Nakabi flash

Il Nakabi si apre con la notizia del ritiro di Chiyotaikai. L’Ozeki decide di evitare, almeno formalmente, l’onta del “cappotto” e, dopo essersi presentato a questo Aki in forma a dir poco approssimativa, evita il kachi-koshi sul dohyo.
Il bilancio della prima parte di basho è negativo non solo per il “Moulinex” della Kokonoe. Anche Kaio, Kotomitsuki e Kotooshu annaspano infatti ben lontani dal vertice della classifica, avendo accumulato già almeno 3 sconfitte a testa (Kotomitsuki quello con lo score più negativo).
Le cose non vanno meglio neanche per i due Sekiwake Ama (vittorioso) ed Aminishiki (sconfitto) anch’essi già con ben tre “stop” in soli otto incontri.
Lo yusho sembra pertanto sempre più faccenda privata fra i due Yokozuna. Devastante anche oggi per potenza e presenza, non solo fisica, sul dohyo Hakuho, che non dà scampo a Kotoshogiku. Molto sofferta invece l’affermazione di Asashoryu che rischia di subire l’uwatenage da Tochinonada, dopo averlo in precedenza a sua volta fallito e viene a capo del bout solo quando decide di mettere un freno alla foga con la quale aveva iniziato il bout.
Forse nel tentativo di dimostrare la propria superiorità, messa in discussione dalla sconfitta alla seconda giornata e dalle prove intimidatorie di Hakuho, Asashoryu sta continuando nell’approccio fin troppo “esagitato” ai match, cosa che sicuramente non può che arrecargli potenziali danni e problemi.
Possibili, ma improbabili, outsider il Komosubi Kotoshogiku ed alcuni Maegashira della parte meno nobile del Makuuchi, fra i quali spicca, con una sola sconfitta, l’esperto Kyokutenho.
Bocciate già al Nakabi anche tutte le promesse di questo e dei più recenti basho con Goeido, Homasho e Toyohibiki, impegnati solo ormai nel raggiungimento di un improbabile kachi-koshi.

Tocca ad Asashoryu (imperioso nella condotta di ieri con Dejima: arretramento in controllo con mano saldamente sul mawashi, movimento di spalla e solo aria per l’appoggio del Komusubi) l’onore di chiudere il Nakabi. Il bout è spettacolare e ci consegna uno Yokozuna dell’ovest alla fine vittorioso, ma solo dopo aver davvero rischiato con un solido Tochinonada (2-6). Asashoryu (7-1) allunga entrambe le braccia verso il collo dell’avversario in uscita dal tachi-ai e quindi va in presa con il busto molto basso e la destra saldamente ancorata al mawashi dell’avversario. Primo tentativo di uwatenage, al quale però Tochinonada sopravvive. I due rikishi devono pertanto ricomciare tutto daccapo ed è questa volta il M2 a tentare l’uwatenage sollevando da terra lo Yokozuna che si ritrova ad 1 mm dalla sconfitta. Asashoryu fa come l’avversario e riguadagna equilibrio e posizione appoggiandosi con la spalla sinistra su Tochinonada. Finalmente lo Yokozuna si ricorda di essere il più forte, prende tempo, assesta la presa e questa volta chiude in bello stile. Non soddisfatta (ovviamente) l’espressione di Asashoryu al momento di lasciare il dohyo.

Il bout più atteso è sicuramente quello che vede confrontarsi Hakuho (8-0) e Kotoshogiku (6-2), con lo Yokozuna dell’est ieri rimasto fin troppo a lungo sul dohyo con un disorientato Miyabiyama (mai capace di mettere veramente in difficoltà Hakuho ma solo di sopravvivere, in equilibrio continuamente precario, agli tsuppari dello Yokozuna che alla fine si decideva ad andare in presa interna sinistra e a portare l’uwatenage), ed il Komusubi, invece, autore di una pregevole partenza in progressione con la quale ribaltava rapidamente all’indietro Toyonoshima (rendendogli impossibile andare oltre la difesa per un paio di secondi sul bordo del tawara).
Davvero intimidatorio l’atteggiamento di Hakuho che costringe Kotoshogiku a rialzarsi. La tensione è percepibile anche a migliaia di km di distanza. Lo Yokozuna assesta uno schiaffettino con la destra e mette subito pressione al Komusubi, che è costretto ad indietreggiare, spostarsi sulla propria destra e tentare qualche tsuppari di sbarramento. Lo spostamento laterale è però fatale a Kotoshogiku che perde l’appoggio con il piede destro e finisce in spaccata in terra. Si rialza senza problemi Hakuho, franato addosso all’avversario, e vistosamente dolorante il Komusubi giapponese (distorsione?).

