Nona giornata

Dopo la defezione del fine settimana, riprendo il testimone del commento da Pierfranco, sperando di non deludere troppo tutti quelli che stanno seguendo con assiduità sulle pagine di questo nostro sito l’Aki 2006 e di non far scappare immediatamente chi sta, invece, facendo capolino con sempre maggiore frequenza, e nostro immenso piacere.
Mi auguro infatti di poter ambire almeno al rango di Komusubi, così da poter degnamente figurare al fianco degli irraggiungibili Yokozuna Pierfranco e Julien.

L’incontro di cartello di questa nona giornata era sicuramente quello fra Asashoryu e Roho, entrambi oggi nelle vesti di leader provvisorio della classifica ed in grado di ottenere con largo anticipo sulla chiusura del basho il kachi-koshi.
Devo dire subito che il match non è stato molto spettacolare ed è vissuto sul tentativo di Roho di portare invano attacchi che gli consentissero di sfruttare la propria mole. Le spinte del Maegashira russo si sono però infrante sulla barriera eretta dallo Yokozuna, che alla fine non ha faticato neanche più di tanto per allungare in classifica sul rivale. L’affermazione di Asashoryu è stata una superba dimostrazione di sagacia tattica ed alla fine è risultata netta forse oltre le aspettative.
Lo Yokozuna non mi è, infatti, mai parso in difficoltà sotto le spinte del rikishi russo che lo sovrasta in altezza. Uscito dal tachi-ai con il baricentro molto basso e stando ben attento a restare sotto la linea delle spalle di un Roho cui al contrario non ha concesso di inclinare verso il basso il busto, Asashoryu ha guadagnato una posizione di estrema stabilità tenendo, come è solito fare, la gamba destra leggermente spostata indietro ed il busto ben proteso verso l’alto. Questa posizione, al tempo stesso di difesa e di vantaggio, gli ha consentito di tentare la chiusura con uno sgambetto, non riuscito, in occasione della prima spinta portata da Roho con tutto il corpo e quindi di prodursi, dopo aver afferrato il mawashi del Maegashira con la mano sinistra, in un vero e proprio gioco di prestigio. Lo Yokozuna ha infatti atteso senza scomporsi la nuova spinta del rikishi russo cui ha risposto con uno spostamento della spalla destra, con il quale ha gli tolto l’appoggio, ed una poderosa spinta verso il basso, portata con la mano sinistra in presa, nel più classico degli uwatedashinage.
Dopo la battuta d’arresto con Kisenosato (vi invito a tal proposito a leggere, e commentare, il mio commento al commento alla sesta giornata di Pierfranco, se ne avete voglia), sembra che il dohyo di Tokio abbia ritrovato il suo dominatore implacabile e tatticamente perfetto.
Roho, dopo la sconfitta di oggi, resta comunque nella scia dello Yokozuna con il suo ottimo 7-2, che lo candida prepotentemente all’ingresso nel Sanyaku.

In compagnia dello Yokozuna, in vetta alla classifica dell’Aki, resta il solo Ama, che nell’ennesima riproposizione dello scontro biblico fra Davide e Golia, ha la meglio su Baruto e raggiunge anche lui, con il suo 8-1, il kachi-koshi.
A dispetto della differenza di peso di ben 59 kg e di altezza di 12 cm, il rikishi mongolo ha la meglio sul Maegashira estone, vittima della sua inesperienza e, nel momento cruciale dell’incontro, della sua irruenza.
Al tachi-ai Ama parte con le braccia ben protese verso l’alto per cercare il collo dell’estone, distante praticamente anni luce, nel tentativo di sorprendere l’avversario. Da parte sua Baruto assorbe senza problemi l’impatto ed afferra con la sinistra il mawashi del mongolo, senza però riuscire ad andare nella a lui congeniale doppia presa per l’abile opposizione del piccolo rikishi costretto a difendersi quasi sulla punta dei piedi.
A questo punto Baruto rompe gli indugi e prova la prima conclusione di forza facendo roteare in aria Ama senza però riuscire a portarlo oltre il tawara.
Scampato al pericolo, il rikishi mongolo riesce a riguadagnare il centro-dohyo continuando al tempo stesso a non consentire a Baruto la doppia presa.
Passato qualche istante di assestamento reciproco, l’estone, spazientito da tanta coriacea resistenza, tenta di nuovo la conclusione di forza, ma questa volta mette innavertitamente un piede oltre il tawara, per l’inevitabile fumidashi chiamato da uno degli shimpan.
Vittoria di tenacia e sagacia di Ama per il quale si prospetta una promozione a Maegashira1 o 2 a seconda del gioco di promozioni e retrocessioni dal Sanyaku. Mancanza di pazienza ed accortezza, invece, nella condotta di Baruto (4-5), che si porta, invece, su una situazione di punteggio critica.

