Emotività giapponese (e non solo)

Guardando questa giornata di incontri e la finale di Kyokutenho non ho potuto che riflettere sull’emotività del mondo giapponese rispetto a quella occidentale. Lungi da me però di apparire critico nei confronti dell’una o dell’altra.

Subito dopo la vittoria di oggi, Kyokutenho è esploso in un vistoso pianto che non è riuscito a trattenere neppure durante l’intervista dopo il sollevamento della coppa dell’imperatore.

Ieri sera ho visto alzare anche la coppa della Champion’s League.
Il sentimento dei vincitori che mi è stato trasmesso dalla tv era così diverso ieri e oggi.

Giovanissimi calciatori eccitati in modo scomposto digrignavano i denti, si spogliavano, saltavano e sorridevano.
E’ giusto, alla loro giovane età la vittoria è percepita come un traguardo raggiunto.

Per Kyokutenho quella vittoria non è un traguardo, è il premio per 20 anni di tornei, per 1800 incontri disputati.
In media, uno ogni 4 giorni per tutta la sua vita, il che significa allenamenti ogni giorno.

E quando lo fai da straniero in una terra che gli stranieri li premia solo se li fa soffrire e se si impegnano duramente, questo vale doppio.

Kyokutenho non ha urlato oggi, ha detto “grazie a tutti quelli che mi hanno sostenuto, se sono qui oggi è grazie a loro”.

Non ha brandito la coppa verso il cielo e non l’ha baciata. L’ha ceduta al suo assistente e quando gli hanno chiesto che sensazione fosse tenerla in braccio ha detto “Era pesante”.

Semplice, è esattamente così che dovrebbe essere una vittoria per nella cultura giapponese, ma non semplice da ottenere, semplice da sfoggiare.

Nonostante la sua origine mongola, il 37 enne (mio coetaneo) Nyamjavyn Tsevegnyam, ha potuto vincere il suo torneo.
Ripetersi non sarà facile.

Certo ai giapponesi rimane sempre quel fastidio che siano sempre mongoli e non giapponesi a vincere i tornei, ma anche loro quando vedono così tanto impegno e così tanto rispetto, non possono che muovere la testa in segno di apprezzamento.

Così come la carpa che riesce a risalire il fiume e le sue cascate potrà essere promossa a drago, così anche un lottatore gaijin con fatica ed impegno costante potrà ottenere la vittoria.