Undicesima giornata flash

Vince il proprio confronto Asashoryu, che ci regala in questa undicesima giornata una dimostrazione delle sue capacità difensive dopo aver fino ad oggi sviluppato la sua azione sempre e solo in attacco. Positiva la prova di Chiyotaikai che affronta lo Yokozuna dell’ovest al massimo delle sue possibilità e lo mette seriamente in difficoltà.
Fatica molto meno Hakuho che si impone velocemente su un Ama troppo leggero per contrastare la proiezione dello Yokozuna quando questi è in presa e ben piantato con entrambi i piedi sul dohyo.
Fra gli Ozeki vincono sia Kaio, che agguanta il kachi-koshi, che Kotomitsuki, che evita, invece, il make-koshi.
A completare il bilancio del Sanyaku la sconfitta dell’altro Sekiwake Kotoshigiku e l’affermazione del Komusubi Kisenosato, che si porta ad una sola lunghezza dal kachi-koshi. Assume, poi, i contorni del disastro, per effetto dell’ennesima sconfitta odierna, il bilancio del secondo Komusubi Takekaze.
Tochiozan deve subire l’azione in stile bulldozer di Kokkai (in kachi-koshi) e lasciare la compagnia di Hakuho scendendo al terzo gradino del podio, dove viene raggiunto da Baruto, cui va lo scontro diretto con Homasho.
Di nuovo protagonista Takamisakari, nonostante la sconfitta con Kyokutenho (in kachi-koshi).
Tutti con le stesso esito (vittorioso) i bout dei rikishi impegnati nell’evitare il make-koshi nella parte bassa del tabellone. Missione kachi-koshi portata a termine, invece, per Hokutoriki.

Nulla può Ama (4-7) nonostante il buon approccio al match. Hakuho (10-1) non riesce a liberarsi subito del Sekiwake che dapprima accorcia la distanza e quindi si ritrae. Lo Yokozuna ha però pazienza, non si lascia disorientare dagli tsuppari di Ama, va in presa e porta l’uwatenage. Ama finisce fra il pubblico con Hakuho che si affretta a sincerarsi del buon esito della caduta dell’avversario.

Chiyotaikai (7-4) porta immediatamente la mano sinistra sotto il mento di Asashoryu (11-0), che è costretto a subire l’azione dell’Ozeki e ad inarcare all’indietro collo e schiena. Lo Yokozuna, passato il difficile momento iniziale, alza le braccia, spezza la pressione di Chiyotaikai, va in presa e lo porta sul bordo del tawara, dove però Chiyotaikai non solo si difende dallo yorikiri, ma addirittura riparte costringendo l’avversario di nuovo a centro dohyo. Asashoryu è però ormai in controllo sul bout e, dopo aver scambiato la posizione con l’Ozeki, porta lo shitatenage. Sicuramente impegnativa oggi la prova per lo Yozokuna dell’ovest forse leggermente sorpreso dalla partenza a razzo di Chiyotaikai.

Lo streaming mi ha tradito e quindi posso solo registrare lo tsukidashi di Kaio (8-3) ai danni di Tokitenku (4-7) colto dalla proclamazione dello speaker dell’arena di Osaka.

Kotomitsuki (4-7) va subito in presa con la sinistra esterna ed in appoggio con la spalla destra. Wakanoho (5-6) è costretto ad una doppia piroetta per effetto della forza centrifuga sviluppata dalla spinta laterale dell’Ozeki, che gli resta sempre addosso. La seconda giravolta è fatale al M4 russo che finisce in terra (uwatenage).

Presa interna sinistra per Aminishiki (5-6) che dapprima arretra per assorbire la progressione di Kotoshogiku (5-6) e quindi si sposta sulla propria destra tirando forte con la mano in presa sul mawashi del Sekiwake. Kotoshogiku perde l’equilibrio statico e deve subire lo shitatenage.

Subito in doppia presa Kisenosato (7-4) che costringe Asasekiryu (5-6) ad indietreggiare e a difendersi puntando il tallone sul bordo del tawara. Il M1 mongolo riesce ad arrestare una prima volta la progressione del Komusubi giapponese che non molla però la presa e costringe l’avversario a mettere il piede destro oltre il tawara.

Nuova sconfitta per Takekaze (1-10). A Miyabiyama (5-6) è sufficiente perseverare nello sviluppo degli tsuppari (neanche troppo veloci o precisi) per avere ragione dell’avversario.

