Prima giornata

L’attesa era diventata spasmodica e le notizie non ci bastavano più: volevamo il sumo vero, non quello parlato, e siamo stati accontentati. Nel primo atto dell’Haru Basho abbiamo ritrovato gli stessi protagonisti che avevamo lasciato a gennaio, fatta eccezione per quei rikishi che si sono scontrati subito tra loro. Dal Giappone giungono solo gli echi di un’attesa esasperata per la promozione di Tochiazuma, e sul dohyo il bel candidato si dimostra implacabile, alla sua maniera, mentre Kaio si mette subito nei guai, lasciandosi impallinare dal sempre stupefacente Ama.
Asashoryu galleggia senza farsi scoprire, risolvendo bene il match con Miyabiyama, ma restano i dubbi sulla sua tenuta nel tempo.
Continua a piacermi Hakuho per la sua serietà agonistica, segno di un salto di qualità ormai consolidato, mentre Kotooshu non è giudicabile, pur avendo vinto.

Questa potrebbe essere l’estrema sintesi della prima tornata di gare, non eccellente sul piano tecnico e non vibrante su quello agonistico, ma le considerazioni più specifiche avranno spazio nei prossimi giorni, quando inizierà a delinearsi con maggior chiarezza la linea di tendenza di questo Haru Basho. Per il momento, teniamoci avvinti alle certezze dei risultati e riprendiamo confidenza con l’atmosfera del dohyo, ambiente affascinante e carico di suggestione, dove Asashoryu e Tochiazuma hanno intrapreso una sfida a distanza per la sovranità sul sumo: l’attuale monarca vede un principe che rivendica metà della corona con un quinto dei suoi allori, ed allora oggi ha fatto fare poca strada a Miyabiyama, bloccandone l’iniziativa sul nascere ed evitando i pericolosi sviluppi di un match troppo combattuto, anche a costo di non sembrare troppo convincente, come è stato rilevato.
Per la prima volta, dopo anni, lo Yokozuna non parte favorito, non ha addosso i media ed ha trascurato molti allenamenti per il raffreddore, ma oggi ha disputato una prova decorosa, a mio parere, mostrando una certa reattività che lo ha fatto prevalere contro un avversario esperto e sornione. Era importante esordire bene ed Asashoryu non ha tentennato, ma domani avrà di fronte Ama, con il quale deve regolare una pendenza sorta a gennaio, e ritengo che si tratti di una questione molto delicata: sono in gioco l’onore e la classifica, ma ancor più l’influenza che lo Yokozuna può esercitare sugli avversari più accreditati, dando precisi segnali sulle sue attuali condizioni.

Tochiazuma ha risolto facilmente la sfida con Roho ed ha ripreso il discorso da dove l’aveva lasciato due mesi fa: concreto, solido ed imperturbabile. Roho ha tentato qualche azione di presa e di spinta, ma al centro del dohyo non c’è stata storia, con l’Ozeki piantato sulle gambe ed in perfetto controllo della situazione, fino alla svolta decisiva. Per la sua prima uscita da Sanyaku, Roho non poteva trovare di peggio che scontrarsi con Tochiazuma, e forse non ha capito bene come impostare il combattimento, ma l’Ozeki non è tipo da lasciare la porta aperta a nessuno, di questi tempi, e la dichiarazione d’intenti è apparsa fin troppo evidente: Tochiazuma vuole la promozione quanto l’opinione pubblica che lo sostiene, ed è attrezzato per ottenerla, con o senza yusho, com’è stato detto, ma soprattutto cercherà di essere sempre al centro dell’attenzione, come tutto il Giappone desidera.
A giudicare dai pochi secondi trascorsi in compagnia del neo-Komusubi, il progetto sembra non poter fallire. Tochiazuma sembra veramente al top della condizione e saranno dolori per tutti, a cominciare da Aminishiki, che lo affronterà domani; mi aspetto un Torneo di grande sostanza e concentrazione, da parte del Principe Ozeki, e vi garantisco che se continuerà a vincere e convincere, sarò il primo a porgere i dovuti omaggi al nuovo Yokozuna.

