Addio all’oyakata Naruto

Takanosato Toshihide
Takanosato Toshihide

L’oyakata Naruto, responsabile dell’omonima heya, e’ morto. L’ex yokozuna Takanosato aveva 59 anni ed era stato recentemente investito da uno scandalo nato da un’inchiesta del settimanale Shukan Shincho. Naruto era accusato di aver colpito con un blocco di legno alcuni suoi allievi (colpevoli, a quanto pare, di non aver preparato un chanko nabe sufficientemente saporito) e di aver somministrato insulina a Takanoyama per cercare di fargli guadagnare peso. Anche Kisenosato, il piu’ illustre  lottatore della Naruto heya, era stato convocato dal Nihon Sumo Kyokai insieme al suo oyakata per fornire una deposizione sull’accaduto (pare che Kisenosato fosse accusato di essere complice nelle violenze sui lottatori piu’ giovani).

L’esito delle indagini su Naruto e Kisenosato era previsto per i prossimi giorni. Fonti vicine all’oyakata hanno dichiarato che Naruto era apparso molto provato negli ultimi giorni e preoccupato che l’inchiesta potesse compromettere la sua reputazione. Il referto ospedaliero ha ufficialmente smentito che si sia trattato di suicidio. Naruto e’ arrivato in ospeedale in preda ad una grave crisi respiratoria, ha perso conoscenza quasu subito e non ha risposto al trattamento farmacologico. Il decesso e’ avvenuto poche ore dopo il ricovero.

Kisenosato ha rilasciato un’intervista televisiva in cui, fra copiose lacrime, ha voluto ricordare e rendere onore alla figura del maestro.

Da lottatore, Takanosato (pur afflitto da una grave forma di diabete giovanile) ha vinto 4 coppe dell’imperatore ed e’ stato uno dei pochi rikishi ad avere uno score positivo nei confronti del grande Chiyonofuji (16-12 negli scontri diretti).