Prima giornata col botto: Asashoryu perde il match d’esordio e vede Hakuho già in fuga.
Gli Ozeki si comportano molto bene e vincono i loro bouts senza incertezze.
I Sekiwake, dal canto loro, fanno altrettanto, sebbene Ama debba ricorrere al solito henkino iniziale.
Vincono anche Aminishiki e Toyonoshima (per la gioia del nostro amico Alf).
Inizio scoppiettante, come si dice in questi casi: Asashoryu viene battuto da un ottimo Kisenosato, oggi molto brilllante, e si mette subito in coda ad un Hakuho padrone del dohyo. La sintesi della prima giornata potrebbe essere questa: concentrazione e forza battono superficialità e disimpegno.
Come già capitato in passato, Asashoryu non parte come dovrebbe e Kisenosato, già sua bestia nera, ne apprifitta pienamente, infliggendogli una sconfitta che potrebbe pesare già in modo determinante per lo yusho. Non sono in grado di darvi il resoconto del match, dato che le immagini si sono iterrotte proprio al tachi ai, ma il sonoro mi ha dato l’esatta sensazione di ciò che stava accadendo ancor prima di ascoltare la proclamazione ufficiale: l’inequivocabile boato che accompagna la vittoria sullo Yokozuna è esploso in modo assordante dopo un crescendo rossiniano di tifo in favore di Kisenosato. Se me lo permettete, sarò in grado di commentare il match dopo aver visto le news dal Giappone.
Hakuho, dunque, è in testa insieme agli Ozeki e si gode la sconfitta del rivale per eccellenza. Lo Yokozuna non deve fare gli straordinari per avere ragione di Asasekiryu, battuto con un hatakikomi molto comodo. Già in partenza, del resto, Hakuho imposta le cose nel modo che preferisce, sfruttando l’allungo e la capacità di trasmettere energia alle braccia in quantità industriale. Asasekiryu ci prova, ma è poca cosa: lo Yokozuna attende il tuffo in avanti del conterraneo e lo spinge al suolo perentoriamente.
Kotomitsuki batte Kokkai con un bellissimo uwatedashinage, tecnica resa spettacolare dal tuffo del georgiano. La rapidità del broncioso sembra ottima e ciò rende felici i tanti suoi tifosi.
Kaio soffre il giusto per piegare il sempre impegnativo Baruto, se non altro per la massa che l’estone rappresenta. Lo yorikiri dell’Ozeki arriva dopo diversi secondi, a ribadire il fatto che Kaio non è ancora pronto per la pensione.
Kotooshu si prende il primo punto ai danni di Wakanoho e sembra pimpante come non mai. Attacca e spinge immediatamente il russo oltre il bordo, vincendo velocemente il match.
Ama non si esime dal primo mini-henka del Torneo, vizio inestinguibile dal suo menù. Partenza con spostamento a sinistra e presa laterale che si trasforma in posteriore, a mò di trenino di Capodanno. Miyabiyama è fritto e finisce fuori dal dohyo in breve termine.
Tra Kotoshogiku e Kakuryu si assiste un bout dai due volti: un primo attacco di Kakuryu risulta quasi decisivo, con bella resistenza del Sekiwake, poi reazione di quest’ultimo e vittoria per yorikiri.
Aminishiki si aggiudica un match dall’epilogo classico, con Tokitenku al’attacco ed il giappovese belushiano in ritirata strategica. Lo sbilanciamento e l’hatakikomi sono l’effetto finale dello sviluppo sopra descritto.
Toyonoshima batte in scioltezza il giovane Tochiozan: speriamo che vada avanti così.
Futeno ci mette tanta buona volontà e batte Hokutoriki: anche per lui, come sappiamo, sarebbe tempo di rivincite.
Quando c’è Takamisakari, amici miei, lo spettacolo non manca mai e la conferma è di oggi. Robocop parte con presa sinistra esterna e testa all’indietro, come suo solito, poi cerca il morosashi grip e si prende in faccia l’attacco di Goeido. Giunto sul tawara, tenta l’utchari e riesce a riportarsi un pò più in sicurezza, ma Goeido è implacabile e lo mette giù. Grande applauso al lottatore d’altri tempi, capace di montare l’entusiasmo del pubblico con una variante pedestre dei suoi gorilleschi gesti di preparazione al match.
Non posso non citare la facile vittoria di Dejima, molto seguito sul sito, e la vittoria di Kotokasuga nello scontro tra i debuttanti M16: per Hakuba, emulo di Ama, un debito formativo da scontare già domani.