Se ieri avevo ecceduto nell’enfasi del racconto, oggi bisognerebbe adoperare toni eroici per descrivere la grande vittoria di Harumafuji-Ama e come se l’è procurata.
Harumafuji ha portato a termine un percorso di crescita davvero strabiliante, fortemente voluto e cercato. Le doti innate erano evidenti già al suo primo apparire tra i Makuuchi, ma il peso piuma e l’inesperienza facevano temere che non potesse affermarsi nel Sanyuaku. Poi, con costanza ed abnegazione, ha perseguito l’obiettivo dell’aumento di peso e del dinamismo atletico, affinando la portata tecnica del suo sumo. La vittoria di oggi lo consacra, come si dice in questi casi, tra i pochi ad aver vinto la Coppa dell’Imperatore e tra i pochissimi con ambizioni di vestire la tsuna. Se non perderà la concentrazione, infatti, potrebbe correre per la promozione con un altro kettei-sen oppure un 14-1, secondo me. Se vincesse di nuovo, ovviamente, sarebbe automaticamente il terzo Yokozuna mongolo sul dohyo.
L’arrivo al kettei-sen è ben diverso per i due protagonisti: Harumafuji batte Kotooshu con una prestazione splendida, tanto da farmi pensare (ed anticipare per sms ai redattori) che vincerà lo yusho. L’Ozeki mongolo è efficacissimo e ragiona con freddezza; parte all’assalto e porta Kotooshu in ripiegamento difensivo, ma quando il bulgaro reagisce e lo blocca con le braccia altissime, in evidente attesa di una proiezione al suolo, Harumafuji s’imposta e conclude alla grande in kubinage, azione che mi ha ricordato il grande Chiyonofuji.
Per Hakuho, invece il match con Asa non costituisce alcun problema e porta subito l’attacco per garantirsi che Asa non abbia la presa sinistra al mawashi. Non c’è storia ed Hakuho sembra avere rispetto per Asashoryu, non infierendo con uno yorikiri molto calibrato.
Lo spareggio vede i due avversari partire con impeto, ma è Haruma che prende immediatamente il vantaggio, impedendo allo Yokozuna di afferrare il mawashi con la presa destra. L’Ozeki tenta lo sbilanciamento due volte, quasi con facilità, e sembra che Hakuho non riesca ad opporsi. La sensazione si conferma quando Harimafuji decide di provare a chiudere. Hakuho resta imprigionato nell’abbraccio forzato dell’Ozeki e non può che subire lo shitatenage che consegna lo yusho e la gloria al rikishi più atipico degli ultimi anni.
E’ un successo salutato da tutti con grande entusiasmo, non potrebbe essere altrimenti: il talentuoso Ozeki mongolo si è fatto voler bene per la sua caratura tecnica e la spettacolarità del suo sumo. Spero che riesca a tenere a bada l’euforia di oggi e conquisti presto la tsuna.
Per quanto riguarda il resto della giornata, va segnalata la “pax ozekiorum”, vale a dire il patto di non belligeranza reciproco che consente a Chiyotaikai e Kotomitsuki di evitare, rispettivamente, la retrocessione a Sekiwake e la posizione kabodan.
Ottimo Aran ed il suo k-k, finalmente in grande evidenza Kisenosato ed il suo 13-2 da prossimo Sanyaku.
Spero che le forti emozioni di oggi trovino un degno spazio nella comunicazione globale e mettano a tacere le ripetute stonature sul sumo.
Abbiamo vissuto un’altra giornata storica: da oggi, probabilmente, il Giappone dovrà realmente investire sui giovani e cercare le contromisure allo strapotere degli eredi di Gengis Khan.