Il giorno del triumvirato

Continua il percorso netto degli Yokozuna entrambi dominatori, anche se in modo diverso, sui rispettivi avversari. Molto convincente anche Kotooshu che ha la meglio su un Toyohibiki ancora a secco di vittorie ma sicuramente più che dignitoso alla sua prima apparizione al cospetto del Sanyaku.
Arriva invece la prima sconfitta per Kotomitsuki battuto da un Kisenosato molto concentrato e reattivo e torna alla vittoria Harumafuji che si impone con autorità su Goeido. Solite luci e ombre per gli Ozeki di lungo corso con Chiyotaikai sconfitto e Kaio vittorioso.
Ad una sola lunghezza dai leader anche Baruto che si impone su Tamanoshima.

Kotoshogiku (2-4) conserva l’iniziativa per praticamente tutto il bout costringendo Asashoryu (6-0) all’arretramento, sempre in controllo e mai in affanno, per assorbire i caratteristici balzelli del Komusubi giapponese. Il primo passo falso è però fatale a Kotoshogiku: al Komusubi sfugge la presa con la sinistra, Asashoryu ne approfitta immediatamente per accorciare la distanza, portarsi dentro il cono di equilibrio dell’avversario, sollevarlo e quindi scaraventarlo in terra.

Tutto facile per Hakuho (6-0) che si impone su Tochiozan (0-6) senza alcuna fatica. Il tachi-ai è consistente e consente allo Yokozuna di portare velocemente l’avversario a ridosso del tawara. Lavoro di braccia e Tochiozan finisce in terra (hikiotoshi). Consueta espressione di sufficienza a centro dohyo per Hakuho.

Harumafuji (4-2) tenta senza successo la doppia presa centrale al mawashi e quindi cambia immediatamente tattica mettendo a frutto tutta la propria agilità e velocità. Goeido (1-5) non ha tempo di reagire, è afferrato lateralmente e quindi portato talloni al tawara con un ottima rotazione sulla gamba esterna. Spinta e chiusura per shitatenage. Tutto nello spazio di pochissimi secondi.

Kotooshu (6-0) porta a causa un bout che si rivela probabilmente più complicato del previsto. Toyohibiki (0-6), con un apprezzabile scarto di bacino, non lascia all’Ozeki bulgaro la presa al mawashi in uscita dal tachi-ai ed anzi usa il proprio braccio sinistro per tenere l’avversario ben distante da sè (davvero poderose le spinta del M3 e collo del bulgaro che si piega più volte all’indietro). I due rikishi vanno quindi al contatto: Kotooshu assesta la doppia presa e impone il sollevamento e lo scambio di posizione al M2. Toyohibiki non molla e tenta nuovamente la progressione alla quale però Kotooshu risponde con uno spostamento laterale che capitalizza schiacciando l’avversario a terra sotto il proprio peso. Mirabile la capriola con la quale Kotooshu esce dal dohyo e si ritrova seduto faccia a faccia con gli spettatori della prima fila.

Lentissimo il tachi-ai di Kaio (3-3) che impone ad Aran (1-5) il confronto statico a centro dohyo. Passiva la condotta del M1 che non prova neanche a controbattere l’azione telefonata dell’Ozeki (yorikiri).

Kisenosato (5-1) si impone in uno dei bout più attesi della giornata. Kotomitsuki (5-1) si sposta sulla propria destra al tachi-ai e riesce quasi a sorprendere il Sekiwake. Kisenosato è però sufficientemente reattivo da utilizzare il braccio che l’Ozeki gli mette intorno alle spalle per mantenere l’equilibrio. Il Sekiwake si gira quindi fulmineamente con il braccio dell’avversario imprigionato nella propria presa e lo costringe ad un rapido spostamento laterale durante il quale l’Ozeki perde la presa con il piede esterno e finisce in terra (tsukiotoshi).

Parte a testa bassa Chiyotaikai (3-3) che prova subito la carta degli tsuppari. Iwakiyama (2-4) lo ripaga con la stessa moneta e con un colpo più potente degli altri lo allontana da sè. Il M3 dà quindi continuità alla propria azione e incalza Chiyotaikai, capace di organizzare una (incredibile) difesa al tawara. Venuto fuori da una situazione disperata e riguadagnata una posizione più favorevole sul dohyo, l’Ozeki tenta la carta della dinamicità afferrando il mawashi dell’avversario e provando l’uwatenage. Iwakiyama, ormai quasi fuori equilibrio, si appoggia però pesanetemente sull’avversario che non riesce a reggere la mole del M3 e finisce in terra per primo.

Il primo confronto tutto mongolo della giornata nel Sanyaku vede prevalere il Komusubi Kyokutenho (2-4). Kakuryu (2-4) esce meglio dal tachi-ai e conserva l’iniziativa, nella seppur millimetrica, progressione. Kyokutenho, più alto di busto, riesce ad organizzare la presa intorno alle braccia del Sekiwake e a portarlo con un sollevamento oltre il tawara per un non consueto kimedashi.

Baruto (5-1) afferra il braccio di Tamanoshima (4-2) in uscita dal tachi-ai e con uno strattone cerca subito lo tsukiotoshi. Il tentativo non ha però successo e il M3 estone passa agli tsuppari. L’azione di Baruto non è veloce ma sufficientemente potente, precisa ed insistita per costringere il M6 allo spostamento lungo il perimetro del dohyo. Chiusura abbastanza scontata per hatakikomi.

Dopo un reciproco scambio di matta, Takamisakari (2-4) e Toyonoshima (2-4) si producono in un tachi-ai abbastanza classico: impatto frontale con le braccia a protezione del mawashi. L’impatto del M4 è leggermente più in asse e costringe l’avversario allo spostamento laterale. Takamisakari resta ben addosso al M7 e accompagna lo spostamento dell’avversario, che finisce inavvertitamente con un piede oltre il tawara.

Nelle retrovie scalpitano Homasho e Tokitenku entrambi sul 5-1. Sullo stesso score troviamo anche il M5 Aminishiki che si sbarazza con facilità di Kakizoe (2-4): il piccolo M8 viene afferrato per il mawashi, strattonato brutalmente e quindi trascinato fino al ribaltamento.