Decima giornata

Continua spedita la marcia verso lo yusho di Asashoryu (9-1), che dà l’ennesima dimostrazione di tecnica e potenza questa volta al cospetto di Kotomitsuki (6-4).
Uscito in doppia presa (mano destra esterna e mano sinistra interna) dal tachi-ai, lo Yokozuna spende non più di un secondo per stabilizzarsi sulle gambe e quindi porta la mano destra, in spinta, sulla testa del Sekiwake mentre al tempo stesso lo strattona poderosamente con la mano sinistra in presa al mawashi.
Ne consegue che Kotomitsuki si ritrova, senza quasi rendersene conto, con lo Yokozuna praticamente alle spalle ed incapace di opporre alcuna resistenza allo yorikiri.

Ribadisce, con la nuova affermazione di oggi, la sua candidatura alla vittoria finale anche il “gatto” Ama (comincerò a chiamarlo così, dato che sembra avere per lo meno sette vite, molte delle quali ha però, a mio avviso, già spese).
Dopo quello con Baruto di ieri, anche il bout odierno con Homasho (6-4) non si rivela però certo una passeggiata per il piccolo rikishi mongolo.
Il Maegashira giapponese resiste bene in uscita dal tachi-ai ai velocissimi colpi del mongolo e non gli concede di mettere le mani sul suo mawashi. Da questa scaramuccia iniziale esce in presa proprio Homasho, che arriva ad 1 cm dalla vittoria per uwatenage. Ma al rikishi mongolo di questi tempi riesce praticamente di tutto! Anche questa volta si trae da una situazione che lo vede quasi spacciato grazie alla sua incredibile agilità. L’ennesimo coniglio cavato dal cilindro gli consente infatti di ribaltare sul giapponese l’inerzia del tentativo fallito e di arrivare alla vittoria per yorikiri.
Lo score di Ama (9-1) trova uguali solo in quello di Asashoryu ed è a questo punto facilmente ipotizzabile che possa, quanto prima, incrociare proprio lo Yokozuna. Già da domani, intanto, inizierà con Kisenosato il confronto con il Sanyaku.
Homasho, da parte sua, è protagonista anche oggi una buona prova contro il più quotato avversario e si mantiene in quota kachi-koshi.

Dopo la decima giornata, resistono nella scia dei due leader mongoli solamente Aminishiki (8-2) e Roho (8-2).
Il Maegashira 3, in un match tutto in difesa, è costretto a percorrere in lungo e largo il dohyo per resistere alle cariche di un Kakizoe (5-5) cui alla fine è fatale la propria irruenza.
Vittoria tutto sommato facile, invece, per Roho (8-2) su un ancora deludente Kotooshu (5-5).
Il russo sfrutta quello che in questo Aki 2006 si è evidenziato come l’handicap maggiore dell’Ozeki bulgaro: l’incapacità di impedire che gli avversari gli afferrino, al tachi-ai, il braccio destro per portarglisi immediatamente di lato.
In un match fotocopia di quello che lo ha visto ieri soccombere con Tochiazuma, Kotooshu si ritrova ben presto al tawara con Roho che lo spinge sul fianco destro e non gli resta che capitolare nonostante il solito inutile, e tardivo, tentativo di difesa.

Vince il confronto odierno con Tochinonada (6-4) un Hakuho (7-3) che non mi è, comunque, sembrato sereno nè prima del tachi-ai nè durante lo svolgimento di tutto il bout.
Ormai gli avversari sembrano avergli preso le misure ed il mongolo non riesce più a prodursi in una delle sue micidiali prese al mawashi.
In un match la cui conclusione, vista in diretta, non mi è parsa poi così chiara e netta (anche oggi Hakuho è finito disteso sulla sabbia del dohyo!) il mongolo ha la meglio per oshidashi.
L’ho già detto tante volte, e forse non è più neanche il caso di ripeterlo, ma il sumo espresso da Hakuho in questo Aki 2006 non è certo da Yokozuna.

