Giornata finale & dintorni

Sono colpevole: non cerco attenuanti, non ho giustificazioni da poter vantare o scuse particolari da proporvi. Ho avuto un brutto week-end, tutto qui. Ho seguito le ultime due giornate del Torneo con gli analgesici accanto al mio computer, pronto a farne un uso smodato per tentare di attenuare il fastidioso, per così dire, mal di testa che ha partecipato allo svolgimento del mio sabato e della domenica che ne ha fatto seguito, impedendomi di rispettare i miei obblighi nei vostri confronti. Cercherò di rimediare con questa relazione tardiva, se siete disposti a perdonarmi…

Ha vinto Tochiazuma, come tutti sanno, ma nelle ultime due giornate di gare l’Ozeki ha imposto una dittatura tecnica che assume un valore superiore al titolo puro e semplice, frutto di una ritrovata condizione psico-fisica che lo porta di nuovo agli splendori del passato, dopo un lunghissimo periodo vissuto da spento comprimario. Alla soglia dei trent’anni, Tochiazuma compie un percorso quasi perfetto, come non gli accadeva dal novembre del 2003, e cerca di arrivare là dove altri, come Kaio, non sono giunti, vale a dire la conquista del titolo di Yokozuna. Questo Hatsu Basho potrebbe essere il punto di partenza di una nuova primavera agonistica, per lui, preparata con cura e determinazione: tra i suoi tanti estimatori, esisteva un senso di frustrazione prolungata, che scaturiva dal biennio senza acuti e vissuto all’ombra di un Asashoryu doppiamente indigesto, per via della sua tirannia di risultati e del fatto che nessun giapponese riuscisse a scalzarlo dal trono. Tochiazuma era tra i più accreditati ed amati campioni giapponesi, ma non riusciva più ad imporsi, anche a causa di alcuni problemi fisici patiti nel corso del 2005. Ora le cose sono cambiate, anzi ristabilite, e Tochiazuma si riappropria del ruolo di anti-Yokozuna, ricoperto da Kotooshu negli ultimi Tornei dello scorso anno.

Le ultime due giornate lo hanno visto protagonista di un paio di netti successi, contro Hokutoriki ed Asashoryu, che hanno sancito la sua superiorità oltre ogni possibile incertezza, specialmente nel match contro lo Yokozuna. Da questo dipendeva, infatti, la possibilità di un play-off con Hakuho, ma l’Ozeki ha risolto la pratica in due secondi netti, stendendo Asashoryu come mai era accaduto, non era certo il miglior Asashoryu, quello che ha subito tale punizione, ma Tochiazuma non ha badato a spese, puntando
dritto sul mongolo e scaricandogli addosso tutta la sua voglia di successo. Lo Yokozuna non ha retto neanche l’impatto iniziale, segno di un problema al braccio destro che lo ha colpito nel match perso da Hakuho, ma obiettivamente la lotta contro Tochiazuma non aveva pronostico, data la differenza di forma dei due rikishi. Anche sabato, nel match vinto su Hokutoriki, Tochiazuma non ha offerto alcun riferimento al rikishi-rivelazione, ne ha subito alcuna pressione, come d’abitudine: da questo punto di vista, Tochiazuma è tra i rikishi più rocciosi che abbia mai visto, capace di non distogliere mai l’attenzione dall’avversario, se si trova nel pieno della condizione. Non c’è stato confronto anche contro Hokutoriki, spinto in alto da un’impetuosa cavalcata nella seconda parte del banzuke, il quale ha dato dimostrazione del gap esistente tra lui ed un Sanyaku, anche se è riuscito a restare in piedi per diversi secondi; Tochiazuma ha atteso che il Maegashira 11 portasse il peso in avanti, nella vana ricerca della soluzione di forza, per spostarsi di lato e lasciarlo cadere pesantemente a terra, tattica eseguita spesso nel Torneo. Tochiazuma ha fatto vedere uno dei suoi pezzi migliori, controllando sapientemente l’uso del corpo e non perdendo mai la centralità del baricentro.
Forza, equilibrio, tecnica (quasi) perfetta e sete di rivincita: queste sono state le armi vincenti di Tochiazuma.

