Dopo aver visto la diretta dal Giappone, ho guardato qualche commento sul web: Kyodo News aveva rotto il silenzio su Tochiazuma e ne aveva annunciato la vittoria, come se si trattasse della cosa più importante della giornata. Per fortuna, c’era anche la notizia della bella affermazione di Hakuho su Chiyotaikai, sicuramente l’avvenimento di maggior rilievo della giornata odierna. Una riga ricordava che anche Asashoryu si mantiene in testa al Torneo: i Giapponesi sono fatti così… Ma noi possiamo tranquillamente glissare sulle loro bizzarre convinzioni sul sumo e fare un paio di considerazioni tra amici.
Ho scambiato un paio di email con Simon di Sumotalk, per confrontare le nostre opinioni su Asashoryu, Hakuho e Tochiazuma, trovando conforto alle mie idee di appassionato che segue a distanza il sumo. In particolare, mi ha fatto piacere verificare il fatto che la mia impressione sul mutato atteggiamento tattico-agonistico di Tochiazuma non costitusca un pensiero isolato, ma trovi riscontro nelle valutazioni di un grande conoscitore di sumo ed estimatore del miglior Tochiazuma, così come abbiamo concordato sulla maturazione di Hakuho. Secondo il caro amico inglese, trapiantato da anni in Giappone, Hakuho diventerà Yokozuna entro un anno. Detto da uno che aveva pronosticato l’avvento del regno di Asashoryu, dopo averlo visto combattere alle prime armi, c’è da credergli. Hakuho fila come un treno, forse come quel famoso treno in corsa (ricordate?) che veniva indicato come l’unica cosa che avrebbe potuto fermare Asashoryu, a detta dei giapponesi.
La grandezza di Hakuho si era già manifestata a Tokio due mesi fa, quando aveva impartito un clinic allo Yokozuna, pregiudicandone ogni velleità di vittoria, e si sta solidificando ad Osaka, con la speranza di ottenere lo yusho e la promozione ad Ozeki. Nel match di oggi, il Sekiwake mongolo ha fatto ciò che ha voluto del povero Chiyotaikai, prendendo le misure all’Ozeki in pochi secondi e disponendone a suo piacimento, senza perdere mai il controllo. Quando ha messo le mani sulla testa dell’avversario e lo ha spinto a terra, è sembrato tutto molto logico e pianificato: Hakuho riesce a combinare grandi mezzi tecnici e fisici con estrema naturalezza, con la garanzia del divertimento assicurato, per lo spettatore.
Osservate con attenzione i suoi incontri (e vi invito a farlo su banzuke.com), e vi accorgerete che non si è mai trovato in imbarazzo tattico, ma ha sempre portato l’avversario a cedere nel modo voluto, dote degna dei grandi rikishi. Aspettiamoci un bello scontro con Kotooshu, domani, e vediamo se l’Ozeki europeo sarà in grado di organizzare qualcosa di stupefacente, per fermare la seconda minaccia mongola ai sonni dei giapponesi.
Asashoryu ha sconfitto Kokkai sul piano del ritmo, evitando di prestare il fianco alle pericolose spinte del georgiano o di farsi prendere di forza, come a Tokio. Kokkai non è in palla, forse anche a causa della scomparsa del padre (avvenuta pochi giorni prima dell’inizio del Torneo), ma contro Asashoryu ha vinto due volte, nel 2005, e lo Yokozuna non ha gradito.
L’ottava vittoria di Asashoryu è stata un ritorno all’antico, con movimenti rapidi ed efficaci, mirati ad impedire qualsiasi punto di riferimento al georgiano, strutturalmente portato all’impatto cruento. Asashoryu ha tenuto bene al tachi-ai, per poi portarsi in presa e spostare Kokkai verso l’esterno, come spesso lo vediamo fare, e concludere l’azione di slancio. Un buon test, potremmo dire, in vista del derby di domani, contro Kyokutenho (6-2), e della volata per lo yusho.
E domani ci sarà anche Tochiazuma vs Ama, incontro da vedere a tutti i costi. L’Ozeki ha battuto Kotomitsuki per stanchezza, dopo una lunga fase di stallo al centro dohyo, ma non può permettersi altri passi falsi, come dichiarato da un dirigente dello Yokozuna Deliberation Council. Ama, a sua volta, ha sostenuto un match ancora più lungo, contro Miyabiyama, ma lo ha perso malamente, a mio parere. Ama e Tochiazuma sono, al momento, i due modi diametralmente opposti d’intendere il sumo: l’Ozeki è diventato un utilitarista convinto, poco creativo e spettacolare, mentre Ama inventa ogni giorno nuove soluzioni tecnico-tattiche, costretto com’è a non soccombere di fronte ai colossi di turno. Vincerà Davide o Golia?
Data l’ora e la festa del papà, che mi riguarda direttamente, vi saluto e rimando ancora di un giorno le aspettative di chi attende un commento sulla muta degli inseguitori, Wakanosato (bellissimo, oggi) e Kisenosato (bravo e costante) in testa.
Sayonara.