Seconda giornata

La prossima volta che qualcuno vi chiederà come mai siete attratti dal sumo e farà della facile ironia sulla pinguetudine dei suoi protagonisti, mantenete la calma e ditegli che non c’è al mondo uno sport altrettanto emozionante e spettacolare: l’ennesima conferma di questo assunto, lapidario e senza diritto di replica, è giunta oggi da Tokio, quando il pomeriggio giapponese volgeva al termine e Kokkai ha maltrattato Asashoryu. Nessuno se lo sarebbe aspettato, nessuno ci avrebbe scommesso un centesimo, ma le cose sono andate proprio così: lo Yokozuna non digerisce i rikishi europei e si trova in imbarazzo contro di loro, al punto che la metà delle sei sconfitte del 2005, record storico, le ha subite da Kotooshu e Kokkai, appunto. Quella odierna è una battuta d’arresto che merita una profonda riflessione sul cammino di entrambi gli atleti, a cominciare dal vincitore.

Kokkai deve aver studiato molto attentamente il match di oggi, perchè sembrava il più assennato e calcolatore dei rikishi in circolazione, senza quella foga disordinata che lo contraddistingue e con una disciplina inaspettata ed inusuale, agli occhi di chi lo conosce bene e lo vede spesso soccombere a causa del furore scomposto che getta nella mischia -e che ne ha fatto il suo inconfondibile marchio di fabbrica. Oggi no: la condotta del georgiano è stata impeccabile, a dispetto delle battute che mi sono permesso in passato su di lui. Kokkai non ha sbagliato nulla ed ha indotto lo Yokozuna ad arretrare senza possibilità di reagire alla poderosa spinta che non ha mai cessato di operare, forzandone le difese fin troppo facilmente, dal mio punto di vista.
E’ un ritorno in grande stile tra i Maegashira più quotati, quello di Kokkai, il quale ha spesso castigato gli Ozeki e gli altri Sanyaku, oltre alla già citata vittoria su Asashoryu del luglio scorso. Un altro kinboshi che il georgiano deve capitalizzare, se vuole mirare in alto e farsi rispettare, perchè questo Torneo sarà durissimo per tutti i suoi avversari e le sue azioni possono andare al rialzo come non mai: deve stare attento, però, all’effetto Futeno, vincitore sullo Yokozuna e poi caduto rovinosamente per 8 volte consecutive.
Per oggi, comunque, 10 e lode a Kokkai!

La riflessione su Asashoryu è ben più complessa: ha sbagliato tutto, limitatamente ai meriti indiscussi di Kokkai, e non è riuscito a condurre l’attacco che aveva accennato con lo spostamento dell’avversario sul lato opposto a quello di partenza. Si è visto poco dinamismo ed ancor meno convinzione, nel sumo dello Yokozuna, bloccato su tutti i fronti dal granitico georgiano ed in evidente disagio tattico, cosa che gli capita molto raramente; il clamore della sconfitta lo farà assomigliare all’Incredibile Hulk, verde di rabbia per aver perso il contatto da Tochiazuma, Chiyotaikai, Kotomitsuki ed Hakuho, i quali lo salutano compiaciuti -per non dire di Roho e Wakanosato.
Negli ultimi tre anni, Asashoryu ha vinto il Torneo di gennaio con al massimo una sconfitta, evento verificatosi nel 2003, e due volte con lo score immacolato: d’ora in poi sarà sui carboni ardenti e non potrà permettersi alcun’altra distrazione, a meno che non si tratti di un calo di rendimento più preoccupante e duraturo, nel qual caso non vedo possibilità di ripetere la straordinaria rincorsa dell’Aki Basho. Questa sconfitta giunge troppo presto ed in un contesto diverso, in quanto l’aspetto psicologico, legato all’inizio del nuovo anno, influisce a vario titolo sulle prestazioni dei rikishi e il vantaggio di una vittoria vale più che in altri casi, a mio parere; la gestione dello svantaggio, invece, diventa pericolosamente difficile, anche per il navigato Asashoryu. Gli scontri diretti emetteranno il verdetto finale, senza alcun dubbio, ma le trappole sparse qua e là vanno evitate con la massima cura e trattate con cautela, altrimenti lo yusho potrebbe diventare un vero miraggio.
Esiste una costante, nelle ultime sconfitte dello Yokozuna, fatta eccezione per quella subita da Aminishiki: nel corpo a corpo statico, basato sul confronto ravvicinato di peso, Asashoryu ha manifestato una carenza di movimenti alternativi alla resistenza sul margine del dohyo, problema che in passato avevo riscontrato nei combattimenti con Tochiazuma e Kaio, e la posizione troppo eretta impedisce al Grande Campione di trovare soluzioni alternative all’arretramento passivo, specie se ha di fronte un rikishi più alto di lui. E’ palese che non vi siano tanti rikishi in grado di portarlo a questo stadio di inferiorità, ma la cosa potrebbe essere stata notata e messa in pratica scientificamente, visto il ripetersi delle circostanze; ora spetta ad Asashoryu non farsi condizionare da questa brutta esibizione ed espellere prontamente le tossine accumulate con la delusione di oggi.