Sulle reali condizioni di Kotooshu, non si sa nulla di preciso: ha il ginocchio destro imbracato da una fasciatura monumentale, ed oggi ha vinto senza esporsi troppo. La sua carriere da Ozeki non è partita troppo bene, a gennaio, e l’infortunio lo potrebbe condizionare in questo Torneo, declassandolo agli occhi dello YDC, che tanto lo ha amato e sospinto. Facciamo finta che il suo Torneo inizi domani, quando Miyabiyama cercherà di riempire la casella delle vittorie contro di lui, e vediamo se un rikishi pesante e smaliziato sarà in grado di testare lo stato di forma del bulgaro. Veniva ricordato, nei giorni scorsi, come il ginocchio di Kotooshu fosse stato già colpito da problemi articolari, e l’Ozeki europeo avesse vinto il Torneo nelle categorie inferiori nonostante il malanno. Che sia di buon auspicio, speriamo, affinchè l’Haru Basho non perda uno dei principali nomi del banzuke.

La vittoria di Ama su Kaio è arrivata dopo un conciliabolo fra gli arbitri, ma era sembrata tale ad occhio nudo, per quanto mi riguarda, e l’amico Julien concorda con la mia impressione, per una volta. Ama è cresciuto mentalmente, non c’è dubbio, ma Kaio seguita ad arrancare in modo preoccupante ed indecoroso. Non penso che sia un bene, per il sumo, avere un ex-rikishi ancora in quella posizione per altri Tornei, e la posizione è di alto profilo, trattandosi di un Ozeki. Diamo a Kaio un’altra possibilità, l’ennesima, ma invochiamo anche l’applicazione delle regole di condotta: un sekitori, che l’anno scorso doveva diventare Yokozuna, non può rimanere kabodan a vita e perdere sistematicamente la faccia ad ogni Torneo. Anche se oggi avesse vinto, Kaio non avrebbe aggiunto nulla alla sua parabola agonistica, che sembra in picchiata irreversibile.
Ama ha fatto una parte di quello che mi ero immaginato nei giorni scorsi, ottenendo la prima vittoria di prestigio, ma la sensazione è che non voglia fermarsi qui, e lo verificheremo contro lo Yokozuna. Se aveva pensato di mettere a nudo i limiti di Kaio in quel modo, Ama è stato premiato in pieno dal verdetto dei giudici, avendo opposto la propria freschezza atletica e la propria intelligenza alla massa dell’Ozeki: viene da chiedersi cosa starà escogitando per fermare Asashoryu…

Benino Chiyotaikai, malissimo Kokkai: pochi attimi ed il match si è concluso con il georgiano a terra e l’Ozeki a raccogliere gli applausi del pubblico. Non c’è molto altro da dire, al riguardo, se non che per entrambi si tratta di un esordio da rivedere, nel bene e nel male: Chiyotaikai dovrà fare di più contro Roho, mentre Kokkai cercherà di cancellare il punto negativo di oggi contro Dejima.

Non voglio trattenervi a lungo, ma ho seguito la trafila del banzuke per rispetto ai ranghi, e solo ora posso parlare del Sekiwake Hakuho, ottimo esecutore di uno yorikiri da manuale nei confronti di Hokutoriki, atteso alla conferma della bella prova di gennaio. Hakuho si sente pronto a varcare la soglia dell’eccellenza, confortato dalle aspettative dei capi supremi del sumo, e si è presentato nel migliore dei modi, con efficacia e convinzione. La sua flemma apparente è un’arma che disorienta gli avversari, ma la tecnica di cui dispone è superba, come abbiamo sempre rilevato, e vorrei vederlo tra 14 giorni ancora in lotta per lo yusho. Sarebbe un elemento dirompente per tutto il mondo del sumo, data la giovane età, e la rivalità con Asashoryu avrebbe un significato particolare, visti i precedenti fra i due connazionali.

Mi trattengo dal commentare gli altri rikishi, in attesa di vedere più chiaro il loro iter agonistico.

A domani.