Sesta giornata

Non ho il potere divinatorio, ve lo giuro, ma questa mattina ho sentito un avvertimento che ho trasmesso a Marco. C’era qualcosa che mi portava a credere nella possibilità di risultati fuori dall’ordinario. Poi ho visto perdere tutti gli Ozeki ed ho pensato che potesse bastare, ma mi sbagliavo: Kisenosato ha freddato lo Yokozuna, ineccepibile epilogo di un match tenuto in pugno senza timori. Risultato: Ama conduce la classifica con 6-0 e tutti i meriti possibili, Asashoryu trova la sua giornata storta ed un bravissimo avversario, Hakuho comprende quanto Aminishiki sia pericoloso, Kotooshu soggiace alla legge dei grandi numeri e cede a Dejima, Miyabiyama avvicina il ritiro di Kaio, Chiyotaikai neanche parte contro il roccioso Kotomitsuki e Baruto stoppa la flebile ripresa di Tochiazuma. Tutto questo significa che abbiamo davanti a noi nove giornate da brivido che, speriamo, si accompagnino al buon sumo visto oggi; la pausa collettiva dei rikishi di alta classifica è un passaggio inconsueto che abbassa improvvisamente l’argine della quota -yusho, a meno che Ama…

E’ spesso difficile leggere una sconfitta dello Yokozuna, perchè capita che non si riesca a decifrare i suoi demeriti in relazione alle qualità dell’avversario. Non è questo il caso. Kisenosato ha la piena titolarità dell’impresa e dell’ondata di cuscini che ha fatto seguito alla sua vittoria. Ha battuto Asashoryu senza ombre, tenendo il ritmo che di solito è congeniale allo sconfitto. Un tachi-ai poco energico ha portato lo Yokozuna a subire l’iniziativa del Komusubi, il quale non si è accontentato di rimanere sul dohyo più dei suoi predecessori ed ha preso ad infastidire Asashoryu con un “mordi e fuggi” che ha reso palese l’incapacità di quest’ultimo di capire cosa fare per evitare il primo ko del Torneo. Kisenosato non si è mai tolto dal centro del dohyo ed ha fatto capitolare Asashoryu con l’autorità di un veterano. Me lo sentivo, vi ripeto, perchè conosco Asashoryu e lo studio da anni. Quando non viene impegnato per troppo tempo al massimo del rendimento, lo Yokozuna perde la concentrazione ed incappa in sconfitte (quasi) imprevedibili. La sagacia tattica e le doti tecniche di Kisenosato non hanno avuto la giusta attenzione da parte del Grande Mago Mongolo, vinto da un eccesso di sicurezza e da un grande avversario che gli ha fatto pelo & contropelo.

Proviamo, per una volta, a fare un’analisi corale dell’incontro: smettete di leggere ed andate a rivedere il video su Banzuke.com. Avete notato la diversa partenza al tachi-ai? Kisenosato è in posizione e pronto a scattare, Asashoryu traccheggia in preparativi finalizzati ad innervosire l’avversario e non prende il tempo dell’avvio. A questo punto Kisenosato è già in vantaggio e comincia a dettare le sue condizioni, rapido e scattante come ci si aspetterebbe dallo Yokozuna, il quale perde i riferimenti ed il grip al mawashi. Kisenosato comprende che le cose stanno volgendo in suo favore ed insiste nel togliere ogni possibile ritorno ad Asashoryu, tenendo salda la presa esterna destra e quella sinistra interna. Ora Asashoryu fatica a tenere i piedi a terra, in quanto Kisenosato ha deciso di portarlo più velocemente possibile vicino al tawara e sferrare il colpo decisivo. Quando il Komusubi si rende conto che può osare, Asashoryu è già pericolosamente di fianco e tenta l’estrema difesa cercando un impossibile ribaltamento laterale, ma a quel punto i giochi sono fatti: Kisenosato asseconda per un attimo l’accenno di resistenza dello Yokozuna e torna a caricare in avanti, spingendo l’avversario nel vuoto.
Delirio del pubblico ed enfasi del telecronista. L’espressione di Asashoryu, rialzatosi e con le braccia ai fianchi, è del tutto inadeguata alla circostanza. No, Drago Blu del Mattino, non devi meravigliarti come se avessi perso per mano di un Makushita: oggi Kisenosato ti ha sovrastato da ogni versante ed i cocci sono sparsi ovunque. E domani Baruto…

