Dieci anni di sumo

Cari amici, con il Kyushu basho 2009 si e’ chiuso un decennio importante per la storia del sumo, un lungo periodo che ha visto il tramonto nelle carriere di tanti grandi campioni (Takanohana, Akebono, Musashimaru), l’ascesa di nuovi eroi (Asashoryu e Hakuho) e le alterne vicende di tanti rikishi che hanno calcato il dohyo fra speranze e delusioni, successi e sconfitte, ma sempre con onore e valore (Tochiazuma, Kaio,…).
Mi sono preso la briga di spulciare i risultati degli ultimi 10 anni (o 60 basho, se preferite) per fornirvi alcune statistiche che ci permettano di riepilogare sinteticamente quanto avenuto dal 2000 ad oggi.

Dati alla mano, sono stati 13 i rikishi capaci di conquistare almeno uno yusho. Solo 2 fra essi hanno collezionato piu’ di 10 coppe dell’imperatore (gli yokozuna con passaporto mongolo, of course), mentre ben 5 sono i “parvenu” accreditati di una sola vittoria.
Gli zensho yusho sono stati addirittura 9 (ossia il 15% del totale), risultato notevole se consideriamo che, prima dello zensho yusho di Asashoryu del gennaio 2004, erano trascorsi ben 8 anni senza che nessuno sollevasse da imbattuto la coppa dell’imperatore. Inutile ricordare che gli unici 2 rikishi capaci di conquistare uno zensho yusho nell’ultimo decennio sono stati Asashoryu (5 zensho, ovvero il 21% delle sue vittorie) e Hakuho (4 zensho, che corrispondono ad un’impressionane percentuale del 33% delle sue vittorie, una vittoria su 3!).
Questo decennio e’ stato sicuramente dominato dai “portatori di tsuna”, che hanno lasciato soltanto le briciole agli altri rikishi: la maggior parte dei tornei (2 su 3, per essere precisi) e’ stata infatti appannaggio di uno yokozuna. La credibilita’ delle gerarchie sancite dal banzuke e’ stata in ogni caso elevatissima, dato che la percentuale di vittorie conquistate dai Sanyaku e’ del 96.6%, mentre solo 2 (entrambi piuttosto lontani nel tempo) sono stati i basho che hanno visto un Maegashira trionfatore: l’Haru basho del 2000, vinto dal maegashira 14 Takatoriki e l’Aki basho 2001, dominato dall’allora maegashira 2 Kotomitsuki.

Va comunque sottolineato come, malgrado siano molti gli aspetti per cui quest’ultimo decennio di sumo verra’ ricordato, ci siano almeno due verita’ insindacabili: i) la consacrazione di Asashoryu a stella di prima grandezza nella storia del sumo e ii) il dominio dei gaijin sui giapponesi.
Le statistiche di Asashoryu sono impressionanti. Lo yokozuna della Takasago ha vinto il 40% dei tornei disputati negli ultimi 10 anni, statistica che desta ancor piu’ scalpore se consideriamo che il restante 60% va invece diviso fra ben 12 lottatori diversi (con Hakuho che puo’ pero’ vantare un ottimo 20%).
I lottatori stranieri hanno conquistato il 75% delle vittorie o, per dirla diversamente, i rikishi del Sol Levante hanno vinto, in media, solo un torneo su 4. In particolare, dato forse ancor piu’ inquietante, sono ben 7 i rikishi nipponici a dividersi il magro bottino di 15 vittorie in 10 anni. Il lottatore giapponese piu’ vincente del decennio e’ stato Kaio (5 basho), seguito da Tochiazuma (3 basho).

In conclusione possiamo affermare che, a parte i noti scandali e stravolgimenti avvenuti al di fuori del dohyo (dallo scandalo marijuana alla ben piu’ grave scomparsa del giovane Tokitaizan), gli ultimi 10 anni hanno segnato un punto di svolta importante per la nostra amata disciplina che, seppur fra mille resistenze, si e’ aperta al di la’ dei confini del Giappone, mantenendo pero’ inalterato il suo fascino e la sua nobile essenza, profondamente radicata nella cultura nipponica.
Mi auguro che la piccola (ma tostissima) comunita’ di sumo.it possa godere di un altro decennio di grande sumo (…anzi di molti altri decenni!!!) con la consueta partecipazione carica di competenza, simpatia, eleganza e rispetto reciproco.

Auguri “sumotici” a tutti voi!