Undicesima giornata flash

Perfetta la condotta di Asashoryu che intimidisce Kotooshu prima del tachi-ai e poi con estrema freddezza sfrutta a proprio vantaggio l’impostazione del bout dell’Ozeki. Identico il comportamento di Hakuho che non subisce il contraccolpo della sconfitta di ieri e non dà scampo ad un preoccupatissimo Aminishiki, concentrato solo sul proposito di abbandonare il dohyo il prima possibile. Domani i due Yokozuna si scambieranno nuovamente l’avversario.
Giornata nera per il resto del Sanyaku. Fra gli Ozeki vince il solo Kotomitsuki al termine di un bel confronto con Wakanosato. L’Ozeki sembra aver recuperato una forma fisica accettabile e potrebbe rivelarsi il verso ago della bilancia nella corsa allo yusho dei due Yokozuna. Sconfitta invece per Kaio nel confronto con Kisenosato, che, grazie al kachi-koshi odierno, sarà sicuramente Komusubi, al posto di Dejima, al prossimo Haru.
Brutta ed inspiegabile, specie dopo le bellissime prove delle ultime giornate, la sconfitta di Ama con Tokitenku.
Continua il predominio mongolo con Kakuryu capace di arrivare al 9-2 ed agguantare così Kyokutenho, oggi battuto da Asasekiryu. Dietro di lui, ad una lunghezza di distanza, ed in kachi-koshi, oltre al già menzionato Asasekiryu, i giapponesi Kisenosato, Iwakiyama, Futeno e Takekaze.
La undicesima giornata fa registrare anche l’annuncio del rientro di Kotoshogiku (6-3-2) a partire dalla giornata di domani. Il Komusubi giapponese tenterà quindi la conquista di un kachi-koshi numericamente ancora possibile.

Molto nervoso Aminishiki (5-6), serafico Hakuho (10-1). Il Sekiwake effettua il tachi-ai con uno schiaffetto con la sinistra che non impensierisce minimamente lo Yokozuna. Hakuho allunga immediatamente le braccia verso il busto di Aminishiki che non riesce ad organizzare la difesa e si lascia maltrattare sul bordo del dohyo. Confusionaria la condotta del Sekiwake giapponese che va in difficoltà già dalle prime battute e non riesce a portare il bout sul piano della dinamicità, unica chance di affermazione con questo Hakuho.

Inizia fin dai primi shikiri il confronto fra Asashoryu (10-1) e Kotooshu (7-4), con il bulgaro che si dimostra più nervoso e preoccupato. L’Ozeki allunga le braccia sulle spalle dello Yokozuna per impedirne la presa. Asashoryu resta alto di busto e alza a sua volta le braccia mentre Kotooshu si sposta lateralmente sulla propria destra. Il movimento del braccio destro di Asashoryu è fulmineo, la presa in appoggio di Kotooshu è scardinata e l’Ozeki bulgaro cade rovinosamente in avanti (hikiotoshi).

Combattuto forse oltre le aspettative il bout fra Kotomitsuki (6-5) e Wakanosato (3-8). L’Ozeki dapprima nega il contatto al M4 al tachi e quindi gli si porta velocemente addosso. La presa con la destra interna va a segno e Kotomitsuki porta il primo strattone con il quale fa ruotare e sbilancia l’avversario. La mano dell’Ozeki va immediatamente dietro il collo di Wakanosato, per causarne la caduta, ma il M4 è bravo a mantenere l’equilibrio e a non mollare la presa con la sinistra al mawashi dell’avversario. Recuperata la posizione frontale Wakanosato va in doppia presa e costringe allo sbilanciamento Kotomitsuki che, però, sguscia alla presa del M4, gli si porta dapprima di lato e quindi dietro e lo spinge oltre il tawara.

Scontro per il kachi-koshi quello fra Kaio (7-4) e Kisenosato (8-3). Il M1 va alla presa con destra interna al tachi-ai e si appoggia bene con il proprio corpo su quello dell’Ozeki. Kisenosato non dà modo a Kaio di inclinarsi in avanti ed abbassare il baricentro e si produce in un progressione fatta di spinte e balzi con la quale arriva allo yorikiri.

