E’ apparso su Max, a pagina 52, un breve, insolente e disinformato articoletto sul sumo. Scandali, processi ed esami antidroga vengono centrifugati senza criterio e con la disinvoltura tipica dell’osservatore di fenomeni circensi. I rikishi tenuti ai controlli antidoping vengono chiamati “ciccioni con la provetta” e le varie vicende sono descritte unicamente col taglio scandalistico-grottesco. La cosa veramente paradossale è che sia stata inserita una bellissima foto di Asashoryu in spaccata a terra, cosa che avrebbe dovuto far riflettere l’autore di cotanta letteratura sulle doti atletiche dei “pachidermi” in questione. Come se non bastasse, Asashoryu viene etichettato come “un bestione mongolo.”
Perchè non chiamare drogati i ciclisti ed obesi i rugbisti? Perchè non tacere ed evitare la facile ironia su un mondo sconosciuto e lontano? Non finiremo mai di leggere esibizioni di pochezza simili, purtroppo.
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