Ben altra atmosfera aleggia dalle parti di Tochiazuma e Chiyotaikai: il primo ha fatto un sol boccone di Tamanoshima piazzandosi a centro dohyo e portando avanti, con una presa ferrea, la tipica tecnica di sbarramento e spinta, senza che l’avversario potesse guadagnare un solo centimetro di spazio. L’Ozeki della scuola Tamanoi ha ripetuto la performance di ieri, annunciando la sua candidatura allo yusho con ritrovata decisione. La lunga sosta in infermeria non ha intaccato le qualità di Tochiazuma, apparso anche oggi sicuro e concentratissimo sul match, segnali che saranno messi alla prova domani da Hakurozan, al suo primo scontro con un Ozeki.

Per quanto riguarda Chiyotaikai, l’abbrivio atletico di novembre sembra continuare con successo, consentendogli di liberare tutta la sua potenza nelle spinte frontali, come già visto ieri. Tochinohana non ha retto a lungo e Chiyotaikai ha messo in carniere la seconda vittoria del Torneo senza particolari problemi: normale amministrazione, direi, ma un successo che vale molto per la contestuale sconfitta dello Yokozuna.

Anche Kaio si è rifatto della cocente sconfitta di ieri ed ha battuto Kyokutenho al termine di un match appena più combattuto, rispetto agli altri Ozeki. Una boccata d’ossigeno che farà bene al Montagnoso Kaio, il quale rischiava di vedere da lontano i Sanyaku fin dalle prime giornate. Anche domani non dovrebbe essere in pericolo, avendo in agenda il neofita Tochinohana, ancora senza vittorie.

Con i suoi centimetri e le lunghe braccia, Kotooshu ha avvolto subito Takekaze come una piovra, spingendolo fuori dal dohyo con estrema facilità e riempiendo la casella delle vittorie, rimasta vuota dopo la sconfitta di ieri. Anche qui, come detto poco sopra, nulla di formidabile, ma si può notare come i due rivali dello scorso anno siano in leggero affanno, mentre altri rikishi, forse meno stressati, hanno avuto uno start-up molto fluido.

Tra questi, si comporta bene Hakuho: ha combattuto con la testa e molta pazienza contro Asasekiryu, un pò deludente, e si accinge a strappare le prime pagine della stampa mongola al suo ingombrante connazionale con la tsuna. Come ho azzardato in fase di presentazione, ritengo che il Sekiwake della scuola Miyagino possa compiere il fatidico salto di qualità proprio in questo Torneo, lanciandosi verso la posizione di Ozeki: vorrei non essere smentito dai prossimi risultati.

Kotomitsuki si è liberato di Hakurozan con un classico yorikiri, a conferma delle buone sensazioni che in Giappone gli attribuiscono: in realtà lo hanno messo alla frusta, spronandolo a vincere e convincere, quasi come se si trattasse dell’ultima spiaggia. Non si dovrebbe lasciare confondere da questi argomenti e puntare al bottino più ricco possibile, se non sprecherà l’occasione.

Seguita a vincere anche Roho, quasi in fotocopia al match contro Kotooshu: la vittima di oggi si chiama Iwakiyama ed il russo lo ha atterrato con un bel kubinage, cosa che potrebbe farlo rientrare nei favori dei tanti commentatori giustamente offesi dai suoi comportamenti irriverenti sul dohyo. Sostanza e forma sono indissolubili, nel sumo, e Roho deve esibire la prima nel rispetto della seconda.

Nelle retrovie del banzuke, troviamo la vittoria di Takamisakari su Kisenosato e la doppietta di Hokutoriki e Tosanoumi, alle quali si aggiunge quella di Wakanosato, che seguo con affetto, come sapete.

Vi lascio con una buona impressione generale sul livello tecnico del Torneo: che sia di buon auspicio per il futuro!

A presto.