Ama (6-5) parte a razzo con le braccia allungate verso le spalle di Tokitenku (6-5), che è costretto ad indietreggiare fin sul bordo del dohyo per assorbire ed arrestare la carica del Sekiwake. Il M1, durante l’azione difensiva, mette entrambe le mani sul mawashi dell’avversario, si inclina in avanti per l’appoggio e quindi, imprigionato Ama all’interno della propria presa, si produce a sua volta in una violenta progressione che si arresta solo dopo che il Sekiwake ha messo il piede destro oltre il tawara (yorikiri). L’inerzia è tale che entrambi i mongoli finiscono, in tuffo, fra il pubblico.

Impatta con la testa sul torace dell’avversario Dejima (2-9) in uscita dal tachi-ai. Goeido (4-7) è lesto ad indietreggiare e a tentare l’hatakikomi, che però non gli riesce. Il Komusubi allora si riporta a contatto con il M3 che però, assestata la presa, riprova, questa volta con successo, la mossa precedente e chiude per uwatedashinage.

Sono molto lenti gli tsuppari di Miyabiyama (5-6) e non impensieriscono più di tanto Toyonoshima (4-7) capace di andare alle presa con la destra interna. Lo Sceriffo assorbe un primo strattone del pari-rango ed ne imprigiona il braccio destro all’interno delle proprie. Segue una lunghissima fase statica con i due rikishi in appoggio e Toyonoshima che rompe gli indugi e strattona violentemente Miyabiyama provocandone quasi lo sbilanciamento. Lo Sceriffo resta però attaccato all’avversario ed il bout si fa concitato, con i due rikishi che vanno dapprima in presa, con Toyonoshima che tenta un nuovo sbilanciamento, e quindi si scambiano colpi di braccia. Il primo ad andare in difficoltà è Miyabiyama, che però assorbe la progressione un po’ confusa di Toyonoshima, respinge all’indietro il più piccolo avversario che alla fine scaglia fuori dal dohyo.

Fulminea la presa e la progressione di Tochinonada (4-7). Homasho (3-8) cerca, retrocedendo, la presa con la destra, ma non riesce ad opporsi allo yorikiri e a rimandare il make-koshi.

Asasekiryu (8-3) si aggiudica una delle sfide più attese della giornata e frena la corsa allo yusho di Kyokutenho (9-2). Nel confronto di vertice tutto mongolo, il M4 parte da più lontano e non riesce nella presa con la sinistra nonostante la sovra elongazione del braccio ed il busto inclinatissimo in avanti. Kyokutenho imprigiona le braccia dell’avversario all’interno delle proprie e si appoggia con il collo sulla testa di Asasekiryu costringendolo in una posizione a dir poco difficile. Asasekiryu si inarca però all’improvviso e, spingendo la testa verso l’alto, costringe Kyokutenho in una posizione di equilibrio precario. Colto di sorpresa il M10 non riesce ad organizzare la difesa e deve subire lo yorikiri.

Va al russo Roho (4-7) la sfida tutta dell’ex-URSS con l’estone Baruto (4-7). Entrambi in doppia presa all’uscita dal tachi-ai, i due rikishi si studiano per un paio di secondi a centro dohyo e quindi Roho solleva di peso l’avversario, avanza la gamba destra e va all’uwatenage con una bella dimostrazione di forza fisica.

Kasugao (7-4) non riesce nel tentativo di infilare le proprie braccia sotto quelle di Tamakasuga (3-8) per andare in presa al mawashi. Il M11 koreano cambia allora tattica ed allunga gli arti superiori verso la parte alta del busto dell’avversario per tenerlo a distanza. I due rikishi si scambiano colpi a centro dohyo fino allo tsukiotoshi di Kasugao, che relega in make-koshi il M5 giapponese..

Wakanoho (7-4) cerca di innervosire Hokutoriki (6-5) che però effettua il tachi-ai con il busto alto ed entrambe le braccia protese verso il collo dell’avversario. Il M10 russo resta invischiato nelle mosse di sbarramento dell’avversario e, nella foga di andare alla presa, deve subire lo scarto all’indietro del M6 giapponese che, spingendolo, se lo lascia sfilare di lato (tsukiotoshi).

Takekaze (8-3) impatta e sbraccia con la destra per liberarsi dell’appoggio di Futeno (8-3). Il M12 perde l’equilibrio e finisce in terra trascinando nella caduta l’avversario che lo raggiunge nello score.

