Ottava giornata

Siamo al giro di boa del primo atto annuale del sumo e possiamo verificare lo stato delle cose con una certa aria contemplativa, a parte ciò che vi dirò più avanti, considerando che, con gli incontri odierni, la classifica si è allungata ed ha delineato, piuttosto chiaramente, fuggitivi ed inseguitori.
Ho visto alcuni bouts abbastanza interessanti, ma il tono dei rikishi di testa non mi è sembrato esaltante, forse a causa di una maggior tensione percepita. Non c’è più alcun rikishi senza vittorie, e questo è un dato di decoro che desidero segnalare, ma ci sono molti sekitori con punteggi mortificanti: sono tutti quelli approdati troppo velocemente alle alte quote dei Maegashira, come Tokitenku, Tochinohana e Takekaze. Ma la vera delusione è costituita dai due Komusubi, Kyokutenho e Tamanoshima, autori di una sfida tra poveri, stamattina, ed ambedue con il poco edificante score di 1-7; ha vinto il mongolo ed ha cancellato, appunto, lo zero nella casella delle vittorie, ma per loro questo Torneo è una pena infinita, se paragoniamo le loro prestazioni con quelle del novembre scorso.

Eravamo tutti in attesa di vedere il match tra Tochiazuma ed Hakuho, possibile svolta del Torneo, ed è accaduto che l’Ozeki giapponese abbia ottenuto la vittoria sul Sekiwake mongolo, dopo una lunghissima fase preparatoria che, nelle intenzioni di Hakuho, avrebbe dovuto innervosire Tochiazuma e distoglierlo dal suo disegno tattico, ma così non è stato. Tochiazuma ha vinto ed è al comando con Hokutoriki.

Si potrebbe chiudere qui il discorso e passare oltre, ma io ho assistito in diretta al match ed ho visto tutto tranne la netta affermazione di Tochiazuma: ho rivisto le immagini rallentate da tutte le angolazioni possibili, ho fermato i fotogrammi uno ad uno e non posso trattenermi dal gridare allo scandalo. Per la seconda volta, nello spazio di undici mesi, Tochiazuma si trova al centro di un caso di verdetto a dir poco contrastato, ma oggi i giudici non hanno nemmeno chiamato il mono-ii, vale a dire la discussione sull’esito dell’incontro che avviene al centro del dohyo quando non vi è la certezza dell’esito. Oggi i giudici sono rimasti al loro posto ed hanno ratificato il giudizio dell’arbitro senza battere ciglio.
Per tutti coloro che non conoscono i precedenti, oppure hanno la memoria corta, rimando al match tra Asashoryu e Tochiazuma svoltosi alla 13a giornata del Torneo di Marzo 2005. Nessuno aveva avuto dubbi sulla vittoria dello Yokozuna, in base alla consuetudine che vede assegnare il combattimento al rikishi in attacco anche nel caso in cui, nell’impeto dello slancio offensivo, questo tocchi terra per primo, in quanto l’interpretazione consolidata vuole che il rikishi in stato di assoluta passività non sia considerato più in grado di opporre resistenza e perda l’incontro anche qualora tocchi terra per ultimo. Stiamo parlando di frazioni di secondo, naturalmente, ma in quel famoso e famigerato match, i giudici impiegarono svariati minuti per giungere alla decisione di far ripetere l’incontro, vinto poi da Tochiazuma.

Nel match di oggi, Hakuho ha preso l’iniziativa ed ha messo subito in difficoltà Tochiazuma, partito a testa bassa e schivato dal mongolo senza potersi opporre: l’azione è continuata con l’Ozeki privo di punti di riferimento ed Hakuho che ha forzato l’inerzia del tachi-ai a suo favore, pur trovandosi in precario equilibrio sul bordo del dohyo. A questo punto, Tochiazuma era già in volo ed Hakuho ha cercato di trattenere la caduta, ma sono franati tutti e due oltre la parte rialzata del doyho. La vittoria non poteva essere netta e nemmeno paventata, secondo me, invece l’arbitro ha indicato l’est, punto cardinale da dove parte Tochiazuma, ed è finita lì.
Sfido chiunque a trovare una sola ragione che possa aver portato alla vittoria di Tochiazuma, a parte la ghiotta occasione di spezzare l’egemonia di Asashoryu: non esisteva alcuna possibilità di assegnare la vittoria ad uno dei rikishi ed i giudici si sono sentiti tanto sicuri da rimanere seduti e sdoganare i fatti come assolutamente certi. Beati loro, così ben dotati da non avere dubbi, ma questa volta hanno superato sè stessi. Vi invito ad osservare il video su www.banzuke.com e fornirmi la vostra opinione al riguardo: se qualcuno di voi avrà la fortuna di capire chi ha vinto, mi scriva e me lo spieghi.

Asashoryu ha vinto con facilità e certezza, Kaio è un ex-rikishi, altro fatto certo, Chiyotaikai s’è ritirato ed Hokutoriki rischia di vincere uno yusho partendo dalle retrovie. Per nostra consolazione, Takamisakari combatte come un gladiatore e si guadagna ogni vittoria con l’ardore degli eroi, infiammando il pubblico come solo lui riesce a fare.

Tutto qui, amici miei: non mi sento di esprimere altri commenti.

A domani.