Nona giornata

Lasciata da parte la polemica sul match della discordia, che ha comunque evidenziato la vivacità degli amici che ci seguono, apro il mio commento con la notizia che anche questo Hatsu Basho si concluderà con i rikishi della Makuuchi Division costretti a combattere con gli spettatori o gli inservienti che accudiscono il dohyo: se, infatti, andremo avanti di questo passo, tra Makuuchi e Juryo non si riuscirà a mettere in campo il numero legale per svolgere le gare. Tanti, troppi ritiri: il carnet degli incontri si è impoverito, a tutto vantaggio dei rikishi che avrebbero dovuto combattere contro gli Ozeki, rimasti in due, e molti altri atleti sono in pessime condizioni fisiche, mostrando fasciature e cerotti grandi come spinnaker. E’ un fenomeno che si ripete da alcuni Tornei, declassando il ranking dei partecipanti e rendendo meno attendibile il risultato di alcuni incontri.
Devo sottolineare che molti rikishi di bassa levatura sono vicini al kachi-koshi, vale a dire al record positivo di almeno 8 vittorie, e questo è lo specchio non solo dell’andamento del Torneo, ma anche dei criteri di promozione e retrocessione applicati dal Kyokai, sempre a mio sindacabilissimo parere.

Oggi Kaio ha dato l’addio a Tokio e, forse, al sumo. Era dall’inizio del Torneo che se ne parlava, e puntualmente l’evento s’è verificato, anche a causa del pessimo score dell’Ozeki. Dopo Chiyotaikai, perdiamo anche il vecchio guerriero dall’aspetto impenetrabile, irrimediabilmente segnato dalla lunga carriera. Kaio lamenta troppi traumi e dolori che gli impediscono di continuare, per Chiyotaikai si parla di un mese di sosta.

Ho deciso di seguire la classifica del Torneo, come saprete, e perciò inizierò col parlare di Hokutoriki e della sua attuale leadership, rafforzata, oggi, dalla vittoria su Aminishiki. Hokutoriki combatte bene ed evidenzia uno stato di grazia inusitato, dovuto anche al calendario favorevole, non dimentichiamolo, ma la sua marcia d’avvicinamento allo yusho è assai credibile: a parte qualche indecisione, ha vinto sempre alla grande, con un’irruenza che non gli vedevo mettere sul dohyo da tanto tempo. Ora è solo al comando, come nel maggio 2004, e ringrazia sentitamente Miyabiyama per aver battuto Tochiazuma, nel rispetto della regola di San Giovanni… come si diceva da bambini. Facezie a parte, Hokutoriki comincia a crederci ed anche oggi non ha dato scampo ad Aminishiki, con un’aggressività stilisticamente discutibile, ma decisamente efficace; il suo modo di combattere non ammette variazioni sul tema, come per Kokkai, e si basa sull’attacco frontale indiscriminato, grazie alla compattezza fisica di cui dispone.
Nel match di domani, che lo vede opposto a Tokitsuumi, si troverà ad essere il sorvegliato speciale del Torneo e dovrà sfoderare il killer instinct che occorre per puntare alla Coppa dell’Imperatore.

Era in testa fino ad oggi e lo sarebbe ancora, se non avesse combattuto un match sotto tono: mi riferisco a Tochiazuma, naturalmente, e devo dire che Miyabiyama è riuscito a coglierne la prima debolezza del Torneo, facendolo girare a vuoto per metà dell’incontro e spingendolo progressivamente verso la resa. C’è chi dice, giustamente, che si è trattato del solito Tochiazuma, rifacendosi alle diverse occasioni in cui l’Ozeki ha dilapidato il lavoro di tante giornate in pochi attimi di follia tattica, ed oggi lo si è visto appannato ed indeciso, sul dohyo, nonchè privo della necessaria determinazione. Un momento di stasi agonistica che potrebbe costargli caro, domani, se non si riprenderà immediatamente contro Iwakiyama, altro marpione sempre pronto a fare bella figura con i Sanyaku.

Chissà cos’è passato per la mente di Hakurozan verso le 10 di questa fredda mattina italiana, quando è partito alla carica contro Asashoryu in un maldestro tentativo d’imitazione di Chiyotaikai, mulinando le braccia in uno tsuppari senza peso nè speranza. Se mi avesse confidato l’insano progetto, rivelandomi la sua intenzione suicida, l’avrei consigliato di andare a visitare la pagina dedicata allo Yokozuna da parte del Nihon Sumo Kyokai, dove è scritto chiaramente quali sono le tecniche preferite da Asashoryu, ed il pallido rikishi russo avrebbe risparmiato le sue energie, evitando di rendersi quantomeno incauto. Lo Yokozuna deve aver pensato che, ogni tanto, un clinic sullo tsuppari non guasti ed ha prontamente assunto la guardia bimane, giostrando con le braccia alla velocità del suono. Risultato: Hakurozan è stato gentilmente deposto fuori dal dohyo ed Asashoryu ha cominciato a pensare a Kotomitsuki, suo prossimo avversario.

Kotooshu ha vinto un match che poteva rivelarsi pericoloso, contro Asasekiryu, ma che ha gestito da Ozeki, prendendo il sopravvento al tachi-ai e spingendo con decisione l’avversario oltre la circonferenza di gara. Poco pathos e molta sostanza, direi, cosa da ripetere assolutamente anche domani nei confronti di Kasuganishiki, più possente di Asasekiryu e più adatto al duello di forza con Kotooshu. L’Ozeki europeo si trova due punti dietro ad Hokutoriki e ad una lunghezza da Asashoryu e Tochiazuma, e spera ancora di potersi giocare le sue carte negli ultimi giorni, approfittando di qualche passo falso di chi lo precede.

Lo stesso ragionamento vale per Kotomitsuki e Roho, anch’essi sul 7-2 e bravi nel loro impegno odierno, ma domani il Sekiwake se la vedrà con Asashoryu, come detto, e non sarà una passeggiata di salute, mentre Roho aspetta un Ama decisamente più abbordabile, in teoria. La prospettiva del kachi-koshi è molto prossima, per Kotomitsuki e Roho, e questo potrebbe essere un motivo di tranquillità nello sprint finale, portando i due rikishi più in alto di quanto avessero preventivato, tanto più ora che sono fuori dai giochi Kaio e Chiyotaikai. Hakuho è nella medesima posizione di classifica, ma oggi non ha combattuto e la vittoria su Kaio è giunta con l’unico onere di indossare il mawashi.

Kokkai è caduto per mano di Iwakiyama, molto abile nel rintuzzare l’attacco del georgiano ed imporsi con tecnica da consumato combattente di mille battaglie. Kokkai non ha spinto nel momento giusto, perdendo la presa con la mano sinistra e subendo la reazione di flat-face Iwakiyama.

Battuta d’arresto anche per l’inimitabile Takamisakari, sconfitto da Ama in pochi secondi: per il mingherlino rikishi mongolo sono buone notizie, essendo anch’egli vicino al kachi-koshi, ma trovando sul suo cammino un Roho decisamente più ostico del Robocop giapponese.

Ci aggiorniamo a domani, attenti e volenterosi sumofans.