La Waterloo di Asashoryu era stata preceduta da diverse Caporetto, prima fra tutte quella di Hakuho. Una premessa è d’obbligo: non ero stato pienamente convinto dalle esibizioni dell’Ozeki mongolo e l’avevo accennato nei commenti ai commenti dei commenti… Lasciamo perdere, avete capito. Un match si può perdere, il primo del Torneo in cui si ambisce alla tsuna NON SI DOVREBBE PERDERLO, ma passiamoci sopra e riconosciamo a Kisenosato il valore confermato oggi. Quello che NON SI DOVREBBE ASSOLUTAMENTE FARE è perdere quando si ha avuto non una, bensì DUE possibilità di vincere.
Anche qui, ma in misura assai inferiore al match di Kisenosato, va dato atto ad Aminishiki di aver fatto una gran bella cosa, ma le danze le aveva condotte sempre e solo Hakuho. Ecco l’analisi logica del bout.
Hakuho scatta con le mani sul collo di Aminishiki e porta una serie di spinte che Aminishiki subisce e fa fatica a contrastare, finendo quasi al limite del dohyo. Hakuho potrebbe già chiudere la questione e prova a farlo, ma si mantiene troppo lontano ed i suoi colpi non concludono la ritirata di Aminishiki, il quale si salva e recupera parzialmente l’equilibrio con uno scarto lungo il tawara. Nuovo attacco dell’Ozeki mongolo e nuovo momento limite per Aminishiki, ma anche stavolta l’esperto rikishi giapponese reagisce e sfugge alle grinfie dell’avversario. Si torna al centro del dohyo ed Hakuho cerca la presa, ma a questo punto Aminishiki gli lega le braccia al petto ed assesta lo sgambetto che fa crollare a terra Hakuho e gran parte delle sue speranze di promozione. Sotogake di alta scuola.

Cosa dire di Hakuho? Se prima di oggi era nervoso, ora lo vedo quasi disperato: per sperare nella benevolenza dello YDC non gli resta altro che vincere lo yusho, impresa da compiere attraverso alcuni passaggi piuttosto impervi. Mi tornano in mente le parole di Mike Wesemann di Sumotalk, il quale aveva previsto questo ed altro (toglietevi lo sfizio di leggere il suo Pre-Basho Report, ne vale la pena). Hakuho non passa la Linea Maginot eretta da Aminishiki e raddoppia le sconfitte, ma il dato più preoccupante viene dalla sua impossibilità di praticare il sumo che lo ha avvicinato alla sommità del banzuke. La sua è una crisi inverosimile, dati i presupposti gloriosi che lo hanno scortato fino all’Aki Basho, ed d’ora in poi si troverà sempre all’ultima spiaggia, condizione non certo confortante, per le sue ambizioni.

Kotomitsuki ha narcotizzato Chiyotaikai e lo ha ammanettato prima che lo tsuppari fosse anche solo pensato. Ottima uscita dal tachi-ai e conduzione esemplare del match. L’Ozeki non ha potuto fare nulla per cambiare il corso degli eventi. Kotomitsuki è ora sul 5-1 e vede uno spiraglio tra gli Ozeki, magari a scapito di Miyabiyama.