Hakuho ha conquistato la seconda piazza ed il riconoscimento per la miglior prestazione complessiva, l’Outstanding Performance Award, premio meritatissimo e non di consolazione, ottenuto con ostinazione e una serie di belle prestazioni. Ha tenuto in bilico l’esito del Torneo fino all’ultimo, con le brillanti vittorie contro Kotooshu e Tokitsuumi, ma non ha risolto a suo favore il match diretto con Tochiazuma, e lo dico senza ulteriori commenti. Le ultime due vittorie hanno evidenziato la bravura di questo ragazzo così dotato ed in grado di smontare le velleità del neo-Ozeki bulgaro e del sorprendente Tokitsuumi. In entrambi i casi, Hakuho ha esibito una classe superiore, degna di un rikishi di rango superiore: vederlo così presente ed attento, è una gioia per gli occhi.
Hakuho ha bisogno di quel famoso ingrediente, oggetto di tante discussioni e miei interventi, che si chiama CONTINUITA’. Ho già espresso mille volte la mia ammirazione per il Sekiwake mongolo, specialmente nel corso di questo Hatsu Basho, e vorrei poterne parlare, in futuro, come l’Ozeki Hakuho: ma per arrivare a quel punto, è assolutamente necessario seguire la strada dell’umiltà e dell’assidua ricerca del miglioramento, come abbiamo visto in questi quindici giorni. Solo perseguendo questi obiettivi, assolutamente alla sua portata, Hakuho potrà affermarsi definitivamente nel sumo di oggi e, a maggior ragione, di domani.

Prima di andare avanti, concedetemi un piccolo commento su Asashoryu. Non ha fatto il marziano, come eravamo abituati a vederlo, e si è inchinato di fronte all’irruenza di Tochiazuma ed Hakuho, ma ha perso anche contro Kokkai ed Ama, sommando un numero di sconfitte inimmaginabile. A parziale discolpa dello Yokozuna, bisogna dire che la dura lezione subita da Hakuho gli è costata un infortunio al braccio destro, menomazione che non gli ha consentito di battersi contro Tochiazuma al meglio delle sue possibilità.
La vittoria su Kotooshu, sabato scorso, è stata più una rivalsa personale, che un vero e proprio match di sumo, con il bulgaro in avaria agonistica ed il Grande Mago Mongolo che ha tirato fuori dal cilindro un coniglio rimastovi impigliato l’anno scorso.

Hokutoriki ha chiuso in bellezza, battendo Roho in un match-lampo e vedendosi assegnato il premio per lo spirito combattivo, decisamente meritato. L’atteggiamento volitivo di Hokutoriki potrebbe preludere ad una sua ripresa costante, sorretta proprio dallo spirito da combattente che il Kyokai gli ha riconosciuto, ma ricordiamoci che di fronte ai Sanyaku non è stato così determinato come negli altri bouts, com’era prevedibile (e previsto dal sottoscritto).

Altro premio ed altro premiato: Tokitsuumi ha vinto il Technique Prize, che avrei assegnato anche ad Ama, e si è tolto la soddisfazione di battere un Sanyaku, vincendo l’ultimo incontro con il Sekiwake Kotomitsuki. Data l’età, e la non proprio fulgida carriera, si tratta di una performance davvero inaspettata, senza che questa mia affermazione possa suonare ad offesa del bravo Maegashira 14, ma il divario con i rikishi di qualità superiore rimane incolmabile, come dimostrato da Hakuho nello scontro diretto.
Contro Kotomitsuki, invece, l’agilità e la tecnica appropriata di Tokitsuumi hanno avuto la meglio, in un finale che ha avuto anche il carattere della spettacolarità, a mio giudizio.

Kotooshu ha chiuso il Torneo con tre sonore sconfitte, da parte di Tochiazuma, Asashoryu ed Hakuho. Quest’ultimo lo ha messo in serio imbarazzo, ma l’Ozeki europeo non aveva più niente da dare: il match è stato un assolo di Hakuho, al quale Kotooshu non ha potuto ribattere, trovandosi subito in svantaggio d’equilibrio ed in arretramento scomposto. Lascio le considerazioni su Kotooshu al commento post-Basho.

Spendo due parole per il mio pupillo: Ama ha chiuso il Torneo con una sconfitta, concedendo il kachi-koshi a Miyabiyama, ma il suo 9-6 rimane un risultato notevole, impreziosito dal kinboshi conquistato a spese dello Yokozuna. Nel match di ieri, Ama è arretrato sotto i colpi di Miyabiyama e non ha avuto lo spunto necessario per opporsi alla spinta dell’avversario, finendo sulle ginocchia in prossimità del tawara e offrendosi allo yoritaoshi del Maegashira 1. Sabato, invece, aveva castigato Kotomitsuki con un’azione mista di forza e tecnica, convalidando le propria aspirazione ad un posto nell’elite del banzuke.

Vi rimando al commento generale dei prossimi giorni, in cui esamineremo tutti i kachi-koshi e potremo approfondire l’analisi sui protagonisti dell’Hatsu Basho: è stato un bellissimo Torneo, e vorrei conoscere tutti i vostri giudizi e le vostre considerazioni in merito.

Grazie a tutti voi, cari amici, per l’attenzione che avete dimostrato in questi giorni.

Sayonara.