Strepitoso Asashoryu nel bout più bello di tutto il basho. Kotomitsuki si dimostra Ozeki vero ed impegna allo spasimo lo Yokozuna rischiando anche di vincere. La difesa al tawara di Asashoryu è di quelle da cineteca, così come la chiusura in proiezione. Vince anche Hakuho, con Kaio, e tiene il passo di Asashoryu.
Tutti sconfitti gli Ozeki e sorti alterne per i Sekiwake, con Ama in kachi-koshi ed Aminishiki in make-koshi. Il Komusubi Kotoshogiku vince e strappa probabilmente qualcosa in più della riconferma nel Sanyaku (quasi certa per lui la promozione a Sekiwake a compensare la retrocessione di Aminishiki, a meno di una retrocessione di Kotooshu).
Ancora una vittoria per un Kakuryu sempre più calato nel ruolo di terzo incomodo. Alla sua portata anche il bout di domani con Kotooshu, sicuramente il meno ostico degli Ozeki. A corollario va detto che il M8 mongolo al 99% non vedrà nessuno dei 2 Yokozuna da qui alla fine del basho.
Vincono, e vanno in doppia cifra, anche Takekaze, con un inguardabile Kotooshu, e Kyokutenho, opposto in un bout molto piacevole a Kisenosato.
Lo streaming mi ha tradito e quindi posso solo registrare la vittoria per yorikiri di Hakuho (12-1) nei confronti di Kaio (8-5). Unica nota che sono riuscito a cogliere uno Yokozuna decisamente ansimante al termine del bout, il che mi lascia supporre un bout meno facile del previsto.
Fantastico! Credo non ci sia altro termine per descrivere il confronto fra Asashoryu (12-1) e Kotomitsuki (7-6). L’impatto al tachi-ai è devastante ed i due rikishi vanno entrambi alla presa (sinistra esterna per lo Yokozuna). La progressione dell’Ozeki è potentissima ed Asashoryu è spinto fin sul bordo del tawara, ove è costretto a piantarsi con i talloni e a spingere su entrambe le gambe per ricacciare indietro Kotomitsuki. Impressionante la potenza dello Yokozuna, che con questa sola mossa riguadagna il centro dohyo. E’ la volta di Asashoryu di passare all’attacco. Il tentativo di uwatenage sembra di quelli buoni (lo Yokozuna avanza la gamba e l’Ozeki è sollevato da terra) ma Kotomitsuki non solo si oppone ma anzi passa la contrattacco sollevando da terra lo Yokozuna ed imponendogli lo scambio della posizione. I due rikishi, per l’inerzia dell’attacco-difesa finiscono entrambi sul bordo nord-occidentale del dohyo dove Asashoryu porta la mossa decisiva, imponendo all’avversario la proiezione (shitatenage) ed accompagnandola con un tuffo in aria per evitare che l’Ozeki, trascinandolo nella propria caduta, lo costringa a toccare terra troppo anticipatamente.
Suicida la condotta di Kotooshu (7-6). L’Ozeki kabodan si getta scompostamente in avanti e Takekaze (10-3) non deve far altro che guardarlo poggiare le mani in terra e finire giù dal dohyo (hikiotoshi). Davvero incommentabile l’approccio al bout del bulgaro.
Tachi-ai al rallentatore fra Aminishiki (5-8) e Toyonoshima (5-8). Dopo la prima incornata i due sekitori si scambiano alcuni colpi di braccia ed è il M2 il più lesto a togliere l’appoggio con uno spostamento laterale. Aminishiki esce dal dohyo e va in make-koshi.
Ama (8-5) raggiunge il kachi-koshi al termine di un bout davvero spettacolare. Guadagnato velocemente il lato destro di Miyabiyama (5-8), dopo aver impattato con la spalla sinistra al tachi-ai, il Sekiwake mongolo spinge verso l’esterno il M2. La presa con la destra al mawashi è fulminea così come lo strattone, accompagnato dalla mano sinistra che va dietro la nuca dell’avversario, con il quale Ama costringe lo Sceriffo alla piroetta. Miyabiyama resta in piedi ma si ritrova con Ama alle spalle. Il Sekiwake mongolo non deve far altro che cingere l’avversario alla vita con entrambe le braccia ed accompagnarlo fuori dal dohyo.
Kotoshogiku (8-3-2), salito sul dohyo con un’enorme fasciatura al ginocchio destro, si scaglia su Goeido (5-8) con le braccia allungate in avanti ad altezza petto per costringere all’indietro l’avversario. Riusciuto nel suo intento, il Komusubi si fa subito sotto, coglie il M3 in equilibrio precario e lo costringe al tawara dove usa la differenza di stazza per il sukuinage. Kachi-koshi per Kotoshigiku e make-koshi per Goeido.
Dejima (2-11) si allunga bene in appoggio su Wakanosato (5-8), che non riesce ad inclinarsi di busto. Il Komusubi spinge con tutto il corpo ed il braccio destro in appoggio sulla spalla del M4, che è costretto in difesa. Riuscito ad afferrare il mawashi dell’avversario, Wakanosato lo solleva e lo porta di peso al tawara, dove poi si esibisce in uno spettacolare e poderso shitatenage che manda Dejima gambe all’aria.
Tachi-ai con le braccia ed il busto alto per Kisenosato (8-5) e Kyokutenho (10-3). Gli tsuppari del M1 giapponese sono più potenti e Tokitenku è costretto quasi al tawara, dove riesce, però, ad andare in presa. I due rikishi piroettano a lungo per il dohyo in doppia presa interna-esterna imponendosi a vicenda ripetuti sbilanciamenti. Il bout si fa molto piacevole e l’inerzia si sposta lentamente a favore del mongolo, che riesce quasi a sollevare il giapponese. Kisenosato resiste a centro dohyo ma, portato in prossimità del tawara, è costretto a mettere il piede sinistro fuori (yorikiri).