Tochiozan (6-5) va velocemente alla doppia presa (sinistra esterna) ed alla progressione che costringe Kakuryu (9-2) alla difesa sul bordo del dohyo. Il M8 mongolo fa perno sulla propria presa interna destra e prova l’uwatenage, che però non ha effetto. Un po’ stanchi, i due rikishi stazionano, in appoggio e recupero, a centro dohyo. La ripartenza decisiva è di Kakuryu che prima spinge verso l’esterno il M15 giapponese e porta uno spettacolare sotogake.

Kakizoe (2-9) si fionda addosso a Toyohibiki (4-7) che non si lascia sorprendere e si sposta leggermente di lato per negare il contatto e l’appoggio. Il piccolo M11, favorito dalle corte leve, riesce a mantenere l’equilibrio, si gira e sbilancia a sua volta Toyohibiki con una presa al collo. “Cocco di Marco” non perde però l’equilibrio, accorcia la distanza e, una volta messo nel mirino l’avversario, porta dei poderosi tsuppari che non lasciano scampo a Kakizoe.

Kokkai (6-4) si rialza molto velocemente, va immediatamente alla presa con la destra e costringe Iwakiyama (8-3) in prossimità del bordo occidentale del dohyo. Il M13 giapponese si oppone alla progressione dell’avversario e quindi scarta velocemente di lato senza lasciare la presa sul M9 georgiano. Chiusura con Kokkai disteso in terra ed Iwakiyama giù dal dohyo ma vincente dopo il conciliabolo degli shinpan chiamati al giudizio dal gyoji.

Koryu (5-6) porta un pregevole tsuppari in uscita dal tachi-ai e costringe alla distanza l’esperto Tosanoumi (3-8). Il M12 retrocede e toglie l’appoggio facendo sì che il J1 cada vittima della propria carica e finisca in terra (hatakikomi).

Il J2 Chiyohakuho (4-7) esce dal tachi-ai portando degli tsuppari che constringono Tamanoshima (2-9) a ripetuti spostamenti all’indietro. Il M13 tenta il contrattacco assestando a sua volta degli tsuppari ed andando in progressione. Conclusione con Tamanoshima e Chiyohakuho che finiscono entrambi in terra ed il J2 che ha il suo bel da fare, essendo rimasto imprigionato con le proprie spalle fra le braccia del M13, nell’evitare di poggiare la testa in terra prima dell’avversario.

Takamisakari (5-6) impatta di spalle, spinge con le braccia distese per scrollarsi di dosso Kasuganishiki (3-8) e quindi lo insegue sul dohyo per la presa al mawashi. Il J1 va a sua volta in presa e gli impone il sollevamento e lo scambio di posizione sul dohyo. Takamisakari si oppone e spinge l’avversario verso il bordo nord-orientale del dohyo, dove deve però subire nuovamente il contrattacco di Kasuganishiki (identico al precedente). Il M14 non si perde d’animo, fa leva sulla propria presa al mawashi per la progressione e chiude per yorikiri sul lato opposto.

Si fa molto intricata la situazione nel Juryo a causa della mancanza di un dominatore. Perdono, infatti, tutti i leader provvisori di ieri (l’ex-Makuuchi Kitazakura, Kitataiki e Hoshihikari) e, al termine della 11a giornata, ci ritroviamo con ben 6 rikishi in vetta alla classifica sul punteggio di 8-3. Il giapponese di Tokyo Kitataiki (J11) si lascia infatti battere e raggiungere nello scontro diretto dal mongolo della Kataonami Tamawashi (J13). Stessa sorte (sconfitta e condivisione del gradino sul podio) per il J5 mongolo Hoshihikari, che deve subire il kotenage del J3 della Onoe Sakaizawa. Giornata amara anche per “Bud Spencer” Kitazakura (J8), battuto dal J9 Shirononami (7-4). Approfitta delle battute d’arresto dei leader, per raggiungerli nel punteggio, anche il rookie georgiano Tochinonin (J12), che si impone sull’ex-Maegashira di Hiroshima Toyozakura.

Nota di servizio.
L’intento del vostro “cronista” è quello di fornire, per tutti coloro che non hanno modo di seguire le vicende della giornata in streaming, un commento, il più possibile immediato e con uno stile “identificabile”, a complemento dei risultati disponibili sul sito ufficiale del Kyokai.
Purtroppo questa precisa e personale scelta editoriale determina, alle volte, la presenza di alcune imprecisioni (specie nella descrizione dei bout, le cui registrazioni possono essere reperite in rete a distanza di sole poche ore) per le quali chiedo anticipatamente scusa a tutti i lettori assidui ed occasionali.