Quello che nessuno si aspettava è accaduto oggi a Nagoya: Asashoryu seguita a perdere e non trova più il giusto passo. Aminishiki lo batte di nuovo, ma si è trattato di un suicidio tattico dello Yokozuna, molle al tachi-ai e fuori orientamento sul dohyo, tanto da commettere un’ingenuità da principiante e mettere il piede destro oltre il tawara senza che Aminishiki fosse risultato troppo aggressivo.
Un match confusionario che Asashoryu non ha voluto combattere come avrebbe potuto e dovuto. Aminishiki si barrica in difesa e raccoglie di nuovo il premio delle sua esperienza, elemento da non disprezzare. Il gancio con la gamba allo Yokozuna è una sua classica tecnica di resistenza.
Hakuho vince un match difficile contro Tokitenku. L’inizio è davvero originale: i due si respingono così violentemente da ritrovarsi lontanissimi ed un pò spaesati, specialmente Hakuho, il quale cerca immediatamente di forzare i tempi, ma Tokitenku imbastisce una buona difesa, tanto da mantenere lo Yokozuna in pericolo di stabilità. Scampato il pericolo, Hakuho prende il sopravvento e si porta con tutto il peso sul mawashi dell’avversario, costringendolo alla resa.
Il vecchio leone Kaio batte Kotoshogiku senza spendere molte energie e con pochi gesti sapienti, così da tenersi alla larga da qualsiasi minaccia.
Chiyotaikai batte Asasekiryu con una partenza leggermente anticipata e che a me è sembrata un matta. Però il bout è andato avanti e l’Ozeki ha sferrato i primi tsuppari vincenti di luglio.
Kotooshu perde da un ottimo Dejima dopo un mono-ii perfettamente inutile. Mini-henka verso sistra dell’Ozeki bulgaro, come di solito, ma Dejima non abbocca e gli prende il mawashi. I due si agganciano e Dejima inizia a spingere molto forte verso il lato da dove era partito, inclinando Kotoshu e sè stesso verso terra. Kotooshu è fuori da ogni possibilità di reazione e può solo cercare di toccare per ultimo, operazione che non gli riesce. Come detto, mono-ii superfluo e vittoria di Dejima, visibile ampiamente ad occhio nudo.
Vivacissimo il match tra Kotomitsuki e Wakanosato, con toni da kettei-sen. I due danno tutto ciò che possono, con Kotomitsuki che regge bene l’attacco dell’ex-Sekiwake ed alla sua successiva presa al mawashi, rispondendo con grande vigore alle pressioni dell’avversario.
Match anche molto veloce, a dispetto della mole dei contendenti. Vittoria meritata ed ovazione per Kotomitsuki.
Buono, anche se condizionato da qualche errore, il confronto tra Ama e Takekaze: una scorribanda tra il dohyo ed il tawara iniziata da Ama, proseguita da Takekaze e conclusa dal mongolo con classe ed astuzia.
Il primo attacco è di Ama, con Takekaze in difficoltà e costretto a retrocedere di qualche centimetro. Poi il giapponese trova una breccia nella difesa del mongolo e lo fa quasi volare a terra, anche a causa di un movimento poco cauto del Sekiwake, il quale torna in equilibrio agganciando Takekaze con la gamba e facendosi reggere in piedi dal peso dell’avversario. L’epilogo è un classico di casi del genere, con il rikishi meno indicato, in questo caso Ama, pronto a sfruttare la foga dell’avversario ed a scansarsi in tempo dal tawara con il movimento da ballerino e favorire l’uscita dell’attaccante.
Non c’è match tra Roho e Takamisakari: il russo è troppo consistente ed attento per dare una possibilità al jolly giapponese. Un primo strattone, un secondo e Takamisakari è fuori dal dohyo, forse senza accorgersene.
Toyonoshima accetta il mini-tsuppari di Miyabiyama e ci mostra cosa può fare senza penalizzazioni fisiche. Miyabiyama non oppone una resistenza sconfinata, se vogliamo dirla tutta, ma Toyonoshima è bravo e concreto.
Homasho ha tanta energia in corpo da afferrare le braccia di Tamanoshima e portarlo fuori con estrema naturalezza.
Kisenosato perde da Tochiozan quasi con rassegnazione.
Kakuryu batte Futeno al termine di un bel confronto.
Kokkai mostra qualche cenno di vita e batte Kasugao con un buon atteggiamento offensivo ed una spinta quasi ordinata.
Attendevo il ritorno di Baruto con ardente curiosità, ma sono rimasto molto deluso. Tosanoumi ha grande mestiere ed intelligenza tattica, qualità che gli sono valse la sopravvivenza nel sumo. Il giapponese aggredisce Baruto con uno scatto fulmineo e lo costringe ad una difesa scomposta quanto difficile. Al primo cenno di recupero da parte di Baruto, Tosanoumi replica con una forte spinta che fa crollare all’indietro l’estone come troppo spesso gli capita.
Esordio favorevole a Toyohibiki, cocco di Marco; batte Kaiho con facilità.
La struttura fisica di questo rikishi ricorda Kisenosato.