Scontro molto interessante, soprattutto per valutare la continuità del M1 giapponese, quello fra Kisenosato e Kotooshu. Molto diverse per esito e condotta le prove di ieri per i due sekitori, con Kisenosato eccezionale nel controllo del proprio corpo in caduta libera, dopo un bout tutto in difesa, a dir poco disperata, quando gà al primo tentativo era riuscito a prevalere su Goeido (costretto a poggiare l’avambraccio sinistro oltre il tawara ben prima delle natiche del M1) e poi irruente nella ripetizione, e l’Ozeki bulgaro incapace di abbassarsi al tachi-ai e quindi di evitare la testata in pieno petto di Aminishiki e la conseguente resa senza colpo ferire.
Consistente il tachi-ai di Kotooshu che allunga le braccia per la presa e porta indietro il bacino per guadagnare equilibrio e tenere lontano dal proprio mawashi Kisenosato. L’Ozeki va in progressione e constringe il M1 ad indietreggiare. Kisenosato arrivato sul bordo del tawara, fa leva sulla propria presa ed avanza la gamba sinistra per imporre la rotazione e lo scambio di posizione a Kotooshu, che però non si lascia sorprendere. L’Ozeki bulgaro anzi costringe il M1 giapponese sul bordo del tawara, da dove Kisenosato tenta di svicolare con uno scarto sulla propria destra. Kotooshu non molla la presa e si appoggia con tutto il proprio peso sull’avversario planando con lui giù dal dohyo (improbabile lo yorikiri assegnato dal gyoji).

Seconda spunta nelle caselline delle vittorie per Goeido (2-6), che trae vantaggio dal ritiro di Chiyotaikai (0-7-8).

La sfida fra gli Ozeki Kaio (5-3), ieri molto compatto e concreto con Tochinonada, e Kotomitsuki (3-5), maltrattato invece da Ama nel confronto della 7a giornata, vede prevalere il Decano. Va subito in presa con la destra esterna Kaio (5-3) che si appoggia di spalla su Kotomitsuki (3-5) e quindi lo costringe a subire la propria progressione fino allo yorikiri. Quasi nulla la resistenza di Kotomitsuki che dimostra di aver mollato non solo fisicamente ma molto probabilmente anche mentalmente.

Schiaffettino con la sinistra e velocissimo scarto laterale per Ama (5-3) che impiega solo qualche frazione di secondo per girare attorno allo statico Dejima (2-6). La conclusione del tachi-ai ci consegna i due sekitori a centro dohyo con il Sekiwake in presa dietro al Komusubi che non può far altro che sfruttare la differenza di peso per opporsi alla spinta dell’avversario. Ama è paziente, si appoggia con tutto il corpo alla schiena di Dejima, assesta la doppia presa interna al mawashi, si sposta leggermente sulla propria sinistra e compie il movimento necessario per l’okuritaoshi, stando ben attento a ritrarre la propria mano sinistra così da non toccare terra prima del Komusubi.
Ripete pertanto la bella prestazione di ieri (braccio sinistro allungato sotto il collo di Kotomitsuki, avanzata in progressione, mano sul mawashi in corrispondenza del nodo posteriore, strattone per imporre la rotazione con mano destra che va a cingere il collo dell’Ozeki, e quindi, senza mai mollare la presa, yorikiri conclusivo) il Sekiwake mongolo.

Soprendente, ma in negativo, la prova di Aminishiki (5-3). Il Sekiwake sbaglia completamente il tachi-ai, effettuato con le spalle e la testa troppo troppo inarcate verso il basso, e a Miyabiyama (3-5) non resta altro da fare che spostarsi leggermente e lasciar finire l’avversario in terra.

Confronto di prese alte al busto nella fase iniziale del bout per Wakanosato (3-5) e Tokitenku (3-5). I due sekitori non riuscendo nella conclusione di potenza nonostante i ripetuti tentativi ed il perigrinare sul dohyo decidono per una pausa di studio in mutuo appoggio. Leggero vantaggio per Wakanosato in presa interna sinistra, subito controvertito da Tokitenku grazie ad un rapido movimento con il quale infila il proprio braccio destro all’interno di quello sinistro dell’avversario. Progressione in spinta del M1 mongolo e resa del M4 giapponese.

Nuova sconfitta per Toynoshima (3-5) che mette insieme uno score che non rende giustizia alle belle prove offerte al cospetto del Sanyaku (ad eccezione del confronto piuttosto anonimo di ieri con Kotoshogiku). Nel bout odierno il M2 si lascia sorprendere al tachi-ai da Asasekiryu (6-2) che porta un rapidissimo kotenage finendo in terra insieme al proprio avversario.

