Sono andato in un ristorante giapponese per fare una sorpresa ad un paio di amici; il mio intento era ordinare una bella porzione di [a href=”http://www.sumo.it/dieta.html”]chanko nabe[/a] e poi portarla per cena.
Ovviamente il signore al bancone ha strabuzzato gli occhi, ha fatto un sorriso e mi ha detto “tsumo chanko nabe no qui troppo”. Il che poteva essere difficile da prendere come un “hey amico, ma scherzi?” da uno come me; c’ voluta la gentile titolare del ristorante che, in perfetto italiano, mi ha preso in giro
dicendo che non solo il Chanko Nabe difficile da preparare e che non sono attrezzati (un ristorante!) ma che difficilmente si sarebbero trovati i giusti ingredienti qui in Italia.
Insomma… mi ha detto addirittura che solo ristoranti specializzati lo fanno (nda: quelli dei lottatori in pensione) e sicuramente non in Italia.
Morale della favola: andare in Giappone diventa un obbligo morale.