Cari amici sumodipendenti, quale desiderio avevate espresso, a fine anno, per il Torneo d’apertura? Volevate una competizione esaltante, incerta e di alto profilo tecnico? Personalmente, ma credo di sentirvi vicini a me, avevo sperato in tutto questo e non posso lamentarmi, al momento: si stanno verificando risultati a sorpresa, a volte contraddittori, stiamo assistendo ad un buon sumo in generale, siamo solo alla terza tappa del percorso ed abbiamo già una Compagnia della Coppa, ma senza lo Stregone Mongolo.
La gerarchia che intendo seguire nel mio commento tiene conto del livello di qualità espresso dai rikishi, a mio modesto ed opinabile parere, e vede al primo posto il Sekiwake Hakuho, impressionante interprete di un sumo concreto e bello da vedere: rispetto al recente passato, quando ha alternato luci ed ombre, non ha dovuto affrontare lo Yokozuna nei primi atti del Torneo e questo costituisce un discreto vantaggio, in assoluto. Oggi ha eseguito uno splendido yoritaoshi ai danni di Kyokutenho, tenendo il baricentro bassissimo e dando una dimostrazione di continuità nel rendimento, cosa che mi è piaciuta molto. Lo vedo convinto e determinato, con pochi fronzoli e nessuna concessione agli avversari, come deve fare un rikishi che voglia affermarsi stabilmente tra i Sanyaku. La sfida di domani con Tamanoshima non può essere fallita, vista l’attuale classifica del Komusubi, e deve servire come un monito per tutti: chiunque intenda ambire allo yusho dovrà fare i conti con lui, e non ci saranno saldi di fine stagione, spero.
Immediatamente dopo il mongolo, e non inorridite, vedo Roho, finalmente serio nei rituali e vincente sul dohyo. Ha completato la sua tripletta con disinvoltura ed un altro uwatenage, tecnica che riesce a mettere in pratica con estrema naturalezza. Mantiene ancora qualche espressione da bullo, me forse non si tratta di un atteggiamento offensivo ed irriverente, bensì di una postura connaturata al suo carattere slavo e glaciale, riscontrabile in tutti gli atleti di quella etnia: nel basket, la freddezza nei momenti topici ha regalato ai giocatori di scuola slava immense soddisfazioni ai massimi livelli, sia in Europa che nella NBA. Dopo aver tanto penato, Roho sta dimostrando qualcosa di tangibile ed oggi ha ridicolizzato Kotomitsuki, come detto, in maniera molto naturale, a dimostrazione del suo buon momento. Domani sarà sotto esame contro Tochiazuma, del quale mi accingo a parlare.
Sembra incredibile, ma Tochiazuma è l’unico Ozeki a punteggio pieno, circostanza quantomeno anomala, se si considera che anche lo Yokozuna ha perso terreno, ma che rispecchia i valori fin qui espressi dal dohyo. L’Ozeki macina un avversario dopo l’altro con la nota impostazione tattica del muro invalicabile, denotando una preparazione coi fiocchi: nel match di oggi, che lo vedeva opposto ad Hakurozan, Tochiazuma ha iniziato la demolizione della famiglia russa più rappresentata nel sumo, avvisando il fratellone Roho che non esiste alcun imbarazzo verso i rikishi europei.
Domani avrà modo di saggiare la sua reale ambizione allo yusho e credo che ci sarà da divertirsi; comunque vada, ci sarà un rikishi a punteggio pieno e sarà il riferimento per il prosieguo del Torneo.
E veniamo ad Asashoryu, scosso dallo shock di ieri e visibilmente incattivito: ha battuto Miyabiyama con autorità e senza far trasparire il nervosismo che lo deve aver attanagliato durante la notte, a giudicare dal racconto che Alessandro ci ha prontamente riferito nel forum. Lo Yokozuna ha certamente meditato sulle cause della sconfitta subita da Kokkai, rimuginando nel suo intimo tutti gli aspetti dell’inaspettato tonfo: si sarà ulteriormente stizzito vedendo il georgiano riprendere, oggi, la sua abituale veste di rikishi con poche idee, ma confuse. Asashoryu non può credere di aver concesso un kinboshi, assolutamente legittimo, ad un rikishi che, immediatamente dopo tale impresa, viene “matato” da un Maegashira 5, con tutto il rispetto per Kasuganishiki.
Nulla è perduto, ancora, e lo Yokozuna lo sa bene: molta grinta e volontà di vincere, magari con tecniche diversificate, devono essere i suoi imperativi categorici, come abbiamo visto oggi.
Wakanosato è in vetta, ma combatte con le basse forze del banzuke: dovesse proseguire così, lo vedremo presto contro i ranghi più alti in grado. Ha un buon feeling con il dohyo, l’ex-Sekiwake, e deve farci dimenticare i lati oscuri della passata stagione.
Wakanosato può arrivare alla fine con le carte in regola per giocarsi una chance insperata, purchè faccia tesoro del regalo che il calendario e la sua attuale classifica gli hanno confezionato: la sua risalita potrebbe essere rapida come lo è stata la discesa, dati gli attuali criteri di valutazione del Kyokai.
E’ vero: a punteggio pieno ci sono anche Hokutoriki e Tokitsumi, ma la cosa mi sembra abbastanza casuale, al momento: ne riparliamo la settimana prossima, se li ritroveremo sempre così in alto.
Brutto match per Chiyotaikai, sconfitto dall’operaio Takekaze, e secondo flop di Kaio, per mano di Tochinohana. Ho poco da dire, al riguardo, se non che mi dispiace di non avere i due Ozeki ancora tra i primi. Si tratta di una sconfitta che pesa per entrambi, ma Chiyotaikai ha più motivi per sentirsi in colpa, avendo esagerato nell’azione dello tsuppari anche quando non aveva più il contatto ravvicinato con Takekaze, esponendosi allo sbilanciamento che gli è stato fatale. non vorrei che si perdesse ancora domani contro Hakurozan, onesto manovale del sumo, e compromettesse ogni possibilità di ben figurare a Tokio.
Kaio ha lasciato sul dohyo molte speranze di onorare il ruolo che ricopre, facendosi cogliere in fallo sul proprio terreno, quello del duello fisico, e lasciando a Tochinohana l’iniziativa del match. La sua spinta non ha avuto il vigore necessario e l’avversario ha compiuto quei movimenti di assestamento che lo hanno portato a disporre dell’Ozeki in arretramento con relativa comodità. Due sconfitte in tre giorni sono un sintomo di perdita della necessaria fiducia nei propri mezzi e potrebbero preludere ad un abbandono del Torneo. Staremo a vedere.
Grazie per la vostra attenzione, a domani.