Decima giornata flash

Le aspettative del vostro cronista si concretizzano ed Ama e Wakanosato si ripetono nelle rispettive prestazioni di ieri. Hakuho dimostra di non essere Asashoryu e subisce il suo primo stop dovendo cedere il punto ad un astutissimo Ama, tatticamente e tecnicamente perfetto. Il Sekiwake imposta il bout in modo completamente differente rispetto a quanto aveva fatto ieri con Asashoryu e si impone velocemente sullo Yokozuna dell’est. L’Ama di queste ultime due giornate merita davvero i gradi di Ozeki.
Approfitta della battuta d’arresto di Hakuho, Asashoryu, che si impone su Wakanosato, abbastanza inconsistente, ed agguanta la vetta della classifica.
Vince ancora Kyokutenho che sale anche lui sul gradino dei primi e mantiene la sua candidatura allo yusho in attesa di avversari più consoni al suo valore (già domani dovrà vedersela con Asasekiryu).
Nuovamente vittoriosa la campagna di tutti gli Ozeki, evento non proprio consueto. Vince ancora Kotomitsuki che usa di nuovo la micidiale presa interna destra per avere la meglio su Roho. Davvero difficile spiegare come mai l’Ozeki abbia fatto ricorso al suo attacco principe solo a partire dagli ultimissimi incontri. Affermazione importante, in termini di score, anche per Kotooshu che spende probabilmente più energie nell’offrire l’acqua rituale a Kaio che a battere un inconsistente Asasekiryu. Vittoria anche per Kaio, che si impone sul Sekiwake Aminishiki.
In kachi-koshi, e ad una sola lunghezza dai primissimi, l’altro mongolo Kakuryu, che si aggiudica lo scontro diretto con Takekaze, ed il giapponese Futeno, unico rappresentante del Paese del Sol Levante in cima alla classifica.
Arriva già alla decima giornata il make-koshi di Dejima e primo gradino del Sanyaku nuovo di zecca al prossimo Haru per il concomitante ritiro di Kotoshogiku prima della ottava vittoria.

Va subito in presa con il braccio sinistro a cingere la spalla destra dell’avversario Asashoryu (9-1). Lo Yokozuna si appoggia su Wakanosato (3-7) e prova spingerlo rapidamente oltre il tawara. Il M4 si oppone e costringe lo Yokozuna allo scambio di posizione. Nonostante la troppa foga, Asashoryu dà continuità alla propria azione, non molla l’avversario e porta lo yorikiri.

Ama (6-4) conferma la bellissima prestazione di ieri e si libera, senza, apparentemente, neanche faticare troppo di Hakuho (9-1). Il Sekiwake effettua il tachi-ai con un leggero spostamento sulla propria destra e lascia intuire allo Yokozuna di essere in difficoltà indietreggiando leggermente. Hakuho cade nella trappola, va in spinta senza cercare la presa e deve subire il rapidissimo spostamento in rotazione di Ama che porta un perfetto kotenage (un po’ come aveva fatto Asashoryu con Dejima) restando in equilibrio sul bordo del tawara. Lo Yokozuna finisce a gambe levate fra il pubblico e si rialza a dir poco incredulo.

Kaio (7-3) si appoggia sul busto di Aminishiki (5-5) e lo spinge verso l’esterno. L’Ozeki incalza il Sekiwake ed alla fine riesce a mettergli la mano destra intorno al collo. La mossa è decisiva ed arriva lo yorikiri.

Davvero difficile interpretare la condotta di Asasekiryu (7-3). Il M4 mongolo non impatta al tachi-ai e si lascia spingere indietro da Kotooshu (7-3) che non deve far altro che abbassare il busto ed allungare le braccia in spinta sulle spalle dell’avversario per portare a casa la vittoria.

Ancora presa interna destra, al tachi-ai, per Kotomistuski (5-5), che dapprima si appoggia con tutto il peso su Roho (3-7), per costringerlo in prossimità del tawara, e quindi lo strattona violentemente accompagnando la mossa con un rapidissimo spostamento laterale. Il M5 russo si ritrova proiettato in avanti con l’avversario che lo spinge e deve uscire dal dohyo.

Tokitenku (5-5) si sposta all’indietro (henka?) ed afferra le spalle di Dejima (2-8) accompagnandolo nella sua caduta in terra. Make-koshi per il Komusubi giapponese che finirà ben lontano dal Sanyaku al prossimo Haru.

Va in presa interna destra e tenta un paio di volte l’uwatenage retrocedendo Toyonoshima (4-6). Kisenosato (7-3) utilizza la propria presa esterna ed una posizione di corpo relativa a dir poco impeccabile per rintuzzare i tentativi del M2 e quindi assestargli la spinta decisiva con la quale lo relega giù dal dohyo. Molto positiva oggi la prova del M1, cui difetta solo la continuità di rendimento.

Consueti tsuppari per Miyabiyama (4-6) che costringe Goeido (3-7) a spostarsi per il dohyo per non offrire un punto di riferimento al M2. L’ultimo spostamento fa sì che Miyabiyama vada a vuoto, perda l’equilibrio scivolando con entrambi i piedi, e finisca pesantemente in terra a cavallo del tawara.

Presa interna sinistra per Tochinonada (3-7), che lascia quella destra esterna a Baruto (4-6). I due rikishi escono dal tachi-ai con il busto alto ed in mutuo appoggio. E’ il M3 giapponese il primo a tentare la progressione che però gli consegna solo lo scambio di posizione. Baruto va in spinta e costringe all’indietreggiamento Tochinonada, che, arrivato quasi sul bordo del tawara, sfrutta la presa interna per portare uno spettacolare shitatehineri con il quale manda gambe all’aria l’estone. Baruto, dopo la giravolta in aria, ricade pesantemente sulle natiche fra gli ululati del pubblico.

