Anno nuovo, sumo nuovo

Un nuovo anno si apre per il mondo del sumo, col suo carico di aspettative e di speranze, e l’Hatsu Basho 2013 darà a breve i primi, importanti, riscontri.
Harumafuji è chiamato a rispondere sul dohyo alle tante critiche ricevute negli ultimi mesi. Lo yokozuna è stato accusato di scarsa autorevolezza sul dohyo (incapacità di imporre il proprio sumo) ed è finito nel mirino della critica per certi suoi atteggiamenti poco rispettosi nei confronti degli avversari (come nel caso dei keiko con Kisenosato) e della tsuna stessa (celebre il caso delle patatine&birrozze consumate impunemente sul sacro dohyo). Insomma, Ama dovrà dimostrare ai sempre più numerosi detrattori di essere degno del suo rango. Altro osservato speciale è Baruto, che deve cogliere al volo l’opportunità di rientrare fra gli ozeki o sarà destinato a restare un sekiwake per almeno altri 3 tornei.
Attese (soprattutto nipponiche) anche per il kid Kisenosato, promosso a numero 1 fra gli ozeki (O1 est) e chiamato, per l’ennesima volta, a compiere quel salto di qualità da tutti atteso (ma che, ahimé, appare bel al di là delle sue capacità).

Le prime due giornate dell’Hatsu hanno già offerto le prime indicazioni, regalando comunque un buono spettacolo, con incontri avvincenti ed un incoraggiante livello tecnico generale. Hanno convinto entrambi gli yokozuna, ma sono arrivati anche i primi passi falsi dagli ozeki e dallo stesso Baruto.

Hakuho (2-0), dopo essersi sbarazzato agevolmente di Shohozan (0-2) alla prima giornata, ha affrontato il vecchio Aminishiki (0-2) senza correre troppi rischi: tachi-ai con schiaffo, veloce fase di assestamento e pronta rotazione seguita dall’uwatenage d’ordinanza.

Harumafuji (2-0) è sembrato un po’ nervoso ieri (forse infastidito dalle tante polemiche pre-basho) ed è rimasto sul dohyo molto più del dovuto nel bout con Tochiozan (1-1), ma alla fine ha chiuso con un buon yorikiri. Oggi, invece, lo yokozuna è apparso ben più autorevole ed ha chiuso (seppur indietreggando) la questione Myogiryu (0-2) con un rapido uwatenage, snza correre alcun rischio.

Kisenosato (2-0), di contro, ha rischiato molissimo con Aminihiki nello shonichi: AmiBelushiki ha infatti sorpreso il kid al tachi-ai con un poderoso nodo-wa, tentando poi di insistere spingendo con entrambe le baccia, ma poi (forse nel tantativo di un hatakikomi) ha indietreggiato inspiegabilmente ed ha perso clamorosamente l’appoggio del piede sinistro, rovinando con le terga sul dohyo. Kisenosato si è comunque riscattato oggi, portando a spasso nonno Tenho (0-2), stretto nella morsa di un solido yorikiri.

Anche Kotooshu (2-0) ieri ha vinto pr il rotto della cuffia, al termine di un bellissimo confronto col piccolo Toyonoshima che  ha costretto l’ozeki a chinarsi in avanti sbilanciandolo pericolosmente. Alla fine però Toyonoshima si è ritrovato fuori dal tawara, anticipando di qualche decimo la caduta di Kotooshu. Nessun rischio invece nel confronto odierno fra Kotooshu e Shohzan (0-2), con il bulgaro molto stabile sulle gambe nella fase iniziale di oshi-sumo e pronto a cogliere di sopresa lo scoordinato avversario.

Kakuryu (1-1), dopo aver superato Myogiryu (0-2) in un incontro carico di suspance e di tecnica, è caduto oggi per opera di Tochiozan (1-1), molto bravo a partire in avanzamento ed a chiudere per oshidshi.

Clamorosa sconfitta anche per Baruto ad opera di un eroico Kotoshogiku (2-0), davvero poderoso nel suo lento e inesorabile avanzamento in yorikiri. La sensazione, purtroppo, è che Baruto non riesca a spingere bene con le gambe e che non abbia affatto superato l’infortunio. Ricordiamo che l’estone ha bisogno di un 10-5 per riaccedere al rango di ozeki…

Al di fuori dei sanyaku, gli unici rikishi imbattuti sono Chiyotairiu, Tochinoshin, Kitataiki, Aoyama, Shotenro e Tochinokawa.