Quello che non ti aspetti …

Giornata con il botto quella odierna: il finora anonimo Shotenro (1-5) va oltre ogni previsione e costringe il pubblico alla purple rain. In fondo il M2 non fa nulla di particolare e si limita ad un sostanzioso tachi-ai seguito da una condotta vigile. Shotenro impatta con le braccia a protezione del mawashi e costringe lo Yokozuna al subitaneo indietreggiamento per poi sfruttare il tentativo di progressione dell’avversario per mettere a segno un elementare hikiotoshi. Vero e proprio (oltre che inconsueto) passaggio a vuoto di Hakuho che si scompone fin dalle prime battute e cade incredibilmente nella (prevedibile) trappola del M2.

Asashoryu (6-0) sale sul dohyo ben consapevole dell’occasione che gli si presenta. Il pre tachi-ai non è granitico come nelle ultime giornate e a mio modo di vedere lo Yokozuna mostra qualche segno di nervosismo. Il tachi-ai è favorevole a Aminishiki (1-5), che costringe all’indietreggiamento l’avversario, ma deve piegarsi al dinamismo di Asashoryu che un piede in appoggio sul bordo del tawara e l’altro in aria lascia sfilare sotto di sè il Komusubi e porta a casa il punto. Dopo tanta potenza ecco la Magia che tutti ci aspettavamo (e auguravamo).

A punteggio pieno, al pari dello Yokozuna Ovest, restano i soli Kotooshu (6-0) e Kotomitsuki (6-0) autori di due prove speculari nella condotta e nella conclusione nei rispettivi incontri con Tamanoshima (1-5) e Kyokutenho (1-5). Quest’ultimo si arrende in pratica senza combattere all’Ozeki bulgaro, al quale non serve neanche la presa ma è sufficiente la progressione per portare lo yorikiri. Kyokutenho costringe invece Kotomitsuki a restare qualche secondo un più sul dohyo ma senza mai riuscire a guadagnare la distanza necessaria per provare a ribaltare l’inerzia del bout.

Anche Kakuryu (5-1) lascia la Compagnia dell’Anello: Harumafuji (3-3) carica a testa bassa, appoggia entrambe le braccia sul torace del M3 e lo spinge un po’ per il dohyo fino a che non lo costringe ad oltrepassare il tawara.

Perdono Kaio (3-3), poco consistente con Kisenosato (4-2), e Chiyotaikai (2-4), incapace di imprimere potenza ai propri tsuppari. Tochinoshin (2-4) accorcia la distanza, va alla doppia presa interna, solleva l’Ozeki di peso e lo deposita oltre il tawara.

Baruto (4-2) si impone per yorikiri su Kotoshogiku (3-3) e nella parte bassa prima sconfitta per Masatsukasa (5-1) ad opera dell’esperto M11 koreano Kasugao (3-3).

La Compagnia dell’Anello si divide in due drappelli di ugual consistenza. L’uno capitanato da Asashoryu, l’altro, ad inseguire, da Hakuho. Chissà che non si ricongiungano almeno in parte lungo la strada per il regno di Sauron.