Terzo e Quarto giorno

Fare pronostici è sempre impegnativo e pericoloso, in quanto si rischia
di essere smentiti dai fatti e di dover rimediare brutte figure, ma
quando tutti concordano su certe previsioni ci si può facilmente accodare
senza esporsi troppo: è il caso del sumo di questo nuovo secolo, che
ci presenta un copione con pochissime varianti e rare, se non prevedibili,
sorprese. Io mi sono esposto e faccio ammenda per certe preveggenze
degne di una Cassandra al contrario. Siamo ancora a meno di un terzo
del cammino, ma se le proiezioni di questi primi verdetti risulteranno
confermate, avrò pochissimo credito nel mio futuro di commentatore
del sumo.

Asashoryu, solo Asashoryu e sempre
Asashoryu!
Se non fosse per le sue
esegerate manifestazioni di prevalenza (a volte davvero umilianti per
gli avversari), ci dovremmo ridurre a celebrarne l’interminabile serie
di vittorie con distaccato senso critico, lasciando solo le briciole
a tutti gli altri rikishi che si affannano per sperare di mantenere
un minimo di decoro nel loro allontanamento progressivo dallo Yokozuna.
Ricordiamoci, però, che proprio per questo ASASHORYU E’ LO YOKOZUNA,
e fino a che non si troverà quell’antagonista che egli stesso ha dichiarato
di desiderare (più o meno sinceramente), dovremo rassegnarci a convivere
con quest’ordine di cose. Torneo dopo Torneo, ci troviamo ad invocare
la resurrezione di un Ozeki o la repentina crescita di un altro Sanyaku,
per poi dover fare i conti sempre con lui, il Gengis Khan del sumo,
come lo definiscono un pò amaramente i giapponesi.

Io stesso ho puntato, come detto, su diverse alternative nei giorni
scorsi, ma vedo che non è conveniente indicare con decisione alcun
rikishi come alternativa al Grande Campione, seppure soltanto per fare
conversazione o riempire qualche riga per i fans. Lo
stesso livello qualitativo generale lascia a desiderare
, e non ci si può soffermare
su altro che la alterne fortune di tutti ad eccezione di Asashoryu,
il quale mantiene saldo il comando delle operazioni e non vede all’orizzonte
chi possa insidiarlo.

Anche queste due giornate del Nagoya Basho hanno rispettato,
più o meno, questo copione, con le sole eccezioni relative alla sconfitta
di Tochiazuma
, per mano di Kotooshu, ed alla scarsa resistenza di Roho
(mea culpa!) nei confronti di avversari che ritenevo alla sua portata,
come segno di stima nei suoi confronti. Non fà notizia, invece, la
sconfitta di Chiyotaikai contro Wakanosato, se non per il fatto che
l’ex-Sekiwake sembra più tonico rispetto alle recenti esibizioni e
l’Ozeki continua a galleggiare in un limbo di risultati inadeguati
al suo rango. Anche per Kaio si è trattato di normale amministrazione
sia contro Miyabiyama (risorto, ricaduto e di nuovo sugli scudi nel
giro 48 ore), sia contro lo smarrito Kyokushuzan, ci mancherebbe altro.
Le prove decisive arriveranno in seguito per gli Ozeki, ed allora ne
riparleremo.

Si difende benino Hakuho, più dotato e furbo di Roho (ho il capo cosparso
di cenere, vi basta?), ma soffre o sembra soffrire troppo contro avversari
non irresistibili, forse perchè ha scelto di risparmiare le proprie
energie per il futuro. La sfida con Kotooshu ci dirà subito se le cose
stanno così e chi dei due manterrà il contatto con il vertice della
classifica.

Anche Dejima ha ripreso colore, ma con Asashoryu dovrà fare di tutto
e di più per non farsi travolgere, e di questi tempi le scommesse contro
lo Yokozuna non pagano molto bene.

Bene, molto bene l’imbattuto Kokkai, il quale deve aver visitato Pamplona
e deciso di assumere le sembianze di un toro che carica a testa bassa
qualsiasi cosa gli si pari davanti, ma finché la sua striscia vincente
andrà avanti, avrà ragione lui.

Tra i vincenti e convincenti c’è anche Iwakiyama,
tornato a farsi rispettare per quel che vale
, ex-campione giovanile che preoccupa sempre chi lo
affronta: vedremo come se la caverà con i Sanyaku.

Nei gradi più bassi dei Maegashira, si stanno distinguendo Jumonji,
Tokitenku, Toyozakura ed Ishide: quest’ultimo esprime un buon sumo
ed appare convinto e determinato al punto giusto per aspirare ad una
promozione.

Mi fermo qui e rimango in attesa di qualcosa di più sostanzioso da
riferire.