Kakuryu (11-2) è costretto a subire gli tsuppari potenti e veloci di Tokitenku (6-7) al tachi-ai. Il M8 sembra in netta difficoltà e le braccia si allungano, durante l’indietreggiamento, alla ricerca di una presa al mawashi che tarda a venire. Bloccata la progressione del M1, Kakuryu guadagna una posizione sul dohyo più favorevole e costringe l’avversario, che nel frattempo ha afferrato al mawashi, spalle al tawara. Il M8 spinge bene con le gambe e le spalle sotto la linea di quelle di Tokitenku che deve cedere allo yorikiri.
Wakakirin (4-9) allunga le braccia verso il busto di Tochinonada (5-8) e lo scosta da sè. Il M9 si fa subito sotto, accorcia la distanza e, con una spinta portata con il braccio destro, si sbarazza del M3 costringendolo al make-koshi.
Asasekiryu (9-4) impatta con la spalla destra e si sposta immediatamente sulla propria sinistra portando la presa, tipica del tottari, al braccio destro di Futeno (8-5). Il M12 giapponese resta in piedi ma si ritrova con il busto proteso in avanti e molto staccato da Asasekiryu, che lo tira per il braccio e lo constringe alla caduta in avanti (hikiotoshi).
Roho (6-7) tenta ancora un henka, ma il balzo all’indietro non è sufficiente ad evitare Tosanoumi (3-10), che lo incorna a mezz’aria, ma senza la necessaria potenza. Fallita la conclusione immediata, il M5 russo è costretto a combattere e si esibisce in una buona serie di tsuppari in avanzamento con i quali dapprima sbilancia ripetutamente e quindi costringe all’uscita dal dohyo l’avversario. Patetico ancora una volta l’approccio al bout di Roho, che quando invece decide di metterla sul confronto può senz’altro dire la sua.
Caotica la condotta di Takamisakari (7-6) che alla fine trova lo spiraglio giusto per l’oshidashi. Il M14 manca il contatto con Tamakasuga (3-10) al tachi-ai (condotto in stile “gallina†con la testa alta, il bacino basso, le gambe piegate e le braccia conserti) ed è costretto a lavorare di braccia e gambe nel tentativo di accorciare la distanza. I due rikishi si scambiano parecchi colpi di braccia, subiscono più di uno sbilanciamento e sono costretti ad un lungo e ripetuto girovagare per il dohyo, fino alla spinta finale di Takamisakari.
Kakizoe (4-9) lascia opportunamente Baruto (5-8) con il busto alto e punta la testa sotto il mento dell’estone per impedirgli di piegarsi e trovare il mawashi. Il M6 estone prova ripetutamente ad andare in presa e Kakizoe sfrutta uno dei movimenti dell’avversario per sgusciare via indietreggiando, sottraendogli così l’appoggio e portando l’hikiotoshi. Make-koshi per Baruto, una delle delusioni più grandi di questo Hatsu 2007.
Nuova sconfitta per Homasho (3-10), ormai in caduta libera. A Yoshikaze (7-6) il quasi spareggio per il kachi-koshi con Hokutoriki (6-7).
Toyohibiki (4-9) carica al tachi-ai e rifila una testata al petto di Ichihara (7-6). “Cocco di Marco†lavora di braccia e guadagna la presa in gancio sul braccio sinistro, appena sotto la spalla, del debuttante M16. Toyohibiki si sposta lateralmente e costringe Ichihara spalle al tawara sul alto ovest. Durante il movimento Toyobihiki perde l’equilibrio per l’indietreggiamento di Ichihara, bravo a restare in equilibrio sul bordo del tawara per neutralizzare il tuffo del M16 (hatakikomi).
Wakanoho (8-5) manca la presa con la sinistra al mawashi e deve subire prima lo tsuppari e quindi la presa alta di Kokkai (8-5). Il M9 georgiano, imprigionato l’avversario, non lo molla più fino allo yorikiri. Kachi-koshi, meritato, per Kokkai, che molto probabilmente scalerà qualche posizione nel banzuke di marzo.
Kasugao (8-5) si getta su Kahio (7-6) in modo, a dir poco, sprovveduto, oltre che telefonato, perdendo anche l’appoggio sinistro. Il M16 giapponese non deve far altro che “abbracciareâ€, prendendolo amorevolmente per le spalle, l’avversario e lasciarlo finire in terra (sukuinage).
Iwakiyama (8-5) non riesce a portare gli tsuppari di sbarramento. Tochiozan (7-6) accorcia la distanza va in presa al busto dell’avversario e lo costringe a subire lo yorikiri.
Terminiamo, come al solito, con le vicende del Juryo. Il debuttante J12 georgiano Tochinoshin (10-3) non accenna a rallentare la sua corsa e, grazie allo yorikiri sul J4 di Fukuoka Kotokasuga (7-6), guida in solitudine la classifica. Sakaizawa (9-4) batte, infatti, e raggiunge sul secondo gradino del podio, l’altro leader di ieri Kitazakura (9-4), nell’unica sfida di vertice tutta nipponica. Sul secondo gradino del podio si issano anche due rappresentanti della Mongolia: Tamawashi (9-4), capace di aggiudicarsi il confronto con il connazionale Hoshihikari (8-5), ed Hakuba (9-4), che impone un nuovo stop a Kitataiki (8-5), a lungo con i primissimi ma un po’ spento dopo la conquista del kachi-koshi.