Contano i numeri

La settima giornata scivola via con pochi sussulti ed un grido (il mio): basta con gli henka!!!
La vittima odierna è illustre ed ha appena restituito la Coppa dell’Imperatore conquistata a maggio: l’agguato teso da Asasekiryu ha fatto capitombolare Kotooshu a terra senza poter combattere. L’infame esecutore vince il match ed il premio in danaro, unico obiettivo mirato, e Kotooshu saluta malinconicamente il drappello formato dal leader Hakuho e dai suoi arretrati paggi di scorta, Ama e Kotomitsuki.
I numeri parlano chiaro: solo una serie di combinazioni avvincenti quanto improbabili, alla luce dei rispettivi rendimenti sul dohyo, potrtebbe elargire un’emozione al pubblico di Nagoya.
Hakuho si sbarazza di Tochinonada da vero Yokozuna, cosa mai messa in discussione, e ribadisce la sua autorità sul sumo di luglio. A punteggio pieno, ovviamente.
Ama si esprime di nuovo nel collaudato copione del tachi-ai anomalo, vorrei dire eversivo, e spiazza un Kaio che si ritrova con le gambe in piene estensione e senza poter organizzare alcuna difesa valida. Ama lo sposta facilmente e conclude con la solita agilità.
Kotomitsuki si prende le mani di Hokutoriki in faccia prima di liberarsi dell’incomodo come più gli piace.
Nessun altro bout mi ha dato motivi per essere menzionato.