Solo un primo commento a caldo.
La conclusione ingloriosa e carica di suggestioni negative della carriera di Asashoryu rispecchia un’esistenza conflittuale e sempre votata all’eccesso. Talvolta ha superato i limiti dell’eccellenza tecnica ed estetica del sumo, ma il più delle volte ha fatto parlare di sè per vicende totalmente estranee al suo ruolo e rango di Yokozuna e di campione.
Sono amareggiato e profondamente deluso dall’uomo e dall’assenza di rispetto per sè e per i suoi sostenitori sportivi, dato che di sostenitori privati se ne troverebbero ben pochi, in questo momento. Nessuna giustificazione, nessuna attenuante: Asa ha gettato via tutto con l’ennesima esagerazione, trovandosi poi costretto ad uscire dal sumo “spontaneamnete” per non perdere i titoli, procedura di salvataggio del passato sportivo concessa dai dirigenti del sumo, ma la sua figura non sarà mai riabilitata.