L’altro Sekiwake, appunto, non ha dovuto lottare fino allo spasimo per battere un Kaio depresso e di scarsa consistenza. Gli è bastato un attacco deciso, anche se portato non proprio alla velocità della luce, per convincere Kaio a farsi da parte per la quinta volta in sei giorni. Miyabiyama è in pareggio (3-3) e si deve dare molto da fare per trattenere l’opzione offertagli dallo YDC.

Lo psicodramma di Kotooshu è proseguito oggi con Dejima, capace di ottenere una vittoria che nessuno avrebbe pronosticato. Dopo un tachi -ai alla Nutella, Kotooshu non ha mai preso una posizione che gli consentisse di gestire il match, mentre Dejima ha tenuto a lungo le braccia sulla schiena dell’Ozeki e gli ha negato il mawashi. Quando le mani del bulgaro hanno finalmente trovato l’appiglio, Dejima ha fatto una cosa semplice e molto redditizia: si è portato in presa ed ha capitalizzato lo spostamento consentitogli dall’Ozeki, affossandolo con uno tsukiotoshi.
Mi mancano le parole. Kotooshu alterna momenti di attività a pause di… riflessione che lo relegano ad una posizione marginale. Dejima non è un fenomeno e non aveva mai vinto, ma Kotooshu deve aver aderito a qualche confraternita di carità e non se l’è sentita di tenere per sè quel punto che l’avversario sognava da domenica scorsa. Pazienza, ci rinuncio.

Lo so, lo so che state aspettando la celebrazione di Ama, ma devo darvi un piccolo dispiacere: non ho visto il match e non c’è il video su Banzuke, per cui vi dovete fidare del commento flash di Marco. Tamakasuga non era certo un avversario irresistibile in assoluto e con l’Ama di questo Aki Basho ci vuole ben altro. Mi è stato riferito di un’ennesima dimostrazione di abilità e freschezza atletica. Ama diventa la lepre che potrebbe far correre invano la muta degli inseguitori, rivelandosi la vera sorpresa del Torneo. Quello che ho osservato fin qui è un rikishi in gran forma e pieno di grinta, tornato a fare le cose che hanno provocato l’adozione di massa nei cuori di tutti gli appassionati di sumo.

Baruto ha fatto paura ad Asashoryu in allenamento e sta seminando qua e là vittorie di prestigio. Oggi ha demolito Tochiazuma in scioltezza, lasciandolo cadere come un passante che ingombrava la strada. L’estone non ha sempre le idee chiare e sbaglia spesso le cose più elementari, ma a Tochiazuma sarà parso come l’Everest in tempesta, tanto è stata forte l’irruenza che lo ha messo a terra. Per Baruto sono giorni di ambientamento tra i rikishi che vedeva solo in televisione, ma mi sembra che se la stia cavando egregiamente. La grande prova di domani ci dirà fino a che punto a spavalda serie di vittorie in allenamento su Asashoryu abbia determinato la nascita di un nuovo talento.
Tralascio ulteriori epitaffi per Tochiazuma.

Anche Roho ha avuto il suo passaggio a vuoto, ieri, però sembra averlo metabolizzato in fretta. Ha annullato Tamanoshima come ci si aspettava, a differenza di quanto NON ha fatto Kotooshu contro l’altro perdente cronico del Torneo, e si trova in compagnia della buona società del sumo. Dovesse proseguire in questo senso, ci sarebbe molto da divertirsi, nei prossimi giorni.

Tokitenku ha battuto Kokkai dopo che il georgiano lo aveva messo alle corde, ma ricordatevi che il mongolo è un mio protetto, pertanto, deve andare avanti fino al kachi-koshi. Battute a parte, il bout ha dell’incredibile: Tokitenku era letteralmente più di là che di qua, se me lo consentite, eppure ha trovato il guizzo per confondere Kokkai e metterlo a terra. Per il georgiano è una brutta sconfitta che lo allontana dal kachi-koshi, per Tokitenku si tratta di una buona dose di fiducia su cui impostare il resto delle gare.

E’ tardi ed è tutto. A domani.