Vittoria di Hakuho (6-3) su Miyabiyama (4-5), in uno dei bout più attesi della giornata. L’Ozeki mongolo affronta il tachi-ai con il busto meno inclinato di quello del Sekiwake che si sbilancia leggermente in avanti. Segue uno scambio di poderosi tsuppari al centro dohyo, dal quale emerge vittorioso Hakuho che riesce a mettere il Sekiwake alle corde. A questo punto Miyabiyama sorprende tutti, Hakuho compreso, con una agilissima veronica che gli consente di trarsi d’impaccio e riguadagnare il centro del dohyo. Hakuho, sfuggitagli l’occasione di chiudere, continua in ogni caso ad incalzare il Sekiwake e lo costringe ad una nuova mezza veronica nel tentativo di sottrarsi allo tsukiotoshi. Alla fine la stanchezza per gli inusuali spostamenti sul dohyo, prima ancora che i colpi dell’Ozeki mongolo, ha la meglio su un Miyabiyama che non può che capitolare.
Vittoria preziosissima, quella odierna, per il morale di Hakuho che continua però a restare ben lontano dai suoi standard concedendo ad un Miyabiyama, sempre in difesa, di resistere oltre il dovuto.
Ennesima sconfitta invece per un Miyabiyama dal il quale ci si attendeva una promozione e per il quale, a questo punto, si profila, invece, l’ombra della retrocessione.

Nuova battuta di arresto per Kotooshu (5-4), questa volta a vantaggio di Tochiazuma (5-4). L’Ozeki bulgaro si lascia prendere il fianco al tachi-ai da Tochiazuma che non lo molla più. Kotooshu tenta di cavarsi d’impiccio con i soliti passettini laterali con il busto inclinato in avanti, ma non riesce ad evitare lo tsukiotoshi dell’incalzante Ozeki giapponese.

Al bilancio positivo degli Ozeki contribuisce anche Chiyotaikai (7-2), che ha, come era del resto facilmente pronosticabile, la meglio su un Tamakasuga (0-9) il cui punteggio è diventato il prefisso per antonomasia del maki-koshi.

Si mantiene a stretto contatto con il vertice della classifica anche Amishiki (7-2), che a questo punto pone la sua candidatura per il Sanyaku. Il Maegashira 3 oggi ha la meglio su un Kotomitsuki (6-3) molto nervoso. Il Sekiwake si produce prima in una falsa partenza, quindi costringe Aminishiki a rialzarsi dal secondo tentativo di tachi-ai e quindi, al terzo, carica l’avversario, cui è sufficiente compiere un leggero spostamento laterale per evitare l’impatto, abbrancarlo con entrambe le braccia all’altezza delle spalle e quindi chiudere con una sorta di “tap-in”.

Si porta sul 7-2 anche un ottimo Futeno, oggi vittorioso su Kyokutenho (3-6).

Bella vittoria di Kokkai (5-4) su Tamanoshima (2-7). Molto aggressivo fin dall’inizio Kokkai capitalizza immediatamente una buona uscita in spinta dal tachi-ai. Con l’affermazione di oggi, il Komusubi georgiano fa un passo in avanti verso il preziosissimo kachi-koshi che gli consentirebbe di restare nel Sanyaku.

Affermazione anche per Kisenosato (5-4) che si avvicina al kachi-koshi a discapito di un Dejima (1-8) del quale riesce a fare peggio ormai solo Tamakasuga.

Da registrare, infine, la bella affermazione per “Robocop” Takamisakari (5-4), che uscito in svantaggio dal tachi-ai è costretto ad una strenua difesa al tawara prima di riuscire a riguadagnare il centro dohyo e ottenere la vittoria su Tochinonada (6-3).

Sul 6-3 raggiungono i già citati, ed oggi sconfitti, Kotomitsuki e Tochinonada, i vittoriosi Homasho, Hokutoriki ed Iwakiyama.