Quattordicesimo giorno

Ho una cara amica, che non nomino ma che saluto con affetto (ella
si riconoscerà ugualmente!), la quale mi tormenta dicendomi che il
sumo è un affare tra "bambinoni obesi col pannolone" e che
dovrei rivolgere le mie pulsioni da scribacchino ad altri e ben più
gratificanti argomenti; ma la mia testerdaggine nel cercare d’introdurla
al sumo è pari al suo disprezzo per gli adiposi protagonisti del circus
giapponese, e ritengo che i fatti mi "cosino", per dirla
alla Zelig, avvalorando ancora una volta la mia intensa passione per
il sumo. Procediamo, dunque.

Messe da parte le disquisizioni tecnico-regolamentari, e le loro implicazioni
sociologiche, apprestiamoci a vivere con il più vivo interesse l’ultimo
atto del Nagoya Basho alla luce dei risultati di oggi, che hanno formulato
alcuni verdetti importanti e lasciato aperto il destino di molti rikishi.

Siamo allo showdown per il titolo, come non accadeva da troppo tempo,
e l’eccitazione per il gran finale rende giustizia alle legittime aspettative
degli appassionati, stanchi di assistere ad abulici Tornei dall’esito
scontatissimo e con il pericolo di distaccarsi dal tratto più vero
del sumo e di ogni altro sport: la competizione pura e genuina.

Oggi il dohyo ha sentenziato che la lotta per aggiudicarsi la Coppa
dell’Imperatore è un affare tra "stranieri in terra straniera" (vediamo
chi di voi riconoscerà la citazione), vale a dire Asashoryu e Kotooshu,
degne stars di luglio.

Lo Yokozuna ha disputato un buon match contro Kaio, il migliore degli
Ozeki superstiti, mostrandosi nella giusta tensione agonistica e scacciando
le sirene che lo volevano in un trend negativo. Asashoryu aveva dichiarato
di riconoscere una crescente pressione nei suoi confronti, ma così
deve essere: egli ha l’obbligo di simboleggiare la massima dignità
del sumo e deve accettare tutte la sfide con la fierezza che il suo
rango comporta, estraniandosi da qualsiasi coinvolgimento polemico
ed impegnandosi unicamente ad affermare di continuo la sua superiorità,
se ne è capace.

Da parte sua, Kotooshu ha sdoganato la pratica Takamisakari senza subire
la spinta del pubblico nei confronti del proprio beniamino, ribadendo
il suo stato di grazia con un piglio che lo qualifica come l’astro
nascente del sumo. Del resto, parliamo comunque di un Komusubi e per
arrivare a quel livello, ed anche abbastanza in fretta, deve necessariamente
possedere un bagaglio di qualità tecniche e fisiche di un certo spessore.
In sede di presentazione del Nagoya Basho, e non solo, ho sostenuto
che i suoi limiti risiedevano, a mio modesto parere, nelle tecniche
difensive e nella padronanza dell’uso del corpo, ma ho rimarcato con
piacere la sua scalata alla vetta durante il Torneo, riconoscendogli
un miglioramento costante, culminato con la vittoria su Asashoryu.
La torre della Bulgaria ha soprattutto dimostrato una notevole solidità
mentale e non ha risentito del clamore che lo accompagnava via via
che le sue affermazioni lo ponevano al centro dell’attenzione mediatica.

Domani Asashoryu affronterà Tochiazuma, mentre Kotooshu se la vedrà
con Wakanosato, in un match che avrebbe potuto rappresentare un play-off
anticipato se quest’ultimo non avesse ceduto, oggi, contro Futeno.
Godiamoci lo spettacolo ed anche il seguito, se entrambi vinceranno.

Consentitemi un encomio per Iwakiyama, uscito di scena per infortunio
e poi riapparso per ottenere il kachi-koshi: bravo e tenace.

Record vincente anche per Tokitenku, Kotoshogiku, Aminishiki, Toyozakura
e Kaiho .
Menzione d’onore per il debuttante Tamaasuka e per Ishide, che sono
già sul 9-5: complimenti, anche se non ne ho seguito con la dovuta
cura le loro gesta, rapito com’ero dal top del banzuke: chiedo scusa
ad amici e parenti.

Tra color che son sospesi sul 7-7, e che domani dovranno dare tutto
per agguantare il kachi-koshi, abbiamo Takanowaka, Takekaze, Kisenosato,
la matricola Hakurozan, Dejima, Kyokutenho e Miyabiyama. Questi ultimi
due se la giocheranno tra loro, e che vinca il migliore.

A domani, amici-san: accada quel che accada,ci ritroveremo per tirare
le somme di questo Torneo atipico e, perciò, accattivante.

post scriptum: oggi, al termine del match vittorioso di Asashoryu
contro Kaio, è volato qualche cuscino: rabbia o giubilo? Chissà…