Nell’eterno confronto fra veterani di rango, Tochiazuma (6-4) ha la meglio su Chiyotaikai (7-3).
L’Ozeki-“pitbull” (Tochiazuma), al tachi-ai, tenta di andare in doppia presa, senza però riuscirvi per i consueti tsuppari di Chiyotaikai che lo ricacciano indietro.
A questo punto un, per una volta tanto, versatile Tochiazuma cambia tattica e si produce a sua volta in una serie di poderosi tsuppari che gli consegnano velocemente la vittoria per oshidashi.
Dopo la preoccupazione delle prime giornate per la sua condizione fisica, Tochiazuma sembra davvero essersi ristabilito appieno, mentre per Chiyotaikai la sconfitta odierna potrebbe essere il segnale degli ormai consueti limiti di tenuta cui ci ha abituati nelle seconde settimane dei basho.

Sconfitta e probabile infortunio per Baruto (4-6) in uno dei match più attesi della giornata.
Uscito dal tachi-ai con il busto più eretto rispetto a quello di Miyabiyama (5-5), l’estone tenta per due volte, senza riuscirci, l’hatakikomi, per portare il quale è costretto ad indietreggiare.
Il secondo indietreggiamento, in equilibrio precario, lo espone però ad una poderosa spinta del Sekiwake (simile a quella che gli aveva già rifilato alla settima giornata Asashoryu), a seguito della quale la gamba sinistra del Maegashira si piega pericolosamente e cede. Ne consegue una rovinosa caduta giù dal dohyo.
Smorfia di dolore per il gigante estone, che riesce a rialzarsi solo con l’aiuto degli astanti del bordo dohyo ed è costretto a lasciare l’arena zoppicando vistosamente. Difficile dire se un eventuale infortunio sia da imputare alla brutta caduta o al movimento fatto sul dohyo.

Vittoria facile, ed importante sulla via del kachi-koshi, quella odierna di Kisenosato (6-4) che ha vita facile con un Tamanoshima (3-7) al limite dell’henka.

Inopinata battuta d’arresto, invece, per un alla fine incredulo Kokkai (5-5) con Dejima (2-8).
Il georgiano conduce il tachi-ai con la solita irruenza e con qualche tsuppari spinge il Maegashira fin sul bordo del tawara. Non riesce però nel tentativo di piegare la strenua resistenza di Dejima, che, di contro, riguadagna il centro dohyo.
Kokkai si produce allora in un nuovo, infruttuoso, tentativo di chiudere di forza il match, ma alla fine è proprio lui a ritrovarsi giù dal dohyo in un misto di incredulità e delusione per l’occasione mancata.

Match al di sotto delle (mie) aspettative quello fra Futeno ed Hokutoriki con un tachi-ai buono solo al terzo tentativo.
Dopo aver dato l’impressione di essere il più nervoso fra i due, Hokoturiki si rivela, invece, il più reattivo ed aggressivo: gli è sufficiente qualche tsuppari per costringere Futeno alla resa per tsukidashi.
Futeno perde la scia dei migliori e viene raggiunto sul 7-3 proprio da Hokutoriki.

Molto spettacolare ed intenso (ne consiglio, se sarà disponibile, la visone su banzuke.com) il match fra Asasekiryu (5-5) ed Iwakiyama (6-4), nel quale l’ex Komusubi mongolo ci regala un saggio di difesa sul bordo del tawara e riesce a ribaltare l’esito del match.

Chiudo dicendo che lo score di Tamakasuga (0-10) assomiglia sempre più al numero civico di casa sua, dove avrebbe fatto bene a restare a coccolarsi l’insperato Premio Tecnico concessogli a Nagoya!! Oggi, in bout privo di mordente, si arrende anche a Tokitenku (4-6).

PS: in attesa che il buon Julien si decida a metterne il link sul sito, invece di limitarsi a scorrazzare alla velocità della luce con il suo motorino per le circonvallazioni interna ed esterna di Milano, vi rendo noto il mio indirizzo di posta elettronica: marcodd@email.it … questo nel caso qualcuno non volesse intervenire direttamente sul sito, ma fosse in ogni caso interessato a scambiare con me due battute sul sumo 🙂