Scarta di lato per evitare la carica dell’avversario al tachi-ai Kakizoe (2-8). Il piccolo M11 aggredisce Hokutoriki (5-5) con degli tsuppari un po’ scomposti ma sufficientemente veloci. Hokutoriki gira dapprima per il dohyo per evitare i colpi di Kakizoe e quindi allunga a sua volta le braccia verso la parte alta del busto dell’avversario che però si sposta di lato e lo costringe alla perdita di equilibrio (hikiotoshi).

Allunga a dismisura il braccio sinistro per arrivare alla presa Homasho (3-7). Toyohibiki (3-7) resta però lontano con il bacino e sfrutta a proprio vantaggio la mossa dell’avversario afferrandogli il braccio ed imponendogli lo sbilanciamento e la caduta (tsukiotoshi) con un poderoso strattone. Davvero confusa anche oggi la condotta di Homasho, di nuovo avviato verso un pesantissimo make-koshi.

Va a Kakuryu (8-2) lo scontro diretto con Takekaze (7-3). Il M8 mongolo va subito in presa al busto dell’avversario e lo spinge verso l’esterno. Takekaze non riesce ad arrestare la carica di Kauryu e deve subire lo yorikiri.

Tenta l’henka Kokkai (6-4) con un balzo all’indietro per lasciar sfilare Futeno (7-3). Il georgiano però non riesce ad appoggiarsi con tutto il peso sul dorso dell’avversario che frena e conserva l’equilibrio. I due rikishi vanno quindi all’appoggio in presa a centro dohyo ed è Kokkai il primo a tentare l’uwatenage al quale però Futeno si oppone e controbatte con una progressione che gli consegna lo yorikiri fra l’entusiamo del pubblico che aveva poco apprezzato il tentativo iniziale del M9 georgiano.

Tachi-ai con schiaffettino per Kyokutenho (9-1) che guadagna subito il fianco destro di Tochiozan e lo spinge diagonalmente verso l’esterno. Il M15 riesce a divincolarsi e contrasta la carica del mongolo imponendogli la propria progressione. Kyokutenho retrocede e tenta l’uwatenage, ma Tochiozan riesce a conservare l’equilibrio e va di nuovo all’attacco in progressione. Questa volta Kyokutenho retrocede e lascia scartare di lato l’avversario per l’hikiotoshi.

Ad un solo punto dal kachi-koshi anche Wakanoho (7-3) che si impone per uwatenage su Kahio (5-5).

Si arresta (forse) definitivamente la marcia di Ichihara (5-5), oggi sconfitto dal più esperto Kasugao (6-4). Il M16 che aveva messo insieme uno score da primato nella prima settimana può ora solo concentrarsi sul raggiungimento di un kachi-koshi ancora alla sua portata.

Iwakiyama (7-3) si aggiudica il confronto con l’altro peso massimo Tosanoumi (2-8) e lo costringe al make-koshi. Tachi-ai di potenza con le braccia in avanti per Flat Face che ricaccia indietro Tosanoumi. Il M12 reagisce, non concede la presa e spinge a sua volta indietro l’avversario allungando le braccia. I due rikishi accorciano la distanza, rifiatano per qualche istante a centro dohyo ed è Iwakiyama a ripartire in presa e a portare lo yorikiri.

Si scaglia sull’avversario il J4 Kotokasuga (6-4), chiamato a riempire il buco lasciato dall’abbandono del Komusubi Kotoshogiku, e va in progressione. Tamanoshima (2-8) non riesce a d opporsi alla carica e deve subire in una sola volta yorikiri e make-koshi.

La regia dopo aver a lungo indugiato sul tabellone degli incontri ci regala l’incedere imperioso di Takamisakari (4-6), che entra, a testa ben alta, nell’arena da est. Lo yobidashi “canta” il nome del M14 giapponese ed il pubblico si entusiasma. L’entusiasmo cresce aconra durante lo svolgimento del bout. Takamisakari, al tachi-ai, fallisce la presa ed è costretto a sbracciare per cercare di entrare nella difesa di Yoshikaze (4-6). Dopo qualche tentativo il M14 riesce ad accorciare la distanza ma deve al contempo concedere la presa al mawashi e subire la progressione del M15 che lo spinge verso il perimetro occidentale del dohyo. Takamisakari si pianta in terra, solleva Yoshikaze e, ruotandolo, riguadagna una posizione di appoggio. Il M15 però non molla la presa centrale al mawashi dell’avversario e lo spinge questa volta verso il bordo sud del dohyo dove Takamisakari tenta l’utchari, ma l’equilibrio non è sufficiente e deve arrendersi allo yoritaoshi.

Nel Juryo la decima giornata, caratterizzata da più di uno scontro diretto, ci consegna un vertice della classifica quanto mai affollato con ben 6 rikishi nello spazio di una sola vittoria. “Bud Spencer” Kitazakura (8-2) si aggiudica per yorikiri il proprio scontro diretto con il rookie Tamawashi (7-3), mentre va a Hoshikari (8-2), capace di portare l’uwatenage, quello con l’ex-leader solitario Kitataiki (8-2). Approfittano della sconfitta del J11 della Kitanoumi, per circoscrivere ad un solo punto il proprio ritardo, Sakaizawa (7-3) ed il debuttante J12 georgiano Tochinoshin (7-3).