Braccia in appoggio sulle spalle e tsuppari la ricetta di Hokutoriki (4-4) per avere la meglio su Tamakasuga (3-5), che per effetto dell’oshidashi finisce a gambe levate fra il pubblico.

Si lascia afferrare in uscita dal tachi-ai Toyohibiki (2-6), che così facendo non riesce a sfruttare l’inerzia della propria carica. Roho (3-5), in doppia prese, avanza la spalla destra e spinge verso l’esterno il M8 giapponese. Toyohibiki prova a non farsi sollevare inarcando la schiena, ma Roho è sufficientemente potente ed alto per riuscire nell’impresa e gettare in malo modo Toyohibiki oltre il tawara (yoritaoshi).

Si libera con disinvoltura di un altro peso massimo Kokkai (6-2) (ieri vittorioso su Toyohibiki grazie ad una bella progressione con le braccia in appoggio sotto il collo dell’avversario fin dal tachi-ai). Il M9 georgiano chiude nella morsa delle proprie braccia la parte alta del tronco di Baruto (4-4), che nonostante i ripetuti tentativi e le lunghe leve non riesce ad afferrare il mawashi dell’avversario. Kokkai va in progressione con una serie di balzi e spinte di stomaco con le quali costringe il M6 estone al tawara e quindi a subire lo yorikiri.

Tachi-ai con il busto molto basso e le lunghe braccia protese in avanti per Homasho (3-5), che però non riesce ad afferrare il mawashi dell’avversario. Wakanoho (5-3) fa un balzettino indietro ed appoggia le mani sul dorso dell’avversario. Un paio di colpi ben assestati ed il M7, sbilanciato dalla mancata presa, finisce in terra (hatakikomi).

Non regge il passo dei primissimi Takekaze (6-2) oggi sconfitto da Kasugao (5-3).In uscita dal tachi-ai “Jabba” riesce nella presa alla spalla sinistra del Koreano e si porta in una vantaggiosa posizione laterale. Kasugao reagisce, si gira velocemente e con uno spintone allontana da sè Takekaze. I due sekitori si scagliano uno sull’altro per riguadagnare il contatto e la mossa è favorevole al M11 che riesce nella presa e nella progressione con la quale costringe l’avversario fra il pubblico.

Va a Kakuryu (6-2) il confronto con Iwakiyama (5-3). I due riskishi escono entrambi dal tachi-ai scambiandosi degli tsuppari al busto, ma è il mongolo il primo a scartare e a guadagnare una posizione laterale. Flat Face non riesce ad organizzare una difesa efficace e si lascia sconfiggere al primo spostamento sul dohyo (tsukidashi).

Fa il Chioyotaikai Wakakirin (2-6) che esce dal tachi-ai con il busto ben alto e mulinando le braccia in bello stile e velocità. Kakizoe (1-7) non riesce a far altro che indietreggiare ed arrendersi velocemente allo tsukidashi.

Si sposta sulla propria sinistra Ichihara (5-3) per non lasciare il contatto a Kyokutenho (7-1), che però non si lascia sorprendere e resta attaccato all’avversario grazie alla presa con la destra (percependo la mossa del giapponese, il mongolo aveva opportunamente allargato molto il raggio d’azione del braccio). Il M10 è sicuramente più dinamico del rookie giapponese e guadagna rapidamente la posizione frontale e la doppia presa. La vittoria arriva grazie ad una progressione che non lascia ad Ichihara la possibilità di guadagnare una posizione di equilibrio statico.

Sbraccia in uscita dal tachi-ai e così facendo si libera del contatto dell’avversario Tochiozan (5-3). Il vecchio Tosanoumi (1-7) non riesce a guadagnare una posizione di stabilità e deve arrendersi all’oshidashi che lo porta sull’orlo del make-koshi.

Si porta sul 6-2 Futeno afferrando subito con entrambe le mani in presa esterna il mawashi di Yoshikaze (3-5) che non riesce ad evitare lo yorikiri.

Esce bene in presa al braccio sinistro di Kahio (5-3) Tamanoshima (2-6), che però non riesce a portare il kotenage nonostante il buon movimento di anca. Il M16 riguadagna una posizione frontale, assesta la presa e porta lo yorikiri.

Non ripete la bella prova di ieri (presa e sollevamento di Wakanoho portato fin sul bordo del tawara per D3BO che poi, a sua volta sollevato di peso, neutralizzava il tentativo di utchari spingendo bene con le braccia sul petto dell’avversario per lo yoritaoshi) Takamisakari (3-5). Il M14 accetta la schermaglia di prese prima al mawashi e poi alle braccia a centro dohyo con il J2 Chiyohakuho (3-5) e si lascia alla fine spingere oltre il tawara.