Kakuryu (5-6) deve subire la carica iniziale di Wakanosato (3-8) che allunga le braccia e spinge l’avversario verso il bordo esterno del dohyo. Il M5 giapponese manca il kotenage e così facendo rimette in rotta Kakuryu, che guadagnata una posizione frontale d’attacco lo costringe ad indietreggiare e quindi ad uscire dal dohyo.

Va in make-koshi Dejima (3-8) che deve subire lo yorikiri ad opera di Toyonoshima (3-8) al termine di bout molto statico.

Kyokutenho (8-3) guadagna una posizione leggermente laterale in uscita dal tachi-ai e costringe Takamisakari (8-3) fin quasi sul bordo del tawara. Qui però il M11 giapponese tenta l’utchari, che non va a segno solo per pochi cm. Incredibile come Takamisakari riesca a fare perno sulle gambe e costringa Kyokutenho a sgambettare in aria a qualche decina di cm dal dohyo. Scampato il pericolo il M4 mongolo assesta la presa al tronco e costringe l’avversario a centro dohyo. L’iniziativa resta però nelle mani di Takamisakari che prova la progressione per lo yorikiri ma perde un appoggio e deve sottostare allo spettacolare makiotoshi portato da Kyokutenho in rotazione di busto e bacino.

Kokkai (8-3) effettua il tachi-ai con le braccia conserte per poi aprirle velocemente e scostare così da sè Tochiozan (9-2). Il M5 georgiano tenta la progressione ma Tochiozan va in presa sinistra interna e ne arresta la carica. Kokkai è costretto ad indietreggiare a sua volta ed il confronto si sposta a centro dohyo. Tochiozan tenta per primo di sfruttare la propria presa provando il sollevamento, Kokkai si difende in progressione, rompe la presa dell’avversario e si impone per yorikiri.

Roho (5-6) tenta l’henka ma Goeido (7-4) resta con il baricentro sufficientemente alto ed esce indenne dall’attacco del M5 russo, nonostante il tentativo di quest’ultimo di portare l’hatakikomi dopo aver scartato sul proprio lato sinistro. Goeido riguadagna il contatto frontale, va in presa al mawashi, costringe Roho alla difesa laterale e quindi chiude per yorikiri vanificando l’estremo tentativo del russo di conservare l’equilibrio sulla sola gamba destra.

Baruto (9-2) neutralizza la spinta iniziale di Homasho (8-3) imprigionandogli il braccio sinistro all’interno del proprio destro in gancio. Il M7 estone si piega quindi con il busto in avanti ed inizia a spingere di gambe e busto e così facendo scardina l’equilibrio di Homasho, nonostante il tentativo di quest’ultimo di tenere il baricentro basso. La conclusione per yorikiri regalerà un make-koshi molto probabilmente in doppia cifra al M7 occidentale.

Hokutoriki (8-3) porta la mano destra sotto il mento di Kasugao (6-5), allunga il braccio, costringendo il collo del koreano al superlavoro per tenere la testa attaccata alle spalle, va in progressione e lo getta fra il pubblico dopo aver fatto un paio di passi in avanti. Kachi-koshi anticipato per il M7 giapponese.

Iwakiyama (4-7) allunga le braccia in uscita dal tachi-ai e costringe Kahio (1-10) all’indietreggiamento. Il M14 tenta la difesa accorciando la distanza e mettendo le mani sul mawashi dell’avversario. Iwakiyama non si disunisce e costringe Kahio all’hikiotoshi.

Wakakirin (4-7) si allunga bene con il busto in avanti in uscita dal tachi-ai e non lascia a Futeno (7-4) il tempo di organizzare la difesa contro la salva di veloci tsuppari che lo investe. Il M10 si sbilancia ed è costretto ad indietreggiare fino all’uscita dal dohyo.

Yoshikaze (4-7) evita il make.koshi in modo non proprio ortodosso rialzandosi velocemente e lasciando finire il terra, privo di appoggio, Tamakasuga (5-6). Henka per il M12.

Toyohibiki (4-7) parte da lontano, si proietta con le braccia quasi conserte su Otsukasa (4-7), va in spinta di gambe aprendo contemporaneamente le braccia ed evita (per questa volta) il make-koshi con un veloce oshidashi sul corpulento M16.

Nel Juryo nuova vittoria per il J14 Kimurayama (10-1) che va in doppia cifra imponendo l’oshidashi all’ex-Sekiwake (ed ora J5) Tamanoshima (8-3). Resiste ad una incollatura il J10 Kitataiki (9-2). A due lunghezze dal leader provvisorio, oltre a Tamanoshima, solamente l’altro ex-Sekiwake Tosanoumi (8-3).