto fra i due Maegashira 1 dell’est: l’estone Baruto ed il russo Roho (da qui il titolo di apertura). E devo dire che, una volta tanto, il match non ha minimamente tradito le attese.
Il tachi-ai ha visto sia Baruto che Roho, morfologicamente simili, andare il presa al mawashi al centro del dohyo, in una posizione di sostanziale equilibrio. Ha fatto seguito un primo sollevamento dell’avversario da parte di Roho, immediatamente restituito da Baruto, in una sorta di minuetto che ha portato i due contendenti a scambiarsi le rispettive posizioni cardinali. Assorbita senza apparente difficoltà la risposta di Baruto, il gigante russo, in perfetto stile “katerpillar”, si è prodotto in una poderosa spinta che ha costretto l’estone ad indietreggiare, scivolando sul piede sinistro, fino al tawara. A questo punto Roho, invece di tentare l’oshidashi, ha sbilanciato in avanti Baruto, afferrandolo per il braccio sinistro. L’estone, privo di controllo, si è ritrovato così in men che non si dica dalla parte diametralmente opposta del dohyo, dove ha trovato ad attenderlo un implacabile Roho, che lo ha abbattuto con un perentorio kirikaeshi.
In un confronto di pura forza bruta la spunta quindi alla fine un “cattivo” e concentratissimo Roho, per il quale ora è lecito formulare la domanda: c’è qualcuno in grado di battere questa belva che si aggira sul dohyo? Roho in questi giorni ha negli occhi lo sguardo del killer ed anche per questo motivo la sconfitta odierna non ridimensiona comunque le aspirazioni ed il percorso di Baruto.

La sorpresa del giorno è invece la prima sconfitta di Kotooshu. L’Ozeki bulgaro vanifica tutte le belle parole spese finora nei suoi confronti ed in un match in stile Nagoya 2006, si lascia sorprendere nettamente al tachi-ai da Aminishiki, non manifesta alcun accenno di reazione, contrariamente a quanto aveva fatto ieri con Tamakasuga, e finisce rapidamente giù dal dohyo.
Sinceramente non mi aspettavo una tale battuta d’arresto dal bulgaro e c’è solo da augurarsi che il vero Kotooshu sia quello visto fino a ieri e non l’opaco rikishi di oggi.

Un cenno di nota merita anche l’affermazione di Tochiazuma su Tamanoshima. Il Maegashira 2 (l’unico ancora al palo con Tamakasuga e Dejima) non ripete le belle prestazioni ottenute con Asashoryu ed Hakuho e si lascia irretire in una match statico dal quale esce bene Tochiazuma. Vittoria di esperienza ed orgoglio quella dell’Ozeki, aspettando magari che la condizione fisica migliori.

Se una vera e propria furia è stato il Chiyotaikai odierno, che ha tempestato di tsuppari un frastornato Kisenosato, inseguito senza soluzione di continuità per tutto il perimetro del dohyo, un vero e proprio disastro si è, invece, rivelato Kaio. Dopo il fuorviante segnale di ripresa di ieri, ritroviamo, infatti, oggi il l’Ozeki delle prime due giornate: a Kotomitsuki è sufficiente evitare con uno spostamento laterale la carica iniziale dell’Ozeki per ritrovarselo sul limite del tawara di spalle. Vittoria facile facile per il Sekiwake. Data la stima incondizionata, e più volte espressa, che ho per Kaio (che, vale la pena ricordare, ha esordito nel Sanyaku nel lontano 1994) c’è solo da augurarsi per lui una conclusione di carriera veloce ed onorevole.

Anche in questa giornata belle e nette affermazioni (che, fa piacere dirlo, non fanno quasi più notizia!) per Kokkai su Miyabiyama, il cui bilancio di queste quattro prime giornate è più da retrocessione che da promozione, e per un lanciatissimo Ama, che si porta sul 4-0 a discapito di Kotoshogiku. Se continuano di questo passo possibili promozioni in vista per il neo-Komusubi ed il “piccolo” Maegashira.

Prosegue intonso anche il cammino di Homasho, che in difficoltà al tachi-ai resiste agli tsuppari di Hochiyama dando dimostrazione di notevole solidità, mentre si ferma la marcia trionfale di un Hakurozan oggi in versione “Gatto Silvestro”. Mirabile la danza sui pollicioni sul bordo del tawara nel tentativo di evitare l’oshidashi di Tosanoumi, per la cui decretazione è comunque necessario il mono-ii.

Chiudo con i match dei due protagonisti più attesi. Hakuho vince e convince (e questa è una novità!) su un Tokitenku che gli concede la presa con la mano sinistra al mawashi. E quando l’Ozeki mongolo riesce ad andare in presa al tachi-ai c’è poco spazio per chiunque.
Ancora impressionante per limpidezza ed apparente facilità la vittoria dello Yokozuna (e questa, invece, non è una novità!) sul malcapitato di turno, oggi nelle vesti dell’opaco Dejima di questo inizio torneo.