Sumo Giapponese: La Tradizione degli Arbitri nella Lotta Rinascimentale.

Il Sumo è uno sport che viene praticato in Giappone da secoli ed è l’attività più popolare nella tradizione giapponese. La storia del sumo può essere fatta risalire a più di 2000 anni fa, quando aveva radici religiose più che competitive. Il Sumo non sarebbe quello che è oggi senza gli arbitri.

Gli arbitri rappresentano elemento fondamentale nel sumo, e persino nella cultura giapponese. L’arbitro principale è il representatore della legge e della disciplina e deve far sì che gli incontri si svolgano con regolarità e integrità. Una competizione di sumo è composta generalmente da sette arbitri, cinque ufficiali e due studenti. Gli arbitri sono responsabili per assicurare che tutti i regolamenti siano seguiti durante un incontro e prendono decisioni su combattimenti controversi.

Gli arbitri considerano tre principali criteri per decretare chi ha vinto un incontro: 1) Komite (pushing out), 2) Kouho (takedown) e 3) Uwate (breaking of the hold). Gli arbitri possono anche ritenere che un lottatore abbia vinto un incontro se l’altro lottatore si rifiuta di combattere o sta compiendo un gesto disonorevole.

Gli arbitri sono anche decisionisti nelle questioni di disciplina. Se un lottatore commette una qualsiasi forma di atto imperdonabile durante un incontro, l’arbitro può prendere la decisione di squalificarlo.

Per diventare un famoso arbitro nel campo del sumo bisogna seguire un lungo programma di addestramento. I candidati devono essere di almeno 20 anni, essere fisicamente e mentalmente in salute e dimostrare di possedere una buona conoscenza delle regole e della storia del sumo. Dopo aver passato uno speciale esame, un candidato sarà accettato come arbitro.

In ultimo, ma non meno importante, gli arbitri giocano un ruolo molto importante in un rituale chiamato Shiki-Kagami, una solenne cerimonia dedicata all’idea del rispetto. Durante la cerimonia, i lottatori presentano all’arbitro un kagami-biraki, un piatto di cibo costituito da frutti di mare, verdura, carne e altri alimenti. Questo gesto simboleggia l’omaggio dei lottatori all’arbitro.

C’è quindi un significato profondo dietro gli arbitri del Sumo: essi sono responsabili non solo della corretta applicazione delle regole durante gli incontri, ma anche per il rispetto reciproco tra i lottatori e, in generale, all’interno della comunità sumo.