Harumafuji e Kotooshu: quando gli Ozeki fanno gli Ozeki

Sarà ricordata a lungo, sarà forse citata da tutti i media planetari e rimarrà impressa nei nostri occhi di appassionati come un lampo accecante che ferisce la retina. La quattordicesima giornata del Natsu Basho 2009 ha emesso almeno tre verdetti: Hakuho non è imbattibile, Harumafuji accede all’eccellenza ed Asashoryu è stato deposto.
Inizio a raccontarvi la terza realtà, quella che secondo me ha scosso più di ogni altra il pubblico di Tokyo e tutti coloro i quali hanno assistito alla chiusura della giornata.

Harumafuji ed Asashoryu si giocano la possibilità di andare a sfidare Hakuho per lo yusho, essendo stati spettatori della grande vittoria di Kotooshu sullo Yokozuna dominante.
Dopo un tachi-ai sostanzialmente in pareggio, Asashoryu cerca di abbreviare i tempi e si porta decisamente all’attacco, arrivando a sollevare l’Ozeki nel tentativo, più plateale che tattico, di chiudere con uno tsuridashi. La distanza dal tawara è eccessiva. I due si ritrovano al centro del dohyo ed Haruma scatta in avanti, costringendo Asa ad un veloce arretramento, seguito però subito da un riasseto della situazione precedente. Asa voule concludere ed opera nel tentativo di una soluzione al mawashi, ma Haruma lo porta verso di sè quel tanto che basta a fargli agganciare la gamba dello Yokozuna. Lo schianto a terra di Asa è tremendo: un tonfo piatto, senza alcun movimento di riparo ed ingigantito dalla forza impressa dall’Ozeki. Asa rimane a terra a lungo, riesce a stento a rialzarsi e viene sorretto verso il tunnel d’uscita.
A questo punto, come in tutti i momenti storici degli ultimi anni, squilla il telefono ed appare il nome di Julien sul display; siamo entrambi attoniti e convinti dell’inevitabile conseguenza di questa assordante sconfitta, vale a dire l’uscita di Asashoryu dal Torneo e, forse, dal sumo. La violenza dell’atterramento è parsa inaudita ed avrà provocato danni serissimi allo Yokozuna. Ma ciò che Julien mi dice, quasi non credendo ancora ha ciò che è appena accaduto, è che nessuno mai aveva trattato il Grande Mago Momgolo in quel modo, almeno da quando veste la tsuna. E’ vero, non era mai successo, ma non era mai accaduto neanche che ci fosse un rikishi capace di fronteggiarlo sempre ad armi pari, neppure nel caso di Hakuho. Haruma-Ama ha qualcosa in più, amici miei: non, non sto delirando, ma se ci pensate bene il bout odierno ha ribadito tutte le descrizioni fatte del giovane Ozeki mongolo in questi ultimi anni. Veloce, astuto, dotatissimo e, finalmenmte, più pesante.
Asashoryu viene probabilmente deposto dopo sette anni di regno.

L’altro Ozeki straniero, il redivivo Kotooshu, ha delineato di nuovoi contorni della tattica per sconfiggere Hakuho, narcotizzandolo con il suo tachi-ai laterale in semi-henka, ormai brevettato in Bulgaria ed esportato con successo in Nipponlandia. Hakuho non trova una buona presa e rimane guardingo sulla difensiva, ma è Kotooshu a condurre il match. L’Ozeki europeo lega benissimo lo Yokozuna e tiene il comando dell’azione. Hakuho cerca allora di forzare il passo per colmare l’inerzia sfavorevole, ma è Kotooshu, oggi in versione yusho, che coglie l’attimo giusto per il ribaltamento, bello e spettacolare, che porta Hakuho verso il Senshuraku della verità contro Harumafuji.

Spendo un paio di note per Kakuryu, degno Sekiwake in pectore. Si beve Kotomitsuki con tre movimenti essenziali: tachi-ai dinamico, spinta poderosa e ben guidata e ottima manovra al fianco dell’avversario.

Domani si deciderà il Natsu 2009, ma forse oggi s’è deciso il destino di uno dei più grandi personaggi del sumo.