Prima giornata: quanto tempo!

E’ proprio un bel vedere Homasho dopo mesi di assenza dal sumo – non il suo, il mio. E che dire di Tamanoshima e Kyokutenho? Ma che bello il sumo!

A parte i soliti, vedo nel Banzuke dei nomi nuovi: Tamaasuka, Shimotori, Yamamotoyama, Kimurayama, Mokonami, Tosayutaka, Shotenro, Tamawashi, Tochinoshin, Aran, Hokutoriki, Bushuyama. Sono 12, mica pochi.
Alcune sono vecchie memorie sparite dall’high-rank e poi tornate: Tamaasuka, Shimotori, Kimurayama.
Altri invece li ho solo intravisti: Yamamotoyama, Mokonami, Tosayutaka, Shotenro, Tamawashi, Aran..

Nel frattempo, Wakanosato ringrazia Kakizoe per averlo letteralmente catapultato nel cesto del sale.

Iwakiyama si è fatto tirare dentro da un sovraeccitato Toyonoshuma, che con un sumo molto poco estetico ma assai efficace, ottiene la sua vittorietta.

“Hatakikomi!” urla il Ghiyogi dopo l’incontro tra Bushuyama (a cui una mastoplastica non farebbe male) e Hokutoriki: veramente ridicolo. Non tanto per Hokutoriki che cha vinto, quanto per il comportamento da fesso del suo avversario.

Ora sono attento, guardo Baruto, la grande ex-promessa del sumo. Sempre meno giovane e sempre meno biondo, l’estone da 184Kg ancora dopo due anni si mette sopra la spalla dell’avversario. Vince per yorikiri, ma con questo tipo di avversario (Tochiozan) vincevo pure io.
Baruto torna Komosubi dopo una defaillance di Maggio che gli aveva causato un tombolo a Maegashira per il torneo di Luglio.

Ora ci sono gli incontri belli.
Chiyotaikai e Tokitenku fanno un bel tachiai, Chyio iniza cona la sua raffica di tsuppari e Tokitenku perde la bussola: ‘na bottarella sulle braccia e finisce coi palmi nella terra.

E’ il momento di Kaio: le immagini sono quelle di JSTV che finalmente manda il sumo in diretta sul secondo canale!
Aminishiki è da 9 anni nel sumo professionistico, Kaio da 16. Si conoscono benino ormai, ma Kaio riesce lo stesso a spuntarla: un hatakikomi di quelli belli.
Tachihai, i due si scontrano, Kaio spinge giù col braccio e Aminiski si guarda indietro (o meglio si guarda i piedi) mentre la sua forza d’inerzia lo accompagna verso la tsuna messa a terra.

Ora alt un secondo ai commenti in diretta: è il momento di Ama/Harumafuji: Ozeki da Gennaio 2009, il mongolo ha sempre convinto tutti. I cerotti sul suo corpo sono aumentati e non pochi, però sono diminuiti i segni di acne sul corpo e sul viso: forse meno stress?
Il suo avversario sembra un cartone animato: Kotoshogiku. Il Sekiwake giapponese cerca un po’ di concentrazione. Ama lancia il sale in basso, Kotoshogiku verso l’alto.
Ama mette sempre il collo piegato male al tachihai, ma è una potenza in combattimento. Ama parte maluccio, non ha la presa e il giapponese ha la meglio.
Ama ha dimostrato un po’ di indecisione nell’uso delle braccia: c’è da dire che, rispetto a quanche tempo fa, ho visto una cerca “sicurezza” in lui che non vedevo prima. Quell’atteggiamento da Ozeki, quel “wakannai” (non so) che ci fa capire che Ama, da questo ruolo non si sposterà per un bel pò.

Takekaze-Kotomitsuki: un dohyo tutto blu, fa più sumo il Ghiyoghi col suo nokotta che non i due rikishi. Sumo di contorno. Kotomitsuki vince, ma non merita la maiuscola.

Si avvicina il momento, solo 4 incontri, in questa piovosa domenica milanese, e Asashoryu ha una vestaglietta grigio/azzurra, mentre Goeido ispeziona la distanza: è il background. La voce lontana dice: “Kotohoshuuuu”.
Maledetta caffettiera, l’odore del caffè mattutino mi ha distratto.

Kotooshu to Kakuryu desu: il bulgaro sembra molto concentrato, Kakuryu non è da meno: certo sono da meno le natiche e le altezze quando i due lottatori si chinano a prendere il sale.
Kotooshu combatte bene: sembra un adulto che fa finta di combattere con un ragazzino: non per carenza di concentrazione o serietà, ma per la posizione volutamente mantenuta bassa.
Senza alzare mai la testa, resiste così al movimento circolatorio del suo avversario che cerca di farlo girare intorno alla corda del dohyo. Ma Koto tiene banco e il suo avversario mette fuori un piedino…
Kotooshu, ricordiamolo: e’ sempre il primo europeo ad aver mai vinto la coppa dell’imperatore il 24 Maggio 2008.
Non è passato molto tempo vero ?

Uh uh ecco il mio cavallo: Kisenosato. Il lottatore che era già vecchio quando era giovane, affronta Hakuho!
Sì che ce la può fare, lo sappiamo. Però Hakuho (24 anni) è una potenza: più leggero ma con una forza fisica matura contro quella adolescente di Kisenosato (23 anni): no, non è questione di età.
Hakuho to Kisenosato desu: un primo falso piccolo tachihai và a ramengo.
Il secondo vede Hakuho nel classico atteggiamento da Asashoryu: corpo e testa fermi, decisi, un sacco di manate in filo, e poi si stailizzano: 30-40 secondi di fermo: è Kisenosato che si fa vivo, ma Hakuho non sembra rispondere o agire molto.
Ancora fermi, è oltre un minuto, Kisenosato mette il piede… riflettono. Kisenosato prende ancora l’iniziativa, ma è Hakuho a spostare l’equibrio di Kisenosato e piano piano diventa Yorikiri.
Però c’è da dirlo: rispetto al modo sfrontato e un po’ sborone di Hakuho, Kisenosato è stato proprio bravo ed ha dimostrato al suo avversario Yokozuna che fare lo sbruffone non porta molto lontano.

Ora c’è Asashoryu che deve vedersela con Goeido: Asashoryu deve mettere gli occhiali per leggere il nome del suo avversario (Komosubi) nel banzuke.
Asashoryu, gorilla maschio dominante, richiama l’attenzione delle altre scimmie del pubblico con il suo gesto di battuta del braccio sul petto mentre cammina gambe piegate e schiena dritta al suo angolo: è il momento della sfida.
Goeido non ha molte possibilità: al tachiai si aggrappa alla gamba di Asa, che, con qualche passo indietro, mette la pancia del suo avversario nella terra.